5) Revenge, una delle Serie Tv più piene di colpi di scena (ma anche di pregiudizi)
Sapete qual è la cosa che più mi turba di Revenge? Che, nonostante il successo, non sarà mai libera dai pregiudizi. Davvero. Perché è semplice parlare di Revenge come di una Soap Opera, un appellativo che nella maggior parte dei casi tende a essere utilizzato irragionevolmente per svilire l’opera. Come se fosse una Serie Tv da fast food dalla qualità scadente ma comunque discreta per quanto concerne l’intrattenimento.
E che sia chiaro, lungi da me voler parlare di Revenge come la serie tv più importante della storia o come una produzione di altissimo livello. Perché no: chiaramente non sarà questo il caso. Ma da qui a definirla come una produzione scadente adatta solo per passare 40 minuti di leggerezza ne passa. Perché Revenge funziona. E’ studiata. Sa che cosa bisogna fare e lo fa senza troppe menate, dando vita a una narrazione che i colpi di scena oltre a saperli fare sa anche renderli credibili.
E da qui, la genialità . Perché Revenge non è una delle Serie Tv piene di colpi di scena di adesso, con 10 episodi (poco più o meno) e via. E’ una Serie Tv composta da quattro stagioni che contengo più di 20 episodi a testa. Una Serie Tv vecchio stampo per quanto riguarda la struttura, ma che nonostante la longevità è riuscita a distinguere ogni finale di episodio grazie a dei cliffhinger che fanno subito venire voglia di guardare una nuova puntata. E poi un’altra ancora. Tutto questo per ben quattro stagioni, generando un binge watching sfegatato che mi ha fatto passare notti intere dietro a questa storia. E intendiamoci: non è una cosa semplice quando si tratta di 89 episodi complessivi.
Poi certo, anche in questo caso va fatta una doverosa premessa: la quarta stagione, al netto dell’ottimo finale, non è stata all’altezza delle precedenti tre. La stanchezza cominciava a sentirsi, il ritmo diventava altalenante e di autentico rimaneva soltanto il ricordo di quelle prime tre stagioni. Quindi sì: se me lo chiedete, Revenge non è stata costante da un punto di vista qualitativo, confondendosi proprio nel momento decisivo, quando oramai bisognava fare l’ultimo sforzo.
Ma, nonostante qualche rimpianto, Revenge non ha mai rinunciato al suo cavallo di battaglia. Al suo puntualissimo cliffhinger finale spiazzante pronto a cambiare le sorti dell’intera storia, costruendo la base su quel finale che non ha deluso le aspettative, portando Revenge alla conclusione perfetta della sua storia. Se avete voglia di una Serie Tv piena di colpi di scena spiazzanti che non vi molleranno in nessuna puntata, non fatevi ingannare dai pregiudizi: Revenge sarà esattamente quel che state cercando.
6) Desperate Housewives
Gli ingredienti ci sono tutti: un po’ di soap opera, una spruzzatina di drama, dialoghi iconici e una narrazione fatta di misteri all’apparenza irrisolvilbili. Ed ecco a voi servita Desperate Housewives, la Serie Tv che dal 2004 si fa portavoce dell’universo femminile con dei toni provocatori e rivoluzionari per l’epoca. Perché il titolo inganna e gioca con il telespettatore, convincendolo di qualcosa che in realtà non sussiste. Perché le casalinghe disperate della Serie Tv non devono vedersela con mariti e figli tra una faccenda domestica e l’altra, ma con omicidi e misteri irrisolti, il tutto cercando la propria dimensione in un contesto borghese che non tende a vedere di buon occhio lo stile di vita delle quattro protagoniste.
Desperate Housewives, dopo Sex and the City, è stata una vera e propria rivoluzione proprio per questo aspetto. Prima di questa Serie Tv il potere di risalire al mistero era affidato a personaggi di sesso maschile. Le risposte arrivavano direttamente da loro. In questo caso a scoprire la verità , a macchiarsi le mani, sono quattro donne indipendenti e risolte, pronte a trovare un proprio ruolo in una società che tende a opprimerle e a farle sentire fuori posto. Desperate Housewives aveva dunque già vinto così, ma ha deciso di fare ancora di più. Non si accontentava di un colpo di scena ben fatto alla fine della stagione, ma di costanti cliffhanger che si susseguivano alla fine di ogni episodio, svelando sempre di più la fittizia apparenza di un quartiere borghese abitato da brave persone.
Lo fa già con la sua stagione dopo la morte di una delle loro vicine e migliori amiche. Quel che si nasconde dietro questa drammatico evento ha a che fare con qualcosa che, puntata dopo puntata, farà cadere sempre più maschere. Maschere di cui le stesse protagoniste, fino a quel momento, erano state vittime, e che adesso invece cominciano a togliersi di dosso per indagare all’interno di un contesto perfetto solo all’apparenza.
Desperate Housewives non ha mai perso un colpo, dando vita a episodi che gradualmente portano il telespettatore verso il colpo scena della puntata accompagnato dalla voce narrante di Mary Alice Young (per le prime stagioni). Colei che, non essendoci più, tutto sa e tutto conosce di quel posto. La guida di ogni spettatore verso i colpi di scena alla fine di ogni puntata che si susseguono un dopo l’altro, la voce che ci mostra le cose che i vicini nascondono con fatica ma inutilmente, perché in Desperate Housewives i segreti sono fatti per essere rivelati. In ogni singolo episodio.