6) Stranger Things
L’acclamato show di Netflix, giunto alla seconda stagione e già rinnovato, a nostro giudizio rientra pienamente nella categoria che stiamo affrontando. Il motore della storia è sicuramente rinvenibile nella sparizione di Will e del fortunoso incontro con Eleven. Nel corso della prima stagione i personaggi di Mike ed Eleven paiono avere un ruolo primario rispetto a quello degli altri personaggi. Non riescono però a ergersi come veri e propri protagonisti dal momento che la ricerca dello scomparso Will coinvolge in maniera uguale Dustin e Lucas. Stranger Things, nel corso della seconda stagione, ci tiene a sottolineare che nessuno dei quattro ragazzi è davvero IL protagonista. Basti veder il “ridimensionamento” del ruolo di Mike, quanto la prolungata lontananza di Eleven dal gruppo dei coprotagonisti.
A momenti alterni, nel corso di entrambe le stagioni, risaltano anche altri personaggi. Non ce la sentiamo, infatti, di considerare Joyce, Jim, Nancy e Jonathan come meri comprimari/personaggi secondari; il loro contributo risulta infatti fondamentale nello svolgersi della narrazione. Durante la seconda stagione, inoltre, gli sceneggiatori hanno ulteriormente sottolineato il loro rifiuto di attribuire ad alcun personaggio lo status di protagonista: ne sono una riprova le scene che coinvolgono Dustin, forse un po’ in ombra durante la prima stagione, e il demogorgone Dart. O la sua shippatissima amicizia con Steve.