2) Proven Innocent
Non solo tra le serie tv peggiori degli ultimi mesi ma probabilmente degli ultimi anni. Stroncata da pubblico e critica, molte poche colpe sono imputabili ai bravi interpreti. I problemi di Proven Innocent sono tutti nei dialoghi, nei flussi di coscienza, nella pochezza dell’intreccio. Un’accozzaglia di stereotipi e banalità incredibili. Conclusioni scontate, totale incapacità di coinvolgimento, figure piatte e inconsistenti.
Focus del racconto la bella Madeline (un’incolpevole Rachelle Lefevre) che con un gruppo di legali ed esperti criminologi tenta di aiutare condannati (forse) innocenti. Una lotta per la giustizia stucchevole, carica di pressappochismo (un irreale sistema giudiziario americano) e faciloneria. Degno di nota, forse, solo il passato giudiziario della protagonista. I dubbi sulla sua reale innocenza destano, infatti, un certo interesse. I casi del presente, invece, risultano ridicoli per composizione e facilità di risoluzione.