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Ti voglio bene, anche se non esisti

Serie Tv
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Esistono tante cose che ci fanno affezionare a una precisa Serie Tv. Così come per i libri, ci sono volte in cui ci sentiamo più affini verso un personaggio ben preciso e nel complesso questa sensazione si traduce in un affetto di riflesso nei confronti della Serie Tv in cui lo abbiamo incontrato.

Quando una Serie Tv è curata in questo modo, si crea un vero e proprio rapporto profondo fra noi e i suoi personaggi. Non si parla solo di “tifare” per ognuno di loro, ma si parla proprio di provare empatia, volergli bene. A voi è mai capitato? a me continuamente.

È un sentimento che non si crea sempre, lo ammetto, avviene rare volte ma quando questo si crea è impossibile non notarlo. Questi sono i 10 personaggi a cui voglio più bene, nonostante non esistano.

1) J.D. – Scrubs

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Ciò che lo ha reso uno dei personaggi a cui voglio più bene è proprio il fatto che sia così maledettamente “umano“. J.D. non è un leader carismatico, non spacca la faccia ai cattivi con un costume da eroe addosso, non è nemmeno “coraggioso” in effetti…. J.D. è … J.D..

Buffo, impacciato, insicuro, divertente. È uno di noi, proprio perché non cade in uno standard. Il dottor Dorian ci ha insegnato che alle volte è giusto non prendersi troppo sul serio, che la fantasia esplora orizzonti talmente bizzarri che dovremmo raccontarli più spesso a qualcuno.

Non importa se ci sembra tutto fuorché invincibile, J.D. è un personaggio adorabile proprio per le sue stranezze che, sebbene la frase possa sembrare priva di logica, lo rendono molto più “comune” e “normale” di quanto in realtà non si pensi.

2) Takeshi Kasumi – Samurai Gourmet

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Quando guardai Samurai Gourmet per la prima volta mi colpì proprio lui: anche in questo caso parliamo di un personaggio abbastanza timido e riservato che sebbene non abbia la nomea di supereroe in realtà fa delle grandi cose nel suo piccolo, ogni giorno.

Entri subito in empatia con lui, proprio perché in realtà è lui ad aprirti la porta verso il suo mondo interiore. Kasumi-san è da poco andato in pensione e non sa più come riempire il tempo libero che adesso possiede, dopo anni di duro lavoro. Ci sembra quasi che sorvoli, alle volte, l’infinito orizzonte del dubbio esistenziale, e invece riesce pian piano a trovare una nuova strada da percorrere.

Semplicemente ci fa capire – o meglio, lo capiamo insieme a lui, seguendolo in questo viaggio – che è tempo di riscoprire la vita. Non importa quanti anni tu abbia: esplora, respira, mangia, vivi. Fallo perché non è un qualcosa che possiamo sempre rimandare a domani.

3) Anna Shirley – Anne with the E

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Anne with the E (Chiamatemi Anna), conosciuta anche come “Anna dai capelli rossi”: quanti di voi hanno visto questa Serie Tv targata Netflix? È passata un po’ in sordina nonostante sia davvero un ottimo prodotto.

Fra le ragioni che rendono questa Serie un prodotto davvero ottimo c’è proprio lei, Anna. Alcuni la ricorderanno dal cartone animato, altri dai libri: poco importa il come l’abbiate conosciuta, l’importante è averlo fatto. La forza straordinaria di questa bambina mi ha molto colpita fin dai primi episodi. La sua storia è triste e molto difficile e nonostante ciò lei ti accoglierebbe sempre con un sorriso enorme.

Prova un profondo ottimismo nei confronti della vita che la rende un personaggio straordinariamente fuori dal comune, anche per le mille stranezza che piuttosto che allontanarla da te, l’avvicinano inesorabilmente. Anna è un’incompresa, ma non lo siamo un po’ tutti?

4) Phoebe – Friends

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Una delle prime Serie Tv di cui mi innamorai perdutamente fu proprio Friends. Fra tutti i suoi straordinari personaggi rimasi colpita proprio da lei: dalla stramba biondona dal cuore d’oro. Phoebe credo sia uno dei personaggi più dolcemente complessi mai esistiti all’interno di una Serie Tv. Parole grosse? mica tanto. Se ci pensate Phoebe è un personaggio di fondo estremamente difficile da definire, eppure nonostante questo è irresistibile.

Solare, allegra, eccentrica, è un’amica unica ed eccezionale. C’è sempre per gli altri e affronta la vita con quello spirito così forte che vorremmo averla anche noi nella nostra comitiva di amici.

5) Amy Farrah Fowler – The Big Bang Theory

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Amy è una ragazza brillante sotto moltissimi aspetti. Le ho voluto bene sin dalla sua prima apparizione in The Big Bang Theory: all’inizio pensavo che fosse una sorta di “Daria”, ve la ricordate? Beh, man mano che imparai a conoscerla ho capito che mi sbagliavo.

Amy non è affatto una ragazza fredda, anzi, è proprio una ragazza molto profonda in realtà. La sua brillante mente è anche completata da un carattere molto paziente e dolce che nel complesso l’hanno resa la compagna ideale per il nostro Sheldon Cooper.

Forse non ha la “bellezza” estetica di Penny, ma ciò non ha minimamente scalfito la sua sicurezza personale. Alle volte può sentirsi “minacciata” dalle altre donne ma mai si è sentita inferiore. Del resto non ne avrebbe davvero motivo. Amy è una ragazza intelligente che sa di essere brillante sotto tantissimi aspetti, che ha scelto di esprimersi così come preferisce, senza curarsi dei giudizi degli altri.

6) Eleven (Undici) – Stranger Things

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Eleven (Undici) è stata un altro personaggio per cui ho da subito provato una profonda empatia. Sei spinto a volerle bene sin da subito, sebbene non sia propriamente una ragazzina “indifesa”.

Ciò che mi ha fatto legare a lei, oltre al personaggio in sé che è splendido, è proprio quell’empatia scaturita dal senso di ingiustizia che aleggia attorno alla sua sorte. Attraverso dei flashback scopriamo infatti che Eleven è stata cavia di laboratorio subendo degli esperimenti di certo poco leciti. Non considerando minimamente l’aspetto umano della cosa, Eleven alle volte non viene nemmeno considerata una ragazzina, ma una risorsa del laboratorio.

Quando scapperà si ritroverà praticamente da sola contro un intero mondo nuovo. Tuttavia questo profondo senso di solitudine non durerà a lungo: incontrerà Mike, Dustin e Lucas, scoprendo la solidità del legame di un’amicizia, e insieme riusciranno finalmente a ritrovare Will, finito nel “sottosopra”.

7) Dale Cooper – Twin Peaks

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L’empatia verso Dale Cooper è nata sin da “I segreti di Twin Peaks“. Nonostante siano passati tanti anni, con l’uscita della terza stagione questa mia sensazione nei suoi confronti non è minimamente mutata, anzi. Merito soprattutto del modo in cui Dale riesce a tornare nel “nostro” mondo, assumendo momentaneamente l’identità di Dougie Jones.

Proviamo a metterci nei suoi panni: qualcosa è andato storto perché non sei più tu, o meglio sei tu ma non al 100%. Non riesci a esprimerti bene e hai solo dei vaghi ricordi di ciò che eri e del motivo che ti ha spinto a essere lì oggi. Dei “simboli” legati ai tuoi ricordi più intensi cercano di dare luce al tuo scopo: il caffè adorato tanto da Dale Cooper: “nero come la notte senza Luna e servito bollente come l’Inferno”. La torta di ciliegie (Cherry Pie) fatta con la ricetta segreta di Norma. Il distintivo di un poliziotto. Poi infine quel nome “Gordon Cole“. 

La fase in cui Dale era Dougie Jones è stata una delle più intense della Serie, un crescendo che ha raggiunto il suo climax con quella meravigliosa scena in cui, tornato finalmente in sé, Dale esclama: “Io sono l’FBI”. Brividi.

8) La Cerchia – Sense8

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Una delle Serie Tv che cerca sin da subito di farti entrare in sintonia coi suoi protagonisti è proprio Sense8. La vera protagonista infatti è proprio la “cerchia” nella sua totalità composta di otto individui. Mi piace pensare che il messaggio di fondo che ci vogliano lasciare con questa storia, sia proprio quello che da soli non possiamo essere invincibili, nonostante siamo forti some Sun o come Wolfgang.

Mi piace pensare che la forza risieda nel “noi“, cioè nella cooperazione. Nella cerchia dei Sensate ognuno mette a disposizione le proprie abilità per tirarsi fuori dai guai, anche quelli piuttosto seri. Allora ricado in un dubbio che mi ha perseguitata proprio mentre guardavo Sense8: ma se provassimo a fare lo stesso anche noi? Occorre veramente un legame mentale per sentirti in dovere di aiutare qualcuno?

9) Matt Murdock – Daredevil

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Nel panorama delle Serie Tv tratte da omonimi fumetti, quella di Daredevil è stata quella che mi ha colpita di più. Questa volta parliamo di un supereroe che contrariamente a tanti nomi che ho inserito in questa classifica, ha davvero dei motivi per essere considerato propriamente un eroe. Ebbene, lasciando momentaneamente da parte il fatto che stiamo effettivamente parlando di un supereroe, Matt Murdock è un personaggio per cui si può provare tanta empatia.

Matt sente un profondo senso di giustizia che lo ha sicuramente spinto a fare il lavoro che fa, ossia l’avvocato. Questo suo ideale ha delle radici molto più profonde di così: la sua vita infatti è stata praticamente plasmata da tante ingiustizie, come per esempio quelle che il padre è stato costretto a subire pur di portare soldi a casa.

Matt non solo è un eroe per i superpoteri che ha, ma lo è principalmente per l’ideale di profonda giustizia che antepone spesso anche alla sua stessa vita.

10) Tyrion Lannister – Game of Thrones

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Molti lo preferiscono a tutti i Lannister di Game of Thrones. Di certo è quello che, se non altro, mi sembra il più “equilibrato” moralmente parlando. Parlo principalmente per le azioni commesse, in un quadro generale che spazia in tutte le stagioni della Serie Tv. Tyrion è un uomo molto intelligente le cui risorse lo rendono davvero un ottimo alleato politico. Non ama inutili spargimenti di sangue e sembra molto più riflessivo di tutti i Lannister incontrati finora, sebbene non sia l’ottimo stratega che era suo padre, Tywin Lannister.

Possiamo definirlo “un rinnegato“, principalmente per la sua condizione fisica che lo ha reso “causa di vergogna” per il casato Lannister. Nonostante ciò, sono sicura che se fosse un Re, saprebbe governare egregiamente. Lui sa parlamentare con ottime argomentazioni e ha dimostrato più volte di anteporre persino la sua stessa vita per una causa maggiore.

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