Marzo – Il Problema dei Tre Corpi
Il mese di marzo si ricorda prevalentemente per due momenti: l’attesa de Il Problema dei Tre Corpi e il suo successivo arrivo. A differenza di Shōgun, Il Problema dei Tre Corpi era un titolo di cui eravamo tutti a conoscenza prima ancora che sbarcasse sui nostri schermi. Le aspettative erano altissime, la paura che potessero venire distrutte lo era ancora di più. Abbiamo guardato Il Problema dei Tre Corpi con il timore che potesse non essere all’altezza di quel che avevamo immaginato. E così abbiamo passato il mese di marzo tra l’attesa della primavera e l’arrivo, sperando che con lei arrivassero anche le rondini, i fiori. E così è stato: Il Problema dei Tre Corpi – nonostante alcune limiti – è riuscita a tener botta a buona parte delle aspettative lievitate fin dal suo annuncio, avvicinando alla sua narrazione anche chi si diceva lontano da questo tipo di genere.
Guardandola da lontano, Il Problema dei Tre Corpi potrebbe infatti sembrare una Serie Tv troppo macchinosa e complessa. Un mix tra scienza e dialoghi incomprensibili fatti di parole per cui servirebbe almeno una laurea in fisica quantistica. Così non è stato. Il Problema dei Tre Corpi è andato ben oltre questo, dando vita a uno dei maggiori successi del 2024. Dando vita a una Serie Tv che riesce ad andare oltre la macchinosità della sua trama, restituendo al telespettatore il ritratto di personaggi profondamente diversi tra loro ma legati dai vizi, le virtù e le debolezze umane. Come noi, anche loro devono fare i conti con il peso della solitudine, la difficoltà nel relazionarsi agli altri, il libero arbitrio. Argomenti, questi, che riescono a dare alla trama qualcosa che va ben oltre quell’incomprensibile che molti avevano paura di trovare.
Nonostante questo, Il Problema dei Tre Corpi chiederà enorme pazienza da parte del telespettatore, completa dedizione. La parte più umana ed emotiva ha certamente avuto il suo peso, ma ce ne sarà un’altra più tecnica che non potrà essere compresa senza tutta l’attenzione del caso. Un minuto perso potrebbe confondervi completamente, alterando totalmente la vostra esperienza con la trama. Il Problema dei Tre Corpi arrivava su Netflix con tutte le aspettative del caso. Il suo arrivo è stato atteso per l’intero mese di marzo, rendendosi protagonista prima ancora di arrivare. Una sceneggiatura debole? Sì. A volte sì. Stiamo parlando di una produzione ben lontana dalla perfezione, ma – nonostante questi intoppi – ha saputo come vincere la partita, diventando non solo una delle Serie Tv più popolari Netflix del 2024, ma anche tra le migliori serie Original Netflix dell’anno (ne parleremo in un prossimo articolo).
Aprile – Baby Reindeer
Possiamo dirlo senza timore di smentita: durante il mese di aprile Baby Reindeer era ovunque. Fin dal suo arrivo sulla piattaforma, la Serie Tv è divenuta uno dei successi più grandi del 2024. Inizialmente l’interesse era limitato alla narrazione, all’altissimo livello con cui una storia drammatica è stata raccontata in modo a volte perfino sarcastico. In un secondo momento, però, Baby Reindeer è stata anche altro, diventando quasi un’ossessione di massa. Nonostante la sacrosanta privacy richiesta, tutti volevano sapere chi fossero i protagonisti, i volti e i nomi della storia realmente accaduta da cui è tratta la serie.
A un certo punto, il successo di Baby Reindeer ha dovuto fare i conti con un dietro le quinte che non era previsto. O meglio, è chiaro che quando si tratti di storie vere si ha la curiosità di capire che cosa sia successo realmente, ma il problema è che questo non bastava più. Si voleva il nome del colpevole, si voleva scoprire la sua faccia, il suo taglio degli occhi. Interviste, minacce, email, indirizzi di casa ricercati: il mese di aprile non è stato come gli altri. Ha portato con sé anche un’ossessione di massa di cui avremmo volentieri fatto a meno.
Baby Reindeer non aveva bisogno di questi strumenti per essere la protagonista indiscussa del mese di aprile e tra le Serie Tv più popolari del 2024. Riusciva a camminare con le sue gambe attraverso una narrazione intelligente, maleducata, sarcastica e intima di una storia raccontata per esorcizzare, e non per seminare disprezzo.
Al centro della narrazione troviamo Donny, un comico che non può campare delle sue aspirazioni. Questo lavoro non s’ha da fare, e così il protagonista finisce a lavorare in un pub in cui conosce Martha, una giovane donna semplice e, come lui, delusa da una vita che non le restituisce mai tutto quel che dà. A quel punto Donny decide di far girare la ruota, praticando un atto di gentilezza nei confronti della sconosciuta. Ma quella tazza di the offerta si tramuterà presto in un trauma. La ragazza diviene infatti la sua stalker, mentre Donny diviene la sua ossessione.
Da questo momento, la vita del protagonista cambierà drasticamente, diventando un incubo. Lasciate da parte i soliti cliché, i soliti strumenti del dolore. Baby Reindeer non cade in questo tipo di narrazione. Ne preferisce una più diretta, in linea con una storia davvero avvenuta. Qui non viene mostrata la vittima (che è davvero Richard Gadd) come una persona impeccabile. La si mostra con tutti i suoi demoni, con il peso sulla schiena di tutte le sue scelte sbagliate, con un ennesimo dolore che si aggiunge sommandosi a tutti quelli affrontati in precedenza.
Tutto scorre via in modo realistico e intelligente, e fa la differenza anche la scelta autoriale di accompagnare la visione della serie con la voce e i pensieri del protagonista. Di lui ascolteremo tutto, anche quel che sarebbe meglio non ascoltare. Baby Reindeer ha avuto un successo enorme. E’ stata la protagonista del mese di aprile, ma ce ne siamo ricordati anche dopo il suo arrivo. E, probabilmente, ce la ricorderemo ancora una volta, quando sarà il momento di classificare le migliori Serie Tv Netflix del 2024.