Avete mai pensato alla possibilità che le serie tv che guardiamo possano essere espressione di un certo periodo della nostra esistenza?
Ne ho sentito parlare qualche anno fa, in uno dei tanti video Mostarda di YoTobi, e mi sono trovata ad aderire perfettamente al suo pensiero: quando guardiamo una serie tv non ci troviamo soltanto a ricordare ciò che abbiamo visto, ma anche ciò che ci accadeva nella vita mentre guardavamo il nostro telefilm.
Mi è capitato di sperimentare la cosa in prima persona, con serie tv come Glee e One Tree Hill, e soprattutto con quelle serie tv che mi trovavo a vedere in compagnia dei miei nonni.
Tutti noi abbiamo dei ricordi dedicati a loro. Più o meno vividi, certo, ma sono pur sempre ricordi. E sono piuttosto sicura che anche voi lettori, nel corso di infanzia e adolescenza, vi siete trovati a guardare le serie tv più strane quando eravate a casa dei vostri nonni. Per fare un esempio: cosa scatta nella vostra testa se vi dico Walker Texas Ranger?
Quello che voglio fare oggi, dunque, è portare una mia esperienza personale, andando a parlare di tutte quelle serie tv che, a vederle e sentirle rinominare oggi, ricollego al periodo in cui andavo a trovare i miei nonni. E chissà che anche qualcuno di voi non abbia un vissuto simile al mio.
1) Sentieri
Cercate di immaginare un momento dove vi voglio portare con la mente: siamo nella classica fascia pomeridiana di Rete4, e stanno andando in onda degli episodi di una soap opera in cui si parla dei classici problemi di vita quotidiana: lavoro, famiglia, amore… Le solite cose, insomma. Tutto questo era Sentieri.
Dire che si trattasse di una delle soap opera più longeve è sbagliato: può infatti essere considerata LA serie tv per eccellenza. Supera largamente il numero delle 700 puntate, sia tra la versione radiofonica che quella televisiva. In Italia si è conclusa nel 2009 e ad oggi non possiamo che ricollocarla nelle case dei nostri nonni.