
HoS Histories – il Corso di Storia delle Serie Tv
Diventa esperta/o di Serie TV grazie al nuovo corso online sulle origini della narrativa televisiva e la sua evoluzione fino ai giorni d’oggi. Un corso unico, curato dal team di Hall of Series, per scoprire come è nata ed evoluta la serialità televisiva fino all’era dello streaming.
- Date: dal 22 maggio al 5 giugno
- 3 lezioni totali, una a settimana da 75 minuti
- Orario delle lezioni: giovedì dalle 18:30 alle 19:45
- Posti limitati – iscriviti ora per assicurarti il tuo!
Il palinsesto italiano delle Serie Tv è ampio e variegato. Fortunatamente però in un mare di Carabinieri e Onore e il Rispetto si riesce a cavare qualche ragno dal buco. E, vi giuro, quei pochi ragni che si agitano nel sentiero dei loro nidi sono delle specie rare e meravigliose, capaci di far ridere, riflettere e anche di descrivere una società alquanto bizzarra: l’italica gente.
Ovviamente, da bravi italici rispettabili, preferiamo guardare oltre-Manica e oltre-oceano dove sicuramente l’offerta risulta più policroma e quindi appetibile. Peccato che nel marasma anglo-americano i prodotti di vera qualità – in relazione alla quantità – siano meno di quanto ci si aspetti. In più c’è da dire che con budget immensi è difficile fare un prodotto di cattivo gusto.
La bellezza degli italiani è invece proprio questa: quando l’idea è giusta riusciamo a tirar fuori un capolavoro dal nulla capace di accontentare ogni genere di pubblico. Un po’ come con la pizza. Così, in un momento di assurdo patriottismo, ho deciso di dimostrarvelo pragmaticamente attraverso quelli che secondo me sono i 5 personaggi meglio riusciti delle Serie Tv peninsulari.
5) Coliandro – L’ispettore Coliandro
Partiamo da un assunto: la Serie Tv in sé è un’opera geniale. Ogni episodio è autoconclusivo con costanti allusioni a diversi generi cinematografici e rimandi a capolavori del cinema giallo anni ’70 – ’80. Primo fra tutti il comico e grottesco personaggio di Nico Giraldi. Coliandro nasce dalla penna di Carlo Lucarelli, divenuto poi sceneggiatore nella perla nera dei Manetti Bros. È un ispettore maldestro, sfacciato, anche un po’ str*nzo, che va al di là del solito cliché del poliziotto italiano tutto chiacchiere e distintivo. In più ha quella dose di sfortuna fantozziana che non fa mai male. Nel suo modo di prendere la vita come viene – anche se gli viene sempre una chiavica (semicit.) – riesce magicamente a destreggiarsi nelle situazioni più improbabili, con gli accenti tipici della commedia all’italiana.
Tra Ariosto, Calvino e Fantozzi si insedia quindi il giovane e avvenente ispettore, interpretato magistralmente da Giampaolo Morelli, che rende questo personaggio ancora più umano nel passaggio dalla scrittura al reale.