2) BREAKING BAD – Per apprezzare una ricetta, le va lasciato il tempo di realizzarsi al meglio. Eccoci qua a commentare ancora una volta la meraviglia creata da Vince Gilligan, semplicemente rivoluzionaria nella gestione degli alti e dei bassi della narrazione. La scena della mosca riportata nell’immagine copertina di questo pezzo, i dialoghi con Gustavo Fring, l’arrivo di Heisenberg e mille altri spezzoni delle 5 magiche stagioni di “Breaking Bad” procedono a passo d’uomo, molto spesso monchi di musica, con la telecamera che si muove a rallentatore soffermandosi sui dettagli apparentemente più insignificanti. 9 volte su 10. Attenzione però, perché quella decima, fatidica volta vi sarà un’eruzione di emozioni e sentimenti che dovrete essere pronti ad accogliere poiché, se non manterrete la calma, finirà col devastarvi.
1) LOST – Mai nessuna Serie Tv ha necessitato di più calma, pazienza e apertura mentale per essere vista. “Lost” è una specie di cubo di Rubik, indecifrabile e per certi versi tutt’ora indecifrata. Perché? Merito degli sceneggiatori, che sono stati abili nel corso della storia a inserire dei “germogli” narrativi lasciandoli maturare in silenzio a volte per anni interi, prima di definirli e quindi far capire allo spettatore di che diavolo si trattava. Sarà totalmente inutile ribellarsi: non ci capirete assolutamente niente e se vi arrabbierete rischierete fortemente di compromettere la visione di uno dei mastodonti della storia della serialità, il quale merita di essere colto alle sue condizioni, o meglio alle sue regole, le regole dell’Isola appunto. Fate quindi come John Locke, agguantate un orribile bastone e sorridete al mondo!
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