6) Outlander
Non soltanto pirati e gladiatori per la community di Hall of Series, ma anche Serie Tv storiche che come parola d’ordine presentano amore. E’ questo d’altronde uno dei punti più importanti della produzione, l’aspetto che ha rapito e completamente i fan di questa produzione che per anni, insieme alla protagonista, non hanno conosciuto alcuna pace. Un cuore diviso in due non è una cosa da niente, soprattutto considerando che amare una persona sia già intenso, figuriamoci due. Ma tranquilli: questa è solo la premessa di una Serie Tv che ha anche tanto altro da raccontare.
Divisa tra il ‘700 e il ‘900, Outlander comincia la sua narraziona partendo dal 1945. Insieme al marito Frank Randall, Claire Beauchamp sta festeggiando la sua seconda luna di Miele. I due sono in Scozia e stanno assistendo a un ballo celtico nel Craigh na Dun, un misterioso cerchio di monoliti. Tornando nello stesso luogo la mattina dopo, Claire si ritrova trasportata nel XVIII secolo. Dal 1945 ci spostiamo così immediatamente nel 1743. Completamente sconvolta da quanto avvenuto, la protagonista si ritrova a dover fare i conti con le rivolte e un conflitto tra le Giubbe Rosse e la popolazione ribelle. Ma non solo: al suo arrivo eventi traumatizzanti e sconvolgenti l’attenderanno, rendendola perfino – agli occhi del clan – una potenziale spia inglese.
Durante il suo tempo di permanenza con i MacKenzie, Claire conosce e si prende cura del nipote del capo del clan, Jamie Fraser, ricercato per reati di furto e omicidio. Seppur in un primo momento sia presente della diffidenza, i due si legheranno sempre di più finendo per sviluppare un forte legame sentimentale. Da questo momento, Claire comincia a sentire la pressione delle sue vite parallele che chiedono risposta. Non sa più se voler tornare davvero dal marito o se, al contrario, non voglia restare insieme a Jamie. La trama sentimentale entra così nel vivo, portando la protagonista a sentirsi sdoppiata, divisa tra due epoche e due persone.
Quel che si apprezza di Outlander non è chiaramente soltanto la sua parte sentimentale, ma anche il lavoro dal punto di vista storico e grafico. La parte più romantica sarà dunque portata avanti dal contesto storico e dalla grande cura dei dettagli, come costumi, abitudini e la medicina del ‘700. Insomma, appassionati al genere: se dentro di voi si nasconde un lato romantico e una grande ammirazione nei confronti delle produzioni storiche, Outlander sarà proprio quel che fa per voi.
5) Band of Brothers
Era il 2001, e Band of Brothers lasciava tutti a bocca aperta. Era l’inizio di una grande storia seriale. E non soltanto per il più alto budget speso fino a quel momento, ma anche per i mezzi scelti per questa narrazione. La guerra, qui, non ha soltanto le armi e i terribili rumori delle bombe che esplodono. Ha le facce degli esseri umani, la paura, il timore e la tristezza. Ha delle emozioni che esulano dalla parte di mera azione e che si concentrano soprattutto sul piano più emotivo. I soldati, qui, sono persone. Gli affetti che non possono vedere, e che possono soltanto sperare di rivedere. In questo senso, Band of Brothers svolge un importantissimo lavoro di profondità psicologica, dando ai personaggi principali e secondari una dimensione ben chiara.
Uno dei più grandi punti di forza di Band of Brothers è inevitabilmente la regia. Su quel campo di battaglia si corre, si va da una parte all’altra. Si cerca di essere imbattibili, forti, ma si è anche terrorizzati. La paura in Band of Brothers è sempre presente, seppur non sempre accentuata. Vive negli occhi dei soldati, negli occhi di chi cerca di portare a casa la vittoria e la salvezza anche in questa giornata.
L’inquadratura non smette un attimo di andare di pari passo con il caos della Seconda Guerra mondiale, spostandosi all’interno di un campo di battaglia che non conoscerà mai pace. Per dare un’idea realistica di questo caos, la regia di Band of Brothers è stata affidata a un importante numero di registi che vanno da Phil Alden Robinson a Richard Loncraine, David Leland, Tony To, Mikael Salomon, David Frankel, David Nutter e Tom Hanks.
Tom Hanks non ricopre qui solo il ruolo da regista. Insieme a Steven Spielberg è infatti il produttore della Serie Tv, voluta fortemente dal primo per cercare di continuare quel percorso cominciato con Salvate il Soldato Ryan, dando a quest’opera una sensazione più realista possibile. A questo proposito, ogni episodio di Band of Brothers comincia con una mini intervista fatta ai protagonisti reali della storia. Attraverso questo espediente, la Serie Tv HBO restituisce al telespettatore dei tratti documentaristici che anticipano gli accurati eventi che vedremo nella puntata di riferimento. Insomma, Band of Brothers non è stata soltanto una delle più grandi Serie Tv storiche di sempre, è stata anche un’esperienza esistenzialista basata su uno dei più grandi mali della terra. E lo sappiamo: vederla in Top 5, al quinto posto, non metterà tutti d’accordo. Spoiler: anche per noi meritava di stare decisamente più su.