4) She’s Gotta Have It
Remake dell’omonimo, iconico film di Spike Lee. Nola è una giovane pittrice nera che porta avanti un’idea di emancipazione sessuale fatta di libertà amorosa e rifiuto di essere catalogata in uno stereotipo. I temi dell’oggettivazione della donna, dell’emancipazione femminile e della parità dei diritti si fanno largo sullo sfondo di una Brooklyn dei giorni nostri.
Una disamina accurata di cosa voglia dire essere una donna queer nell’America dei nostri tempi. Tanti i riferimenti culturali, gli sprazzi di vivacità espressiva e la delicatezza nell’affrontare la tematica poliamorosa. Non si sfocia mai (né si dà l’idea) di un gusto fetish della protagonista che vive la sua esistenza in una scelta di libertà sessuale consapevole e programmata. Volutamente stereotipati sono i tre amanti di Nola che fanno solo da sfondo canonico a un’originalità che si esprime e viene ancor di più esaltata nella protagonista.