8) Rome
Nono posto per Rome, una Serie Tv HBO che ricordiamo ancora oggi, seppur con tutto il vento a sfavore. Il destino di Rome è infatti stato travagliato fin dal primo istante. Anche in questo caso, sarà bene spostare la lancetta fino alla seconda metà I Secolo A.C e, contemporaneamente, spostarne un’altra nel 2005, anno di distribuzione di Rome. Come detto poco prima su Spartacus, anche in questo caso Rome ha aperto le porte a un grande genere storico che, però, riserverà più fortune in futuro. Seppur qualitativamente importante, ha infatti dovuto fare i conti con un vento a sfavore che l’ha privata di un grande pubblico, almeno in Italia, dove la serie venne censurata per poter accedere alla prima serata.
Da un lato avevamo Mediaset con I Cesaroni, e dall’altro Rome su Rai Due con una serie indefinita di scene eliminate e doppiaggi non in linea con la natura della serie. Il tutto per cercare di edulcorare il più possibile una storia che, per natura, non poteva essere edulcorata. Perché Rome è una Serie Tv tanto grande quanto maleducata nel senso positivo del termine. Una produzione che, adesso, non farebbe scalpore per questo, e che invece durante quel periodo venne quasi ripudiata. Immaginata per ben 5 stagioni, Rome chiuse la sua narrazione dopo sole due, finendo per trovare casa (nel 2009) soltanto in canali più nascosti come Rete 4. Nello stesso modo, anche all’estero le cose non andarono al meglio. Nel Regno Unito si accusò molto la crudezza della Serie Tv, e la seconda stagione fu considerata perfino meno coerente della prima, cosa che bloccò del tutto ogni possibilità futura.
Ma Rome meritava un’accoglienza migliore. Un futuro diverso. E invece, purtroppo, è stata una Serie Tv giusta al momento sbagliato. Una produzione interessante che adesso avrebbe probabilmente ottenuto maggior considerazione, tanto da essere riscoperta e ri-apprezzata con il tempo. Forse anche con un senso di colpevolezza per non averle riconosciuto i giusti meriti. Rome non è soltanto una delle più grandi Serie Tv storiche secondo la nostra community. Al contrario, è forse anche uno degli esempi più lampanti di come sia cambiata la Tv dagli anni 2000 ad adesso. Di come siano cambiati i telespettatori e di come, a volte, come diceva Robin in How I Met Your Mother, il tempismo sia davvero tutto.
7) Black Sails
Con un totale di quattro stagioni, Black Sails è una delle Serie Tv storiche più apprezzate dalla nostra community Hall of Series – Comunità di Recupero. Sullo sfondo di un mare che fa da personaggio onnisciente, Black Sails ci porta con sé tra le navi e l’azione. Ci fa diventare pirati, nemici di chiunque, ci fa diventare parte di qualcosa che forse non avevamo previsto. E’ questa una delle più grandi sorprese della Serie Tv: l’inaspettato. Il mondo dei pirati ha d’altronde ottenuto un vero e proprio riconoscimento dopo la distribuzione della saga Il Pirati dei Caraibi. Prima di quel momento ci si approcciava sempre con una certa titubanza e diffidenza, stando lontani da una narrazione che offre sempre più punti. Black Sails, antefatto del romanzo L’isola del tesoro, si sviluppa infatti su più fronti, offrendoci un’esperienza che fa spazio a più tematiche.
Come non parlare in questo senso della spigolosa questione dell’anima, sempre attratta dalla ribellione ma estremamente attenta anche al proprio codice d’onore. La figura del pirata viene infatti qui descritta attraverso la contraddizione, attraverso numerosi aspetti che rendono i protagonisti di Black Sails un miscela di ingredienti che insieme riescono a funzionare alla grande. La loro identità è colma di ingredienti, buio, luci e ombre. Sono la sfumatura di ogni piccola cosa, e sono il colore acceso e determinato quando si tratta di ostinazione. Con la loro dubbia moralità, spesso mettono in difficoltà perfino noi che non riusciamo a decretare da che parte stia la ragione. Se l’operazione del giorno abbia o meno un senso, se nasconda un’etica.
Anche in questo caso finzione e realtà si uniscono in unico e adrenalinico passo a due in cui si rispolvereranno alcuni ingredienti chiave dell’opera di Robert Louis Stevenson, ma in un modo diverso, più realistico e anche crudo, tanto da lasciarci con il cuore in gola (come in questi casi). Se siete infatti alla ricerca di qualcosa che possa curare la nostalgia che vi insegue dalla fine de I Pirati dei Caraibi, bene: questo non sarà il posto giusto. Black Sails non utilizzerà infatti mai alcun linguaggio vicino al mondo Disney, al contrario – con ogni scena – vi ricorderà di essere l’esatto opposto.
Qui le lotte sanguinarie e la ricerca del potere giocheranno un ruolo principale, da veri protagonisti. Nulla di quel che vedrete verrà edulcorato e, soprattutto, si baserà su eventi storicamente rintracciabili. Nessun ingrediente paranormale in questo menù, tantomeno alcuna voglia di ricavalcare il successo della famosa pellicola diventando la Serie Tv più vicina alla più grande saga basata sui pirati della storia. Black Sails vuole camminare con le proprie gambe, ricordando al mondo che no: non basta amare i Pirati dei Caraibi per apprezzarla.