3) David Lynch
Ecco uno da sempre considerato come un autore importante, complesso e difficile da gestire. Incredibile come, all’improvviso, abbia deciso di buttarsi sulla Tv, tra l’altro su un progetto che prevedeva un omicidio in una piccola cittadina di montagna. Ma Lynch aveva qualcosa da dare alla serialità, aveva delle idee che si era letteralmente sognato la notte e che aveva intenzione di seguire assieme al suo sceneggiatore, Mark Frost. Ed ecco che nasce I segreti di Twin Peaks per come la conosciamo: di facciata, un crime classico che ruota attorno all’omicidio di una studentessa, Laura Palmer, e il pubblico già dal pilot vuole assolutamente scoprire l’assassino.
Poi iniziano le trovate, gli spiriti, i sogni deliranti e misteriosi dell’Agente Cooper, i simbolismi, le manie, i sottotesti perversi e spesso ai limiti dell’horror. David Lynch con il suo Twin Peaks ha dato vita a un universo narrativo che ha sconvolto per sempre il mondo della televisione, portando innovazioni dal punto di vista della regia, della sceneggiatura, dei temi, al punto che è universalmente considerato l’anno 0 della serialità moderna.