4) Xena
Seppure non si presenti come una Serie Tv propriamente storica, Xena ripercorre diversi episodi (miti-storici) antichi ben saldati nella nostra memoria collettiva. Dalla caduta di Troia alla figura di Giulio Cesare. I salti temporali, volutamente assurdi, hanno contribuito a trasformare la Serie in un cult degli anni Novanta. L’influenza che lo Show ha avuto sulla nostra percezione di quegli eventi è stata enorme e spesse volte in controtendenza rispetto a quella tradizionale. L’ascendente che ha esercitato su di noi ha inciso sull’idea che ci siamo fatti di diversi contesti storici venendo a distorcere la visione della realtà.
Tralasciamo pure l’uso della balestra (inventata nel Medioevo) o riferimenti a ortaggi che saranno importanti a distanza di secoli. Quello che ci rimane di Xena è la visione multiculturale e policentrica. L’infinita successione di popoli e personaggi quanto mai vari. Il tutto unito a una preminenza del girl power. A partire ovviamente dalla sua irreprensibile protagonista. Poco importa se la realtà fattuale nelle epoche tratteggiate fosse radicalmente diversa. Se pure il multiculturalismo rimaneva un elemento costante nella fase ellenistica sarebbe risultato incomprensibile nelle fasi precedenti in ambienti ellenici. Il ruolo della donna, “regina del focolare” era ben lontano da quello di “principessa guerriera”. Anche se, pure in questo caso, l’età ellenistica regala esempi di emancipazione, seppur limitati alle classi più elevate. Insomma, al diavolo la storicità del racconto, Xena ha stravolto la nostra visione del mondo antico e ne siamo ben lieti!