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1) Il Libanese – Romanzo Criminale
Il Libanese in questo caso è una metonimia per indicare tutti i personaggi di Romanzo Criminale, che rimane il miglior prodotto italiano mai esistito. Il Libano è il nucleo che li racchiude tutti, il loro emblema. A farlo entrare nella storia è sicuramente l’interpretazione del meraviglioso Francesco Montanari, segno indelebile del fatto che la recitazione italiana non è morta. Pietro Proietti è un personaggio estremamente complicato da descrivere, dato il suo bifrontismo. È un uomo di pancia, questo è sicuro, ambizioso, sicuro di sé e con coraggio da vendere.
Ha la forza e la capacità di essere plancton e squalo allo stesso tempo; rappresenta la sofferenza incontrastata della mediocrità, afflitta da ambizioni impossibili, ambizioni che divorano l’uomo stesso e lo riducono in cenere.
In un mondo di Serie Tv che ci parla di superuomini, modelli irrealizzabili e situazioni improponibili, l’Italia si abbandona alla semplicità bizzarra della vita quotidiana, raccontando storie di uomini e donne reali, senza fronzoli e filtri. La forza di queste e di molti altri prodotti seriali sta proprio nel loro essere tremendamente figlie della corrente realistica che ha segnato l’Italia dal dopoguerra in poi.
Non è la qualità ad averci rotto il c***o (semicit.), ma la finzione che imperversa nel mondo circostante… e noi siamo troppo veri per farne parte.
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