Se c’è una cosa che la tecnologia non potrà mai cancellare è la poesia!
La poesia emoziona, fa sorridere, fa piangere, fa riflettere… tutto questo non potrà mai essere sostituito.
La sola cosa che viene spontanea fare è provare ad unire la poesia con questo elemento, inserendola nella tecnologia.
Come per esempio, introdurla nelle Serie Tv. Non fa che arricchire l’atmosfera ed elevare i personaggi, nonché intensificare l’aroma di cultura che si espanderà nella Serie stessa.
Perché citare Dante, o Omero o Shakespeare, rappresenta sempre una garanzia, permette di guadagnare rispetto, fiducia e potere. L’astrazione che regala la poesia è un aspetto concreto, uno strumento da utilizzare e di cui avvalersi per combattere e per poter sconfiggere chiunque e qualunque cosa.
Attraverso citazioni, imitazioni e memorabili ambientazioni, alcune Serie Tv hanno sfruttato al meglio quest’arma, rendendo la poesia una vera e propria trama…
Penny Dreadful
Victor: L’avevo desiderato con intensità smodata, ma ora che avevo raggiunto la meta il fascino del sogno svaniva, orrore e disgusto infiniti mi riempivano il cuore.
La poesia in Penny Dreadful ricopre il ruolo di protagonista. E’ la storyline che involontariamente tutti seguono.
In maniera onnisciente si fa carico dei destini e delle sofferenze dei personaggi, cambiando e stravolgendo tutto ciò che credono di possedere.
Osa scoprirsi solo quando c’è bisogno di lei, per superare le paure, l’interminabile dolore, ma anche allora, lei non fa nulla, rimane lì, ferma, dove è sempre stata, presta le sue parole a chiunque le chieda in prestito, a chiunque ha voglia e desiderio di raccontare la sua storia, di esorcizzare la sua vita e i demoni che la abitano. Guarda infine le cose cambiare e le persone piangere e crescere di conseguenza.
Finché anche lei, la poesia, si lascia andare e si lascia morire, alle ultime, sussurate parole, che Penny Dreadful dona a noi, come suo ultimo regalo…
Vanessa: Let it end. With a kiss.
Ethan: With a kiss. With love.
Vanessa: With love.
Downton Abbey
Cora Crawley: Quindi siamo amiche adesso?
Lady Violet Crawley: Mia cara, siamo alleate. Che ti assicuro è un legame di gran lunga più efficace.
La poesia di Downton Abbey è invece rappresentata dai colori, dai vestiti, dalle espressioni e dalle movenze dell’ambientazione e dei personaggi.
Ogni cosa è costruita a regola d’arte, nulla deve sembrare casuale, come anche il caos è magistralmente gestito, così da non sconfinare mai oltre gli argini, rimanendo, in questo modo, sempre limitato e controllabile.
La poesia si nota anche nella lingua parlata, nell’inglese che ricorda i poeti britannici dell’800 (anche se la Serie è ambientata nei primi del 1900), ed è perciò degna di nota. L’inglese raffinato ed elegante che rende ufficialmente questa Serie un prodotto British a tutti gli effetti.