4) Happy Face
Ispirata a una storia vera e disponibile su Paramount+, questa serie true crime vede protagonista Melissa, una donna il cui padre (Dennis Quaid) si trova in prigione per scontare un ergastolo. Come si può vivere serenamente quando uno dei tuoi genitori è uno spietato serial killer che potrebbe essere responsabile di un ulteriore delitto non ancora confessato? Si nasce malvagi o lo si diventa in seguito ad avvenimenti traumatici? È il contesto in cui si cresce a formare la nostra mente e la nostra personalità oppure è tutta responsabilità della genetica?
Domande a cui avevano già provato a dare una risposta i mitici Bill Tench e Holden Ford di Mindhunter. Ma anche serie come Dexter o Damher: Mostro. Interrogativi che, ancora una volta, troveranno una spiegazione accettabile solo attraverso il confronto con l’orrore e il dolore. In Happy Face brillano le interpretazioni dei due protagonisti, in particolare quella del virtuoso e sempre attivo Dennis Quaid. I suoi occhi spalancati e la posizione della testa piegata di lato bastano da soli a creare tensione e inquietudine. Inoltre, anche i personaggi secondari sono stati ben approfonditi, complice la sceneggiatura priva di sbavature. Dopo avervi descritto tutte queste qualità ci chiediamo come sia potuta finire tra le serie tv sottovalutate uscite negli ultimi mesi.
