Vanessa Ives
La protagonista femminile di Penny Dreadful si differenzia dai personaggi finora citati. Vanessa Ives, pur ossessionata che sia, non è complice del proprio malessere. Un trauma del passato ha aperto una frattura dalla quale si è insinuato un duplice mostro: la depressione, accompagnata dalla possessione demoniaca. Quale sia causa e quale sia conseguenza l’una dell’altra è arduo, nonché superfluo, da capire. L’ambiguità del dualismo porta inoltre a chiedersi se la malattia mentale e il male che prende possesso del corpo di Vanessa non combacino. E se dunque il Diavolo non sia altro che la proiezione di una psiche deturpata.
Certo è che Vanessa Ives combatte dall’infanzia una guerra senza trionfo.
Il personaggio di Eva Green non trova nella sua ossessione quel conforto malinconico a cui sono devote le figure delle serie tv chiamate all’appello finora. Piuttosto, Vanessa trae speranza dalla fede religiosa a cui è stata educata, servendosene come unico appiglio a cui tenersi stretta per non sprofondare e perdere se stessa. Ma quando il Male ti possiede, la religione può essere un antidoto. O un blando placebo.