6. La ragazza con la Leica (Elena Janeczeck)
A metà tra la biografia e il romanzo, La ragazza con la Leica mostra i colori di una donna coraggiosa e ribelle, la fotografa Gerda Taro, il suo amore con Robert Capa, la magia della fotografia e della vita nella Parigi degli anni Trenta. È proprio il suo battito a tenere uniti momenti e luoghi lontani, istantanee di ragazzi alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati. Parecchia carne al fuoco per una pellicola di 120 minuti o giù di lì, abbastanza per una serie che, attingendo dal biopic e dal period drama, aiuti a far luce su un personaggio che pochi conoscono e sulle pieghe di un vissuto in grado di intrecciare ricordi privati e memoria collettiva.
Probabilmente sono ancora pesantemente influenzata dalla straordinaria performance che ci hanno regalato nei panni di Elisabetta e Filippo ma, dovendo pensare ai due attori che potrebbero abitare le vite di Gerda e Robert, forse sceglierei Olivia Colman e Tobias Menzies. Anche se, vi dirò, non mi spiacerebbe neppure una produzione italiana con Elio Germano e Matilda De Angelis.