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5 Serie Tv scandinave veramente valide che vi consigliamo di vedere

serie tv scandinave
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In Europa il mercato seriale è molto frastagliato: a differenza di quello statunitense, le barriere culturali e linguistiche del nostro continente impongono una certa divisione per quanto riguarda la produzione cinematografica e di serie tv, nonostante non manchino le coproduzioni internazionali di successo. Tra i tanti “blocchi” che si sono venuti a creare in Europa, un po’ per necessità, un po’ per facilitare la proliferazione dei contenuti a livello internazionale, uno di quelli più unito e funzionale è il blocco scandinavo: le serie tv scandinave fanno parte dell’immaginario comune per via di una serie di caratteristiche immediatamente riconoscibili che hanno di fatto creato un vero e proprio modello seriale. I noir nordici sono stati e saranno sempre un punto di riferimento della narrativa europea, e nell’era della serialità lo stesso discorso vale per le serie tv scandinave. Nella lista odierna – dalla quale abbiamo escluso le già famosissime The Killing e The Bridge – vi proponiamo alcuni titoli molto interessanti che potete trovare sulle principali piattaforme (quattro su cinque sono disponibili su Netflix): alcuni rispecchiano i canoni del tipico noir nordico, mentre altri sono delle valide alternative a questo tipo di narrativa.

1) Clark

serie tv scandinave
Clark (640×360)

Tra i tanti noir nordici disponibili sulle più disparate piattaforme del mondo, c’è un prodotto scandinavo, e più precisamente svedese, che non ha niente a che fare con i classici canoni della serialità nordeuropea: parliamo di Clark, un biopic molto colorito sulla vita di Clark Olofsson, criminale svedese noto alle cronache per gli eventi della rapina alla Norrmalmstorg che portarono alla nascita della celebre sindrome di Stoccolma: il carisma di Olofsson era talmente straripante da far innamorare i suoi stessi ostaggi di lui, portandoli a collaborare nel corso della rapina. Clark, disponibile su Netflix, è una miniserie dal ritmo frenetico e incalzante, completamente incentrata sulla vita al limite del protagonista (interpretato da Bill Skarsgård) e sui suoi ricordi d’infanzia; la vita di Olofsson è senza dubbio degna di essere raccontata: l’ex criminale passò praticamente l’intera esistenza da uomo libero in fuga da una parte all’altra d’Europa tra furti, rapine e ovviamente tutte le sue conquiste; Clark Olofsson è stato un rinomato casanova, e il suo carattere libertino lo fece diventare un personaggio di culto, il cui mito è narrato nei sei episodi di questa serie. Cast, ritmo narrativo e regia sono i punti di forza di questa perla, che riesce a cucire addosso al protagonista una storia avvincente e allo stesso tempo dai sorprendenti tempi comici, per via dei modi di fare di Olofsson e delle assurde e rocambolesco situazioni in cui era solito cacciarsi.

2) L’uomo delle castagne: altra perla davvero meritevole tra le serie tv scandinave recenti.

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L’uomo delle castagne (640×360)

Sempre su Netflix possiamo trovare un altro gioiellino che merita di stare tra le serie tv scandinave che vi consigliamo di vedere: parliamo de L’uomo delle castagne, un noir nordico autentico ma molto moderno. Si tratta di una serie tv danese tratta dall’omonimo romanzo da brividi di Søren Sveistrup; la trama dell’opera si apre con la scoperta dell’assassinio di un’intera famiglia nel 1987, in una fattoria isolata tra i campi danesi. La storia prosegue poi trent’anni dopo, quando in un parco di Copenaghen una donna viene trovata morta e priva di una delle sue mani: vengono incaricati di risolvere il caso i detective Naia Thulin e Mark Hess, che sul luogo del delitto notano un particolare agghiacciante che darà inizio all’incubo a occhi aperti dei protagonisti, ossia la statuetta a forma di omino fatta di castagne, posizionata in prossimità del cadavere. L’uomo delle castagne è la storia di uno spietato serial killer che per decenni è rimasto in libertà e che ha misteriosamente deciso di tornare a operare. Tra le serie tv nordiche che vi proponiamo, L’uomo delle castagne è una delle più valide sia per quanto concerne la scrittura, dettagliata e coinvolgente, sia per la magnifica atmosfera che riesce a ricreare: tra la fredda Copenaghen e i campi danesi a tinte autunnali, lo spettatore resta rapito dalla bellezza e contemporanea cupezza degli sconfinati paesaggi che, come in ogni noir nordico che si rispetti, rappresentano uno dei punti cardine del racconto.

3) I delitti di Valhalla

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I delitti di Valhalla (640×360)

Ed ecco un altro classicissimo noir nordico per le vostre papille gustative, ma stavolta si tratta di un caso eccezionale, perché I delitti di Valhalla è la prima serie islandese in assoluto a sbarcare su Netflix: si tratta di un giallo a dir poco agghiacciante, che sfrutta principalmente due caratteristiche che gli vanno riconosciute: una trama cruda e intricata e i paesaggi mozzafiato che fanno da sfondo al dramma. La trama narra di un caso molto particolare: alcuni casi di violenti omicidi apparentemente scollegati l’uno dall’altro portano due detective a collaborare per capire cosa stia succedendo in Islanda; i due protagonisti sono Arnan e Kata, il primo è un detective norvegese chiamato appositamente per dare una mano nelle indagini, dato che i mezzi di cui dispone la polizia locale non sono ritenuti all’altezza della situazione; Kata è invece una ambiziosa agente sul punto di ottenere una promozione. Gli omicidi che tormentano le tranquille località della serie sono riconducibili a un serial killer che si firma tagliando gli occhi delle sue vittime dopo averle barbaramente uccise; le prime indagini portano a una terribile scoperta: Valhalla, un riformatorio maschile finito tra le polemiche anni prima, sembra essere l’unico punto di congiunzione tra gli omicidi. I delitti di Valhalla racconta una storia forte e difficile da digerire, sfruttando al meglio tutte le caratteristiche tipiche del noir nordico e trascinando lo spettatore nelle suggestive ambientazioni innevate che la serie propone.

4) The Unlikely Murderer

The Unlikely Murderer (640×360)

Restiamo sempre su Netflix ma voltiamo nuovamente pagina – a dimostrazione dell’ampia scelta narrativa di cui dispongono le serie tv nordiche – The Unlikely Murderer è una serie televisiva svedese del 2021 scritta da Wilhelm Behrman e Niklas Rockström, elogiata dalla critica internazionale per la rappresentazione psicologica del suo protagonista. La serie è basata su eventi reali, e più in particolare su uno dei casi di cronaca nera più noti della Svezia, ossia l’omicidio del primo ministro svedese Olof Palme, avvenuto il 28 febbraio del 1986. Il caso Palme sconvolse il paese e l’intera Europa, in cui cominciarono a prendere piede le più disparate teorie del complotto; The Unlikely Murderer, dal canto suo, sceglie fin da subito di percorrere una strada ben precisa, ossia quella che condanna uno dei pochissimi testimoni della scena: Stig Engstrom, un grafico della Skandia, azienda svedese la cui sede si trova molto vicino al luogo dell’omicidio. Engstrom viene disegnato come l’assassino improbabile: un uomo di mezza età senza precedenti penali la cui vita, stando alla serie, era talmente monotona e insoddisfacente da portarlo a compiere un gesto così folle, pianificato per molto tempo e eseguito in maniera a dir poco rocambolesca. La serie è stata accusata di aver minato all’immagine del protagonista, ma è stata elogiata dal punto di vista narrativo proprio per l’elaborata costruzione psicologica che si fa dell’assassino perfetto, ossia quello più improbabile di tutti.

5) Tra le serie tv scandinave che vi proponiamo, The Rain è sicuramente quella più “atipica”.

The Rain (640×360)

Per chiudere questa breve lista sulle serie tv scandinave che vi consigliamo vivamente di recuperare, passiamo ora a un altro prodotto danese, questa volta targato Prime Video, che non ha nulla a che vedere con quelli di cui vi abbiamo parlato fino a ora: The Rain. La trama di questa serie che mischia il thriller alla fantascienza ruota attorno a un contagio virale che si diffonde attraverso una pioggia che, in poco tempo, decima la popolazione della Scandinavia. La storia segue i fratelli Simone e Rasmus, i quali decidono, dopo anni di isolamento, di emergere da uno dei rifugi antiatomici in cui la popolazione si è nascosta per cercare un modo di porre fine al virus e di fornire una cura per la malattia. La serie esplora abilmente anche le dinamiche familiari dei protagonisti, in modo da aumentare la suspense, attraverso l’uso di flashback che rivelano l’oscuro passato di alcuni di essi in relazione alla creazione del virus. The Rain è stata ben accolta dalla critica per via del suo ritmo incalzante e dello sviluppo dei personaggi, che va di pari passo con la crescita della trama stessa. Per quanto riguarda il discorso serie tv scandinave, The Rain è sicuramente il prodotto che più si discosta dalle tipiche tinte del noir nordico, ed è l’ennesima dimostrazione di quanto il suddetto sia un mercato in espansione dotato di possibilità narrative molto interessanti.