Le Serie Tv sono calderoni di emozioni: ci fanno divertire, soffrire, arrabbiare; ma soprattutto ci fanno innamorare.
Ci innamoriamo delle ambientazioni, delle tematiche (e del modo in cui sono trattate) e nella maggior parte dei casi perdiamo la testa per i personaggi. Questi personaggi a tutto tondo che osano essere talmente ben scritti da farci affezionare a loro e ai loro tormenti, come se fossero sul serio nostri amici. La maggior parte delle volte ci innamoriamo anche del modo in cui loro stessi si innamorano, e se soffrono noi soffriamo con loro.
“Ma cosa c’entra l’amore con l’argomento dell’articolo?“, vi starete sicuramente chiedendo.
La risposta è semplice. Per quanto le coppie ai due capi della linea telefonica qui proposte non siano in tutti i casi legate da amore romantico, nondimeno sono coppie formate da persone che si amano (o amavano).
In caso contrario la telefonata che li vede coinvolti non sarebbe veicolo di emozioni tali da renderla indimenticabile.
Iniziamo con la coppia che è l’archetipo delle coppie tormentate delle Serie Tv:
1) Ross & Rachel (Friends)
Sin dal primo episodio della sitcom più famosa del mondo, Ross e Rachel sono destinati a stare insieme. Ross, addirittura, lo sapeva da ben prima: da quando, giovane matricola all’università, sognava di portare Rachel Green, amica nasona della sorella Monica, al ballo del liceo. Sfortunatamente ci sono volute dieci stagioni, una pausa di riflessione, un matrimonio, un divorzio e addirittura una figlia per far finire i due predestinati insieme.
Ma voi ricordate come, finalmente, le cose sono andate al posto giusto?
Il doppio episodio finale della Serie Tv, Arrivi e partenze, si apre con Ross e Rachel a letto insieme. I due, presi dalla passione e dalla nostalgia, in vista della partenza di Rachel per Parigi, dormono insieme. Al risveglio, però, nulla pare essere cambiato. Rachel comunque è intenzionata a partire e quella notte è stata, solamente, un bel modo per dirsi addio.
Spinto da Phoebe, però, Ross decide di provare il tutto per tutto e corre in aeroporto per cercare di convincere Rachel a non partire, facendole una dichiarazione da film romantico. Tutto ciò sembra essere inutile: Rachel sale sull’aereo e dice addio a Ross.
Al rientro a casa, l’uomo trova un messaggio in segreteria. È Rachel. La donna ammette di essere rimasta colpita dal gesto suo gesto eclatante, di non saper cosa fare, visto che si trova su un aereo in partenza, e confessa, a sua volta, di essere sempre stata innamorata di lui. In puro stile F.r.i.e.n.d.s, il messaggio in segreteria si trasforma in una vera e propria telefonata comica, dal momento che Ross risponde a tutto quello che Rachel gli dice e partecipa emotivamente alla discussione della donna con l’assistente di volo che non vuole farla scendere (ovviamente sì! Rachel, dopo aver ripetuto una decina di volte a Ross che lo ama, fa di tutto per scendere dall’aereo! Non è mica di ghiaccio).
Fortunatamente, niente cliffhanger per i deboli di cuore.
Al termine del messaggio in segreteria, Ross si chiede a voce alta “Ce l’avrà fatta a scendere da quel dannato aereo?” e una voce gli risponde: “Sono qui, Ross“. Rachel è alla porta, pronta a lanciarsi tra le braccia dell’amato.
Questa telefonata mi resterà sempre nel cuore per alcuni motivi. Il primo è che nonostante Ross e Rachel incarnino la coppia più prevedibile di tutta la Serie, per me sono anche la più riuscita. Ho tifato per loro dal primo momento, tra i vari alti e bassi. Vederli raggiungere finalmente il lieto fine mi ha dato il vero senso di conclusione della Serie. Il secondo è molto stupido ma divertente. Siccome sono una “ritardataria”, ho visto F.r.i.e.n.d.s solo l’anno scorso (Shame! Shame! Shame!) e, ovviamente, me lo ero anche mezzo spoilerato (più o meno volontariamente). Ad ogni modo, ero assolutamente convinta che Rachel sarebbe partita per Parigi definitivamente (avevo, infatti, letto un’articolo in cui si criticava la scelta della donna di allontanare Emma dal padre per puro egoismo). Immaginate la mia gioia mentre ascoltavo il messaggio in segreteria. Come trovare venti euro dimenticate nelle tasche di un jeans estivo!
2) Walter & Skyler (Breaking Bad)
Dopo l’idillio precedente, passiamo a una telefonata tutt’altro che piacevole da ascoltare.
Nell’episodio Declino, terzultimo di Breaking Bad, i nodi vengono ancora di più al pettine. Skyler e Marie parlano con Walter Jr. e gli dicono tutta la verità su Walt. Hank ormai è morto e Walt torna a casa per fuggire, sperando di portare con sé la sua famiglia. Skyler, intuita la morte del cognato, perde la testa e aggredisce l’uomo con un coltello. La colluttazione viene interrotta da Walter Jr. che chiama la polizia.
A quel punto Walt decide di scappare, ma porta con sé la piccola Holly.
La sera, i poliziotti arrivano a casa White e proprio mentre ascoltano la denuncia di Skyler per il rapimento della figlia, arriva una telefonata. È Walt. L’uomo accusa Skyler di essersi messa in mezzo ad affari che non la riguardavano, che aveva per forza voluto ficcanasare nel modo in cui lui “guadagnava soldi” e di averlo sempre ostacolato. Ribadisce più volte che era lui, e solo lui, a darsi da fare mentre lei lo deprimeva e gli poneva quesiti morali. Nel momento più concitato della telefonata dice:
“Tu non hai il diritto di discutere niente di quello che faccio io! Tu che accidenti ne sai di quello che faccio? Niente! Ho fatto tutto io, io da solo! Con nessun altro!”
Addirittura la insulta pesantemente. Noi spettatori sappiamo bene che Skyler è stata a lungo complice di Walt, anche contro la sua volontà; è stata sua l’idea di riciclare il denaro sporco con l’autolavaggio, per fare un esempio.
Walt, con questa telefonata, compie l’ultimo atto d’amore. Dopo aver rovinato la vita alla sua famiglia e aver tormentato la moglie, Heisenberg scagiona Skyler, sapendo bene di essere ascoltato dalla polizia. Un plus emotivo lo dà il fatto che durante la telefonata, Walt conferma la morte di Hank. La reazione di Marie e Walter Jr. fa spaccare il cuore.
Quante emozioni contrastanti per una sola telefonata. Se non è indimenticabile questa, non so quale potrebbe esserlo!
3) BoJack & Hollyhock (BoJack Horseman)
Passiamo adesso a una coppia di personaggi che si è formata recentemente nel mondo delle Serie Tv, ma che da subito ha conquistato il nostro cuore.
BoJack Horseman, il caro vecchio depresso BoJack, ci ha conquistato fin da subito (clicca qui per saperne di più sul rinnovo della Serie!). Il suo cinismo e, al tempo stesso, la sua fragilità lo hanno reso un personaggio molto amato dal grande pubblico. Lo stesso si può dire della sua presunta figlia Hollyhock, apparsa nell’ultima stagione della Serie Tv animata targata Netflix. Dopo un inizio burrascoso, fatto di bugie e delusioni (alla BoJack insomma), i due riescono a formare un legame. Forse non un legame equilibrato, da genitore e figlia, ma almeno provano a venirsi incontro.
Dopo che per tutta la quarta stagione BoJack giunge a patti col suo essere padre, nel penultimo episodio viene sganciata la bomba.
Attraverso i ricordi sfocati di Beatrice, madre di BoJack che soffre di demenza senile, veniamo a conoscenza della sua storia. Da promettente ragazza di buona famiglia a moglie e madre insoddisfatta. Beatrice sposa Butterscotch Horseman a causa di una gravidanza indesiderata e spinta anche dalla voglia di evadere da casa propria. Reputerà BoJack la fonte primaria della sua insoddisfazione, in quanto vede nella sua nascita la causa della sua infelicità.
Nei flashback impariamo, inoltre, a conoscere Henrietta, domestica di casa Horseman, che intrattiene una relazione con Butterscotch. Da questa relazione nasce una bambina, che la donna dà in adozione dopo essere stata convinta da Beatrice a non rinunciare ai propri sogni e alla propria vita.
Così viene alla luce che Hollyhock. Non è la figlia di BoJack, ma è la sorellastra.
L’uomo, ormai lontano dalla ragazza, che non vuole più vederlo dopo le tante bugie ascoltate, comunica la novità ai suoi padri adottivi, insieme alle informazioni sulla madre naturale di Hollyhock e a come ritrovarla.
È nell’episodio Che ora è adesso, ultimo della stagione, che BoJack riceve la famosa telefonata.
Sfido chiunque a non versare lacrime durante l’ascolto. La conversazione inizia con i ringraziamenti di Hollyhock che, dopo la dritta di BoJack, è riuscita a mettersi in contatto con la madre e ora è in aeroporto per andarla a trovare. Iniziano poi a parlare di melone bianco (che entrambi odiano), giusto per creare un po’ più di magone, dato che fa venire in mente alcuni dei loro momenti passati insieme… sigh! Poi il momento si fa serio e BoJack si scusa con Hollyhock per averla messa in pericolo e non averla protetta. Ammette, tristemente, che avrebbe voluto essere un padre migliore. Qui Hollyhock dà il meglio di sé e con le sue parole ha fatto sì che i rubinetti di tutti gli spettatori della Serie Tv si aprissero. Saggiamente, dice:
“BoJack ascolta, non ho mai avuto bisogno che tu fossi mio padre. Me la caverò. Te l’ho detto fin dall’inizio, ho otto papà! Ma non avevo mai avuto un fratello.”
Il sorriso del protagonista, un sorriso di speranza e di puro amore, è un balsamo per il cuore.
4) Sherlock & John (Sherlock)
Nell’episodio Le cascate di Reichenbach, uno dei migliori, Sherlock raggiunge, secondo me, la perfezione. Quasi, quasi era meglio si concludesse qui ma, a parte la critica per la deriva presa dalla Serie Tv, concentriamoci sulla bellissima e struggente telefonata protagonista dell’episodio.
In questo episodio, vediamo Sherlock, e di conseguenza John, alle prese con il “problema finale”.
Jim Moriarty, arcinemico di Sherlock, è riuscito, infatti, a gettare fango sull’immagine dell’investigatore privato, che adesso è reputato da tutti un impostore. Moriarty, nelle vesti dell’attore Richard Brook, rivela infatti di essere il malvagio criminale solo per finta, per assecondare i deliri di onnipotenza di Sherlock; l’investigatore, essendo egli stesso a creare gli enigmi da risolvere, avrebbe avuto sempre successo, senza un reale sforzo.
L’episodio raggiunge il suo climax sul tetto dell’ospedale St Barts. Sherlock e Moriarty hanno un nuovo faccia a faccia e il criminale scopre le sue carte. Il problema finale, per Sherlock, è quello di scegliere tra la vita dei suoi unici amici (Lestrade, Mrs Hudson e John), e la sua reputazione. O meglio, tra la loro vita e la sua. Per concludere il cerchio, Moriarty vuole che Sherlock si suicidi, per dare degna conclusione alla storia dell’investigatore folle, ora vittima del suo stesso gioco di menzogne. Pur di evitare che Sherlock aggiri il problema, capacissimo di farlo visto il suo genio, Moriarty si suicida. A quel punto Sherlock non ha scelta, prende il telefono e chiama John.
Questa telefonata è straziante. Noi spettatori sappiamo quello che Sherlock sarà costretto a fare e il senso di impotenza è attanagliante. John, al contrario, è all’oscuro di tutto, non ha idea di cosa sia successo su quel tetto o di cosa Sherlock stesse organizzando. Sa solo che il suo migliore amico è in lacrime e che gli sta confessando di essere un bugiardo e un impostore; di aver inventato lui Moriarty per diventare famoso. John non gli crede, ovviamente, ma, impotente, è costretto ad osservare ciò che accade di lì a poco.
Supportati da una colonna sonora incalzante, gli ultimi secondi della telefonata sono un qualcosa di ansiogeno al massimo livello. Sherlock, in lacrime, dopo aver ordinato a John di non perderlo di vista un attimo, saluta il dottore così, per l’ultima volta:
“Questa chiamata è il mio biglietto. È così che le persone fanno, no? Lasciano un biglietto. Addio John.“
Quante volte dopo aver visto questa scena ci siamo chiesti quanto Sherlock fosse sincero; se le sue lacrime fossero solo un trucco. Sherlock è un grande attore ma è indubbio che grazie a John, e Mrs Hudson e Lestrade, abbia iniziato ad aprire il suo cuore (come dimostrano le stagioni successive della Serie Tv). Ad ogni modo, questa telefonata, forse più di tutte, è quella che mi resterà sempre impressa nella mente e nel cuore. Forse questo è il primo momento in cui si vede l’umanità di Sherlock, il suo preoccuparsi degli altri, il suo non essere una macchina.
5) Desmond & Penny (Lost)
Di tutte le cose particolari che questa Serie Tv ha da offrire, io, da inguaribile romantica, non riesco a non amare principalmente i personaggi e il modo in cui sono legati gli uni agli altri (clicca qui per leggere dei 10 personaggi più amati di Lost).
La Serie ci propone varie storie d’amore ma, tra tutte, io ho sinceramente apprezzato quella di Jin e Sun e quella di Desmond e Penny.
Desmond Hume non faceva parte del gruppo dei sopravvissuti allo schianto del volo Oceanic 815, ma si trovava sull’isola già in precedenza a causa di un incidente in barca. È un personaggio chiave in Lost, perché si scopre che è a causa sua che è avvenuto lo schianto dell’aereo. Infatti, a causa di una sua inadempienza, alla stazione del Cigno avviene l’incidente elettromagnetico che provoca l’avaria del volo. A un certo punto, però, trovato da Jack, Kate e John, Desmond si unisce ai sopravvissuti e diventa parte integrante del gruppo. Forse a causa dello scarico di’energia elettromagnetica a cui è stato sottoposto, Desmond è in possesso di peculiari capacità, ad esempio: conoscere il futuro.
Nell’episodio La costante, dove avviene la nostra telefonata indimenticabile, Desmond scopre di avere un’ulteriore abilità: quella di viaggiare nel passato. Tornato nel 1996 (dal 2004), con l’aiuto del dottor Faraday, scopre che per sopravvivere a questi sbalzi temporali deve trovare qualcosa in comune a tutti i “tempi” in cui si trova catapultato. In parole povere, deve trovare la sua costante.
La costante di Desmond è Penny: la donna che ama e che ha sempre amato, pur essendo stato lontano da lei per gli ultimi otto anni. In una puntata che supera i paradossi dei viaggi nel tempo, è l’amore tra Desmond e Penny a salvare l’insalvabile. Nel 1996, Desmond, pur essendo consapevole di non poter avere pretese, prega Penny di rispondergli al telefono nel giorno della vigilia di Natale del 2004. La donna, pur essendo delusa da lui in quel momento, gli lascia il suo nuovo numero ma non gli dà una risposta certa. Solo il tempo lo farà. Fortunatamente il tempo passa in fretta, poiché la coscienza di Desmond torna al presente e l’uomo fa la tanto attesa telefonata.
In alcuni casi le parole non bastano. Spero che abbiate apprezzato queste 5 telefonate delle Serie Tv che, per me, sono state indimenticabili!