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Le 10 Serie Tv più popolari del momento sulle principali piattaforme streaming presenti in Italia

7) Pauline

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Volti noti del piccolo schermo tedesco sono i protagonisti di Pauline, tra le serie tv più popolari della piattaforma. In particolare Sira-Anna Faal, apparsa in Druck, Ludger Bökelmann, interprete di Dark e Susanne Wuest, che ha recitato nell’horror austriaco Goodnight Mommy. Versione precedente a quella statunitense. Del cast fa anche parte Amira Ghazalla, interprete della miniserie horror The Baby. La trama di Pauline si costruisce attorno a una storia d’amore che può ancora definirsi originale. Anche se non è Pauline il primo show a trattarla.

E cioè quella tra una ragazza normale e il Diavolo. La loro non è una love story classica, e non perché lui sia il Diavolo. Ma perché i due passano la notte insieme dopo essersi conosciuti su un app di incontri. Nonostante l’uso di contraccettivi, Pauline si scopre incinta di quel ragazzo che non ha più visto dopo quella sera. La gravidanza si rivela inoltre molto più destabilizzante del previsto. Ritrovando il ragazzo, Lukas, e accettando l’invito a una festa, tra i 2 sembra nascere qualcosa. Ma ciò che sta crescendo all’interno di Pauline, e quindi il figlio del Diavolo, le conferisce dei poteri.

Poteri tanto straordinari quanto distruttivi e inquietanti. Per quanto la storia prenda poi una piega a metà tra teen drama e thriller soprannaturale, saranno molti anche i misteri che interesseranno tanto la figura del Diavolo quanto quella di Pauline. Il tono teen è impreziosito di quelle problematiche legate al futuro incerto e al concetto di inclusione. Qui mostrato come pretesto, da parte dei personaggi secondari, per dare una buona impressione. Servendosi di Pauline e dei suoi problemi. Insieme alla tematica del degrado sociale e dello stress dell’ultimo anno scolastico.

Pauline ha tutte quelle specificità di un’adolescente alla ricerca del proprio posto nel mondo. E Lukas non potrebbe essere più distante da lei, come aspirazioni, status economico e, soprattutto, come vita segreta che conduce nei sotterranei di un ufficio. E accanto a questo c’è il fattore fantasy dello show. Pauline non è la classica eroina che può usare i propri poteri per fare del bene. Le sua capacità sovrumane hanno un’origine diabolica, legata al male e ad antiche leggende che coinvolgono Lukas. Pauline riesce così ad essere un ottimo teen e un buon fantasy, sdoganando qualsiasi stereotipo sul piccolo e grande schermo tedesco. Mostrando una Germania diversa, meno identitaria e più internazionale, dando così alla serie un respiro più ampio.

8) Shogun

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Tra le serie tv più popolari degli ultimi tempi c’è Shogun, definibile a mani basse l’evento dell’anno. Serie tv statunitense basata sul romanzo, dal titolo omonimo, scritto da James Clavell, datato 1975, è il secondo adattamento televisivo della storia. Ispirato a fatti realmente accaduti, Shogun era uno degli show più attesi oltre oceano. Lo show è in poco tempo diventato il più visto su Disney+, arrivando sulla vetta di tutte le classifiche. La serie tv Disney+ è, a livello internazionale, uno degli show più visti, con numeri inaspettati, protagonista di un successo clamoroso. Il più grande debutto di sempre sulla piattaforma streaming. Shogun ha una cura delle scene e delle inquadrature che denota da subito come ci si trovi di fronte a un prodotto di alto livello. E sin dalla prima puntata un altro elemento salta all’occhio. E cioè come Shogun sarà anche un vero e proprio viaggio all’intero della cultura giapponese, quella del ‘600.

Un tempo lontano e un modo di approcciarsi alla vita, alla morte e all’intero senso di esistere, estremamente lontano dal mondo occidentale. La forte identità e tutte le peculiarità di un Paese come il Giappone, allora sconosciuto e visto con timore e stupore al tempo stesso, vengono esplorate da più punti di vita. Perché protagonisti principali sono sia i personaggi di Toranaga e Mariko, profondamente inseriti nel sistema feudale e legati alla propria cultura che rispettano con devozione e orgoglio. Ma anche una figura esterna.

John Blackthorne, che arriva sulle coste del Giappone con un equipaggio decimato, entra sempre di più in quel mondo, lo scopre, così come anche lo spettatore. Blackthorne diventa portatore delle stesse prime sensazioni di un pubblico che sarà poi irrimediabilmente trasportato in quell’universo. Travolto dall’universalità di ciò che si vive in un’epoca e in un luogo che appare, dapprima, fin troppo distante dal nostro. Nel rapporto e nello scontro con il diverso Shogun ha dalla sua anche una tematica ricca di sfumature e controversie.

Shogun riesce ad essere così sia racconto visivamente cinematografico e affascinante, che puro intrattenimento, carico di azione e denso di eventi. Perché Shogun è un prodotto dalla forte attrattiva considerando la narrazione. Ma anche un vero e proprio esercizio di stile, poetico e strabiliante nel presentare i vari mondi dello show. Tra gli altri elementi che rendono Shogun imperdibile c’è anche la caratterizzazione dei personaggi, tutti tridimensionali, e che acquistano spessore nel tempo. Figure sorprendenti, alle prese con decisioni difficili che li portano a gesti estremi. Creando così psicologie complesse, credibili, stratificate, eroiche. Shogun è sorprendente, imprevedibile, movimentata e avvincente. Ottimamente scritta e magistralmente interpretata, ogni puntata è perfettamente calibrata e bilanciata. Alternando eventi di trama e costruzione dei personaggi, storia e rapporti interpersonali. Con un’intensità sempre crescente.

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