2) Before (Sarah Thorp, 2024)
Ritorniamo nel campo delle miniserie e ritorniamo in casa Apple Tv+ con Before. Il ritmo qui, a differenza delle due precedenti, si fa decisamente più disteso, ma non necessariamente più calmo. La vicenda, infatti, segue Eli (Billy Cristal), uno psichiatra infantile, che recentemente ha perso la moglie Lynn (Judith Light). Poco dopo, durante una seduta, incontra Noah (Jacobi Jube) un ragazzino problematico che sembra avere un legame inquietante con il suo passato.
La Serie ci cala nella quotidianità dei suoi personaggi e, come la vita della maggior parte di noi, questa è fatta di routine e abitudini che ne rallentano quasi lo scorrere. Allo stesso modo, questa sorta di malinconia (se non addirittura di noia di leopardiana memoria) immerge nelle vite dei personaggi, esplorando profondamente le emozioni e i caratteri. Come ogni thriller psicologico, poi, la musica gioca un ruolo decisamente cruciale. Da Frank Sinatra a Jimmy Davis, passando per The Platters. Grandi classici come What a wonderful world di Louis Armstrong ci cullano e ci trasportano nella malinconia del protagonista.
Dalla vena estremamente intima e introspettiva, questa Serie Tv sottovalutata ricorda vagamente The Leftovers o Six Feet Under. L’approccio all’animo umano è infatti simile, ma allo stesso tempo distinto. Ultima nota di merito va alla fotografia. Sia i colori, che gli ambienti oltre a rimandare direttamente ai temi della serie (la perdita e la memoria), ne fanno un prodotto tipicamente autunnale. Insomma, è una miniserie distesa, ma al contempo ricca di significati, e perfetta per accompagnarci nelle uggiose serate invernali.
Se vi ho incuriositi e ci darete un’occhiata, vi lascio anche la nostra recensione dei primi due episodi.