3) Spadino – Suburra
Il recentissimo prodotto di Netflix Italia ha alzato un leggero polverone: chi l’ha detestata e chi invece – come me – l’ha amata alla follia, e uno dei motivi per amarla è sicuramente uno dei suoi tre protagonisti. Spadino è forse uno dei personaggi più strani delle Serie Tv italiane. Un criminale decisamente atipico, eccentrico, pacchiano e anarchico. Spadino è un rivoluzionario che vive costretto nella chiusura della sua famiglia. Partiamo da due piccolissime caratteristiche: Spadino è uno zingaro, ed è anche omosessuale. Il suo vero io non può essere dichiarato apertamente, né ai suoi familiari, né ai suoi amici e nemmeno a se stesso. Così si riesce finalmente a rappresentare l’omosessualità abbandonando ogni solito cliché, con un personaggio tormentato dalle sue passioni, che cerca di riscoprirsi e accettarsi.
Riuscirà ad arrivare alla sua meta, nonostante gli ostacoli sul suo percorso, come il rifiuto della persona che gli ha cambiato la vita. Dal primo all’ultimo episodio, Spadino acquista una sicurezza sempre crescente, diventando la versione migliore di se stesso. Il suo menefreghismo, la sua solitudine acquistano tutto un altro senso, delineando un personaggio dai contorni frastagliati e realistico fino all’inverosimile.