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Personalmente non sono mai stato un individuo da social e proprio per questo mi rendo conto di quanto siano importanti, anche nelle Serie Tv. Vedo le persone attorno a me letteralmente assuefatte da Instagram, Facebook, Twitter e compagnia, spesso senza rendersi conto che è una dipendenza. Non che sia necessariamente un male da come la penso, visto che ritengo che i vizi che abbiamo sono una delle espressioni più oneste e sacrosante della nostra vera personalità.
Come tutte le dipendenze, tuttavia, i social hanno il loro lato grottesco, oppure ridicolo, o anche inquietante. Qualunque sceneggiatore assatanato di spunti da utilizzare sa riconoscere proprio per questo un’ottima fonte di idee ed è così che sono nati tutta una serie di film e Serie Tv incentrati sul tema. Un esempio che mi ha colpito più degli altri è la prima puntata della prima grandiosa stagione di Black Mirror. In questo episodio non si parla di distopie future dove i social hanno preso il potere o dove la gente ne è in qualche modo assuefatta. Si tratta invece di una storia che potrebbe tranquillamente avvenire, con qualche forzatura. Un uomo rapisce una principessa inglese e dichiara che la rilascerà se il Primo Ministro inglese avrà un rapporto sessuale con un maiale in diretta nazionale alle 16:00 del giorno stesso. E tutta la storia ruota sui tentativi del Ministro di evitare tale umiliazione salvando nel contempo la principessa, ad esempio cercando di assumere un attore che lo faccia al posto suo. E tutti i suoi tentativi falliscono miseramente a causa dell’enorme interesse sui social per questo strano evento.
In questo episodio, a parer mio, c’è tutto quel che si può dire sui social. Ci sono gli degli atteggiamenti, le falsità e le storture che i social media hanno introdotto nelle nostre vite. C’è la pubblica gogna, a cui si è inevitabilmente sottoposti in certe situazioni e ci sono le drammatiche conseguenze. E c’è anche il falso successo che si ottiene grazie a una celebrità illusoria, pagata al prezzo della propria vita.
Ma non è l’unico esempio controverso di come le Serie Tv hanno trattato i social media.
1) The startup
Qui c’è la storia quasi vera di Matteo Achilli e del suo social network Egomnia. I social network in questa Serie sono la salvezza dalle storture del mondo del lavoro, l’unica maniera di far emergere il merito reale. E verrebbe da chiedersi, perché questo sarebbe un modo controverso di trattare i social? Perchè ci mostra come i social in realtà controllino il mondo del lavoro. Non sei bravo perché lo dimostri, ma perché hai un milione di like sulla tua pagina. Come tu li abbia presi non ci riguarda, basta che continui così. Con questo non voglio certo dire che uno che prende un milione di like non possa anche essere bravo, ma che nel caso un individuo avesse come unico talento quello di creare una falsa apparenza utilizzando appunto lo strumento social, potrebbe passare avanti a molti altri veramente bravi nel loro lavoro ma meno bravi a spararle grosse e farle sembrare vere.