
HoS Histories – il Corso di Storia delle Serie Tv
Diventa esperta/o di Serie TV grazie al nuovo corso online sulle origini della narrativa televisiva e la sua evoluzione fino ai giorni d’oggi. Un corso unico, curato dal team di Hall of Series, per scoprire come è nata ed evoluta la serialità televisiva fino all’era dello streaming.
- Date: dal 22 maggio al 5 giugno
- 3 lezioni totali, una a settimana da 75 minuti
- Orario delle lezioni: giovedì dalle 18:30 alle 19:45
- Posti limitati – iscriviti ora per assicurarti il tuo!
Se vi avessero tolto la preadolescenza per specularci sopra, come vi sentireste? Soprattutto considerando che il mondo che vi circonda non fa altro che approfittarsi di voi e del vostro talento. Diventerete una macchina fabbrica-soldi e non ne sarete pienamente coscienti. Continueranno a spremervi fino a farvi arrivare al limite, per poi rimpiazzarvi con il nuovo fenomeno da baraccone. Al massimo finirete su qualche testata giornalistica da quattro soldi perché i paparazzi vi hanno fotografato mentre riempivate di vomito i sedili scamosciati della limousine. Questa è la triste vita che aspetta tutte – o quasi – le giovani star del cinema sin dagli albori della cinepresa. E ora anche i giovani idoli delle Serie Tv.
I piccoli attori si susseguono in un ciclo infinito, seguendo uno schema ben preciso in cui vige il sistema di una simil-anaciclosi aristotelica. Dopo l’acme vi è il declino verso il dimenticatoio per poi essere completamente rimpiazzati dal nuovo talentuoso di turno. Che tristemente farà la stessa fine del precedente.
Quanti degli attori del ciclo ’90-’00 che hanno iniziato giovanissimi la loro scalata al successo hanno avuto una vita florida e una carriera stabile? Penso che si possano contare sulle dita di una mano. Di contro possiamo osservare numerosissimi ex-enfant prodige costretti a fare miseri camei da quattro soldi in produzioni altrettanto squattrinate, dopo aver riempito la loro fedina penale e visitato tutti i centri di riabilitazione del mondo.
Il problema è che adesso, per i mini-divi delle Serie Tv, le pressioni si acuiscono.
Oltre a quelle dello show-biz vi sono anche quelle dei social media, diventati parte integrante della vita di una star. In un momento in cui l’immagine è più importante che mai è impossibile per dei ragazzini – perché di questo si tratta – essere se stessi. Una vita patinata per la quale si è obbligati a rinunciare alla spensieratezza e all’ingenuità della preadolescenza.
Ed ecco che si ritrovano costretti a sfoggiare look audaci, totalmente fuori contesto, diventando – e questo è davvero aberrante – dei “sex symbol”. Esempio lampante è Finn Wolfhard che si è dovuto difendere e non poco dalle molestie (sì, molestie: di questo si tratta) dei suoi stessi fan.
In più, in una società ancora latentemente maschilista, per le ragazze la pressione è ancora maggiore. Una vita continuamente in ordine, capelli perfetti, tacchi, vestiti alla moda e quasi mai un sorriso. Diventano così piccoli oggetti sin da ragazzine, obbligate a seguire determinati standard di bellezza.
I ragazzetti delle Serie Tv vivono alla mercé dei loro manager e/o produttori senza rendersene conto. Questo finché l’acqua passata sotto il ponte non diventa troppa per la portata delle fondamenta, conducendo alla distruzione. C’è anche da dire che a quell’età non si è neanche capaci di gestire un fatturato quasi milionario. Onestamente a 13 anni non avrei avuto la minima idea di che cosa avrei potuto fare con 200.000€ a episodio.
È psicologicamente appurato che togliendo a un qualsiasi essere umano una fase del proprio sviluppo ne risentirà successivamente. Ed è quello che succede agli attori cresciuti troppo in fretta. Pronti, come dei martiri, a sacrificare la loro vita per la carriera. Una carriera che molte volte li porterà al declino. Infuocati come delle meteore a contatto con l’atmosfera terrestre che si sgretolano lentamente nello schiantarsi al suolo.
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