3) Black Mirror
Black Mirror è una Serie Tv che difficilmente si lega al Binge Watching. La sua struttura – con episodi concepiti più come microfilm che come insieme unitario – non dovrebbe spingere lo spettatore ad andare oltre, io invece ci sono cascato anche in questa occasione.
La freschezza di questo prodotto, la sua forte vena critica e la sua voglia di osare – specialmente nelle prime stagioni – lo ha reso per me qualcosa di affascinante e sorprendente. Una sfida di resistenza, per vedere cosa sarebbe stata in grado di proporre di ancora più sconvolgente di prima.
Se c’è una cosa di cui sono sicuro è che gli episodi di questa Serie non vadano assolutamente visti uno in fila all’altro, prima di tutto perché le tematiche affrontate sono vero e proprio “cibo per la mente”, e poi perché si potrebbe rischiare quello che è successo a me.
L’anno scorso, preso dall’entusiasmo, mi sono buttato nella visone della prima parte della terza stagione. Se il primo episodio mi ha divertito facendomi riflettere sulla società odierna così edonistica, è stato vedere la seconda coppia di episodi – Playtest e Shut Up and Dance – uno dietro all’altro e procurarmi dei veri problemi. Gli episodi in questione trattano uno la tematica della pedo-pornografia e l’altro quello della realtà aumentata utilizzata nei videogiochi.
Due episodi molto forti, per motivi diversi, e che si sviluppano su di un crescendo davvero angosciante. Dopo la visione in coppia di questi, un forte senso di ansia mi ha pervaso per giorni interi portandomi anche ad addormentarmi a fatica.
Questo mi ha insegnato una lezione… Black Mirror va guardata un po’ alla volta con una bella pausa tra un episodio e l’altro!