4) The Undoing
Nulla ci fa più paura di una verità che non vogliamo vedere, anche se è proprio sotto ai nostri occhi. Lo racconta bene The Undoing, la Serie Tv HBO con Nicole Kidman, Hugh Grant e Matilda De Angelis. In una New York in cui ogni cosa è al suo posto, la famiglia Fraser conduce una vita di successo immersa nel lusso. Una casa perfetta, un lavoro perfetto, un figlio perfetto. Tutto è come dovrebbe essere, lo schema preciso e ordinato da mandare a chiunque ti chieda se nella vita tu ti sia realizzato. E Grace e Jonathan potevano dirlo. Ma un giorno tutto cambia quando, alla porta, bussano degli agenti con delle domande. Chiedono a Grace che cosa sappia riguardo a Jonathan ed Emma, una ragazza – madre di un bambino che frequenta la stessa scuola del loro – appena trovata morta.
Le prime cose che vengono in mente in questi casi, nonostante la confusione, sono la verità. E così Grace dice che non ne sa niente, che non capisce di che parlino. Ma Emma è morta e suo marito non si trova, e le due cose devono per forza avere un collegamento. E così Grace comincia a capire che sotto c’è qualcosa. Ma cosa. Suo marito sarebbe mai in grado di uccidere qualcuno? Si può mettere in dubbio la natura di una persona dopo tutti questi anni? Si può. E non si può. Grace, per l’intera narrazione, farà avanti e indietro da questa possibilità. Si racconterà che una cosa del genere non è possibile, cercando delle prove che possano sostenere la sua tesi.
Ma in The Undoing quel che conta è che il colpo di scena non c’è. Perché la verità l’abbiamo sempre avuta sotto ai nostri occhi, sia noi che lei. Ma siamo esseri umani, e per questo abbiamo un istinto di autoconservazione che ci fa rinnegare le brutte verità con l’obiettivo di proteggerci o, almeno, provarci. In questo senso, The Undoing gioca una partita molto simile a quella di Defending Jacob, raccontando una storia in cui tutto quello che ci fa soffrire viene allontanato a favore di una verità più addomesticabile e meno invasiva. Il perfetto mondo che sussiste in The Undoing, fatto di ipocrisie e lusso, viene così scongiurato e messo a tacere dall’assenza di un colpo di scena, dalla mancanza di sistemazione tra i tasselli. Perché erano già ordinati, chiaramente decifrabili, ed erano la verità. La cruda verità.
5) The Patient, una serie tv thriller psicologica in cui spicca l’immensa interpretazione di Steve Carell
Disponibile su Disney+, The Patient è una Serie Tv thriller in cui potrete rivedere l’eterno Steve Carell. Il Re delle comedy non sarà però qui per ridere o farvi sorridere, come suggerisce già il genere thriller psicologico. Al contrario, vi renderà protagonisti di un tunnel infinito fatto di angosce che si perpetuano nel tempo, conducendoci verso l’unica strada che si può percorrere in questi casi: quella della verità. The Patient è una Serie Tv passata inosservata, ma estremamente meritevole di attenzione. Un’opera tanto thriller quanto drammatica, coadiuvata da un senso di apnea costante mandato avanti da un perfetto Carell che dà, ancora una volta, prova di essere anche uno strordinario attore drammatico. Lo abbiamo visto in Beautiful Boy e in Little Miss Sunshine, i suoi ruoli drammatici più riconosciuti, e lo rivediamo adesso qui. In un’interpretazione sussurrata in cui l’ansia divora la scena.
Al centro della narrazione troviamo Alan Strauss, un terapeuta che viene rapito dal suo paziente Sam. Per riottenere la libertà, Alan dovrà riuscire a salvare la mente del paziente a qualsiasi costo, ma le cose si faranno presto più difficili del previsto. Il rapimento non sarà infatti complicato solo per la libertà violata, ma anche per il viaggio psicologico che Alan sarà costretto a fare. L’uomo infatti dovrà affrontare sia l’allontanamento del figlio che della moglie, due cose da cui si era tenuto lontano ben volentieri concentrandosi sul lavoro, ma che adesso chiedono il conto.
Da questo momento in poi, i ruoli di Alan e Sam si ribalteranno, facendo luce e buio a parti inverse. Sarà un gioco al massacro, fatto di colpi di scena coadiuvati da un ritmo che prende la rincorsa al momento giusto e, quando necessario, mette la prima per soffermarsi su dialoghi fatti di sensi di colpa e costrizioni.
La gabbia in cui Alan si ritroverà sarà soprattutto metaforica, destinata a far luce su tutti quei traumi mai davvero affrontati. Sam e Alan, al netto del loro ruolo, sono legati da un’operazione più grande di un rapimento, un carnefice e una vittima. Sono legati da una mente traumatizzata, incapace di andare avanti ma al tempo stesso non pronta ad affrontare la realtà. Minimalista, questa Serie Tv thriller vive soprattutto dei suoi due protagonisti e dei suoi spazi stretti. Per il resto, ogni altro personaggio è funzionale soltanto alla conoscenza dei principali. Una chiave per indugiare nelle loro menti, scoprendo – in mezzo a quel buio – se c’è ancora un po’ di sole, e viceversa. Anche in questo caso, comunque, ci ritroviamo di fronte a una produzione che restituisce una prospettiva sulla salute mentale, accedendo un allarme d’urgenza. Procrastinare non significa risolvere.