Le serie tv Netflix, le (forse) magnifiche 6 che potrebbero essere un grande successo. È proprio di loro che parleremo oggi. Netflix potrebbe riuscire a contrastare la concorrenza con l’affermazione delle altre piattaforme streaming che stanno offrendo prodotti di grande qualità. Sono tutti progetti che partono da lontano, costruiti con cura, storie note e originali, ambientazioni storiche, di fantascienza, coeve, per tutti i gusti. La produzione delle serie tv Netflix si è avvalsa di creatori e attori che sono portatori sani di successo. Figure importanti che fanno sperare in un gradimento alto da parte del pubblico.
Le scommesse sono aperte e non ci resta che iniziare a conoscere le loro potenzialità. Ecco a voi 5 serie tv che arriveranno prossimamente e che potrebbero spaccare su Netflix
1. Il Problema dei Tre Corpi
Il 21 marzo inizia Il Problema dei Tre Corpi (potrai vederla qui, alla scheda Netflix dedicata) la serie tv Netflix e promette di diventare una saga di altissimo livello, magari emulando Games of Thrones. Le premesse ci sono tutte. La serie trae origine dalla trilogia scritta da Liu Cixin, ex ingegnere diventato un acclamato scrittore di fantascienza. La trama dei suoi libri è potente e accoglie il meglio degli spunti narrativi del genere, dalle civiltà aliene alla realtà virtuale. Non manca un ancoraggio con la storia del nostro tempo (la rivoluzione culturale della Cina degli anni ’60).
Una sceneggiatura pronta per i creatori di GOT David Benioff, D.B. Weiss coadiuvati nella trasposizione in una serie tv Netflix da Alexander Woo di True Blood. Il passaggio di questi creatori da HBO a Netflix potrà dimostrare se contino più le menti dell’apparato produttivo. Forse scopriremo in quale percentuale pesino nella costruzione e il raggiungimento di serie di qualità e di successo. La parte economica avrà un peso determinante per questa serie tv, tant’è che Netflix ha investito un budget che ha superato quello di Games of Thrones. L’eredità di questa saga è anche nel cast con la presenza degli attori Liam Cunningham e John Bradley.