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10 Serie Tv che fanno morire dal ridere con grande semplicità

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Le serie tv sono il nostro pane quotidiano ormai e, nella vastità di prodotti che ci vengono propinati ogni giorno, ce ne sono alcune che sono delle vere e proprie chicche. Uno dei generi sicuramente più complessi di cui scrivere e raccontare è certamente quello comico. Scrivere qualcosa di divertente è una delle sfide più dure che uno sceneggiatore deve affrontare. Ci sono tante comedy che purtroppo non fanno ridere, tante che cercano espedienti elaborati e troppo finti per provare a farlo e altre ancora che semplicemente fanno sorridere, ma nulla di più.

Poi ci sono quelle che fanno ridere mantenendo una linea narrativa impegnata e satirica, quelle che però – senza accorgercene – ci stanno insegnando qualcosa o stanno denunciando qualcosa. E, per finire, ci sono quelle che non hanno bisogno di tanto, fanno semplicemente ridere di gusto. Non sono troppo impegnate, non si sforzano di ricercare un momento divertente ma improbabile, sono solamente e genuinamente divertenti.

Ecco perché abbiamo deciso di raggrupparle e inserirle in una lista. Queste sono le 10 serie tv che fanno ridere con grande semplicità (e guarda caso sono quasi tutte sitcom). Attenzione, la lista non è una classifica. Il posto di ciascun titolo nella stessa è puramente casuale.

1. Modern Family

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Modern Family (640×359)

Partiamo da un classico, Modern Family. Una serie di qualche anno fa ormai che ha completamente rivoluzionato il concetto di famiglia. Certo, per chi la guarda adesso potrà sembrare un po’ assurdo quello che sto dicendo, ma lo è davvero? Modern Family racconta le vicende di tre famiglie imparentate tra loro. C’è il patriarca, Jay e la sua nuova moglie Gloria che ha più o meno l’età dei suoi due figli e ha già un figlio dal precedente matrimonio, Manny. Poi c’è Claire figlia di Jay e sposata con Phil. La coppia ha tre figli: Haley, Alex e Luke. Infine c’è Mithchell altro figlio di Jay che sta con Cameron e la coppia ha appena adottato Lily.

Insomma, semplicemente seguendo le vicende quotidiane di questi tre nuclei familiari legati tra loro, Modern Family è riuscita a rivoluzionare il concetto di famiglia per come lo si considerava prima e a renderlo moderno – come appunto recita il nome stesso della serie tv – per il tempo in cui è stata creata ovvero il 2009. Ma soprattutto, Modern Family è una di quelle serie che davvero con poco e con semplicità e tanta genuina spontaneità riesce a farti ridere, ma che non risparmia comunque momenti emozionanti.

2. Cuori senza età (Golden Girls)

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Golden Girls (640×360)

Questa – molto probabilmente – è una di quelle serie tv di cui avrete visto o usato meme almeno una volta nella vita, ma non ve ne siete mai accorti. Golden Girls è una sitcom un po’ inusuale, dimenticate gruppi di amici nei loro trent’anni che cercano l’amore ammorbandovi per dieci stagioni, dimenticate nuclei famigliari enormi con quattrocentomila figli e problemi familiari e sostituite il tutto con quattro arzille e graziose vecchiette che fanno un po’ tutto quello che ho raccontato finora. Dopo essere andate a vivere tutte insieme, Rose, Blanche, Dorothy e sua madre Sophia vivono la loro vita da pensionate come ognuno di noi dovrebbe fare.

Tra momenti di leggerezza, guai e disastri improvvisi e appuntamenti entusiasmanti, le quattro signore sono capaci di farci ridere di gusto davvero con infinita semplicità, rendendo così più appetibile e divertente quel futuro che ci aspetta più o meno tutti, quello della terza età. E quale miglior modo di trascorrerla se non tra una partita a carte, un bicchiere… ok una… ok qualche bottiglia di vino e con le vostre persone preferite al mondo? Nessuno, vostro onore.

3. The Good Place

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The Good Place (640×360)

Non poteva assolutamente mancare nella lista delle serie tv che fanno morire dal ridere con grande semplicità anche The Good Place. La serie che vede protagonista una fantastica Kristen Bell segue le vicende di Eleanor Shellstrop donna dal discutibile comportamento e dalla discutibile moralità, profondamente egoista che, dopo essere stata investita da un una pila di carrelli mentre faceva la spesa, passa a miglior vita e finisce “in The Good Place” ovvero nella Parte Buona dove viene accolta da Michael, il suo mentore che le spiega dove si trovi e cosa è successo. È chiaro fin da subito che ci sia stato uno scambio di persona, la Eleanor che avrebbe dovuto arrivare nella Parte Buona è un’altra e perciò la protagonista deve trovare un modo per non farsi scoprire se vuole rimanere lì.

Qui, farà la conoscenza di altri personaggi, tra cui Chidi, un insegnante di etica, anima gemella della vera Eleanor (e dunque anche della protagonista che si finge la Eleanor giusta); Tahani Al-Jamil, ereditiera inglese cresciuta nel lusso e che sembra aver dedicato la sua vita alla filantropia, anima gemella di Jianyu Li, monaco buddista che ha fatto voto di silenzio e che solo dopo si rivelerà essere Jason Mendoza, anche lui finito nella Parte Buona per sbaglio.

Insomma, in questo clima decisamente fantastico e non senza equivoci e straordinari colpi di scena, The Good Place è in grado di far ridere tantissimo senza mai sforzarsi troppo. La comicità di questa serie tv è estremamente semplice, ma efficace, ti arriva immediatamente e ti fa ridere, ma col senno di poi e leggendo tra le righe, fa anche riflettere solo che non lo fa con la pretesa di portarti alla riflessione, è il contesto che già di per sé aggiunge quello strato di complessità che però lo spettatore può scegliere di cogliere oppure no, perciò le sue citazioni sono a dir poco iconiche e sicuramente in giro per il web le avrete trovate spesso. Ma di per sé, la comicità di The Good Place è davvero semplice.

4. Friends

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Friends (640×360)

E dopo The Good Place cambiamo totalmente scenario e arriviamo a parlare di un altro capolavoro seriale. Ovviamente se parliamo di comicità e semplicità, non si può non tirare in ballo Friends. Sì, la scelta potrà sembrare assolutamente banale, ma diciamocelo: questa serie tv merita tutta la popolarità e il successo che ha avuto e che ancora ottiene.

Racconta, in perfetto stile sitcom, le avventure di un gruppo di sei amici totalmente diversi tra loro che vivono nella New York degli anni 2000 destreggiandosi tra lavoro, amicizie e vita romantica. La loro storia inizia quando Rachel, lasciato all’altare l’uomo che avrebbe dovuto sposare, cerca rifugio dall’amica del liceo Monica e si unisce al suo gruppo formato dal fratello della ragazza, Ross, l’aspirante attore Joey, Chandler (qualunque lavoro faccia ma probabilmente è un analista contabile) e la massaggiatrice, ma anche fenomenale musicista, Phoebe Buffay.

Il punto forte di Friends e il motivo per cui ci fa così tanto ridere è proprio che lo fa con estrema semplicità. Le situazioni, la caratterizzazione dei personaggi – seppur nella loro particolarità perché comunque parliamo di una sitcom – riescono ad arrivare a ciascuno spettatore in maniera diretta e divertente proprio perché sfruttano la normalità degli eventi che accadono, sfruttano l’imperfetta natura dei personaggi che in ogni loro atteggiamento ne rivelano uno che è perfettamente possibile ritrovare in ciascuno di noi e in cui, dunque, è facile immedesimarsi.

5. Brooklyn Nine-Nine

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Brooklyn Nine-Nine (639×360)

Altra serie tv capace di far sbellicare dalle risate con grande semplicità è senza ombra di dubbio Brooklyn Nine-Nine. Sulla stessa riga di The Office e Parks and Recreation, segue le vicende di un gruppo di persone che lavorano assieme. Ci troviamo nel Novantanovesimo distretto di polizia a New York, un distretto in cui sta per insediarsi un nuovo capitano della polizia, il severo Raymond Holt. Protagonista di questa storia è Jake Peralta, un promettente detective decisamente poco incline alle regole che cerca in tutti i modi di conquistare la benevolenza del nuovo capo che – diversamente dai suoi predecessori – non sembra avere intenzione di tollerare le assurdità di Jake.

Fanno parte della squadra anche i detective Charles Boyle, bizzarro migliore amico di Jake (dobbiamo specificarlo altrimenti ci resta male), l’apparentemente apatica Rosa Diaz, la precisa e intelligente Amy Santiago, il sergente Terry Jeffords fanatico degli yogurt e – ultima, ma non per importanza – la bizzarra, ma divertentissima segretaria del capo, Gina Linetti.

6. Malcom

Malcom (640×360)

E per questa serie tv è necessario fare un salto indietro nel tempo, al periodo d’oro del pomeriggio di Italia 1 se chiedete a me. Malcom (o Malcom In The Middle se si vuole essere precisi) odora di pomeriggi di compiti post scuola e di distrazioni che i tuoi genitori detestavano, ma che – chissà – perché tu e i tuoi amici adoravate. Beh, in realtà il motivo per cui adoravamo questa serie è fin troppo semplice: Malcom faceva morire dal ridere, i suoi personaggi vivevano e facevano cose assurde e soprattutto – ripeto – distraeva dai compiti. La serie racconta le vicende familiari di uno tra i nuclei più assurdi, bizzarri e disfunzionali che la televisione ci abbia mai propinato in fascia protetta, roba che forse potrebbe essere paragonata a Shameless quasi.

C’è Malcom, protagonista della storia, terzogenito con un quoziente intellettivo molto alto e apparentemente persona più stabile all’interno della famiglia; Francis, primogenito finito in accademia militare per essersi fatto un piercing; Reese, secondogenito e fratello più folle dei cinque con una vena violenta che però nasconde delle grandi insicurezze; Dewey, quartogenito, il più particolare tra i fratelli, quello che in qualche modo sembra apatico e che allo stesso tempo è anche il più trascurato dai genitori; c‘è Lois, madre severa e rigida e anche completamente fuori di testa il che la rende il personaggio più divertente – assieme a suo marito – dell’intera serie tv; c’è Hal, padre ingenuo, facilmente influenzabile che eccelle in assurde attività per il personaggio come il pattinaggio artistico; e, infine, c’è Jamie, il figlio minore di questa assurda famiglia che è anche il più viziato.

Diversamente da Modern Family, seppure le vicende di questa famiglia siano fuori di testa, il motivo per cui facesse così tanto ridere è semplice: ti restituivano il ritratto (certamente alterato dalla scrittura televisiva) di una famiglia normalissima americana. Gente fuori di testa che si ritrova nella quotidianità ad affrontare questioni normali nel peggiore dei modi. Disfunzionale? Un po’. Realistica? Sicuramente.

7. Ted Lasso

Ted Lasso (640×357)

Ted Lasso è proprio un gioiellino quando si parla di comicità. Una serie tv che riesce davvero a far sbellicare dalle risate con grande semplicità. Basti pensare alla trama: Ted Lasso è un allenatore di football americano che viene inaspettatamente ingaggiato per allenare una squadra di calcio inglese di Premiere League nonostante non abbia la più pallida idea di come si faccia non avendo nessun tipo di conoscenza di questo sport. I presupposti perché la sua esperienza vada male ci sono tutti, il che crea già di per sé un ambiente divertente in cui far muovere i personaggi.

Se ci aggiungiamo il fatto che la comicità di Ted Lasso sta proprio in conversazioni tanto divertenti quanto assurde, al limite tra genialità e stupidità cosmica, è impossibile non farsi grandi e grosse risate. Battute come “lei crede nei fantasmi Ted?” “Sì, ma credo che i primi a credere in se stessi debbano essere loro” possono sembrare banali o geniali, ma comunque ti fanno ridere così tanto che apprezzarne la semplicità è impossibile.

8. Seinfeld

Seinfeld (640×359)

Ma lasciamoci alle spalle Ted Lasso e ovviamente parlando di serie tv che fanno sbellicare dalle risate con grande semplicità non potevamo non parlare di Seinfeld. Senifeld che ha rivoluzionato totalmente il modo di far comicità e che soprattutto ha posto le basi per le sitcom come le conosciamo e che – purtroppo – viene sempre troppo trascurato. La serie racconta le avventure di Jerry Seinfeld e dei suoi amici George Costanza, Elaine Benes e il vicino di casa Cosmo Kramer, ma per tutti solo Kramer.

Ogni episodio si apre e si chiude con Jerry che fa una stand-up comedy. Ciò che accade durante le puntate, però, sembra non influenzare o comunque non lasciare mai nulla permanentemente ai nostri personaggi, dunque anche sperare di vedere in loro una certa evoluzione, non è proprio auspicabile. Però, proprio per questo, Seinfeld è una delle serie tv migliori e soprattutto delle comedy migliori. I personaggi così imperfetti, egocentrici e allo stesso tempo estremamente comuni, restituiscono un’immagine estremamente veritiera dei giovani adulti prossimi ai trenta. E nel farlo ti fanno morire dal ridere, ma facendoti ridere di cose reali e ci riescono con grande semplicità.

9. The Office

The Office (640×360)

Sicuramente influenzata dalla comicità di Seinfeld è The Office, altra serie tv che merita di diritto un posto in questa lista. Remake americano dell’originale inglese, ha conquistato il pubblico di mezzo mondo. Sì, perché le avventure di Michael Scott e dei suoi dipendenti sono genuinamente tra le cose più divertenti che la televisione abbia mai creato.

Come può una serie che parla di gente che lavora in una ditta di forniture di carta essere devastante e riuscire a far ridere con grande semplicità? Proprio basando l’ilarità sulla particolarità di ciascun personaggio. Da Michael capo tremendamente bizzarro e capace di fare e dire la cosa più sbagliata al momento più sbagliato in cui avrebbe potuto farlo, a Dwight che non si può nemmeno descrivere, è Dwight e ancora Jim e Pam apparentemente normali, ma forse più bizzarri di tanti altri. Insomma, la caratterizzazione dei personaggi è ciò che rende questa seria così divertente.

10. Parks and Recreation

Parks and Recreation (640×359)

E per concludere la lista delle serie tv che fanno sbellicare dalle risate con grande semplicità abbiamo un gioiellino troppo sottovalutato: Parks and Recreation. Proprio come The Office, questa serie è fatta con l’espediente del falso documentario e segue le stesse dinamiche della serie sopraccitata, con la differenza che questa volta troviamo come protagonista Leslie Knope, vicedirettrice del dipartimento che si occupa della manutenzione di parchi e aree pubbliche nella città fittizia di Pawnee. Circondata da collaboratori a volte assai diversi da lei.

C’è il sarcastico Tom Haverford, l’urbanista Mark Brendanawicz e ancora Ron Swanson fino ad arrivare all’apatica, ma esilarante proprio per questo, stagista April Ludgate e la dipendente Donna Meagle che è tra i personaggi più divertenti della serie. Infine c’è la migliore amica di Lesley, Ann conosciuta quando il fidanzato di quest’ultima, Andy si è fratturato entrambe le gambe cadendo in una buca.