Sebbene in Italia non esista una vera e propria cultura del trash (o forse proprio per questo), né una definizione precisa e imprescindibile, tutti siamo stati contagiati dal luogo comune secondo cui il trash è la tomba della cultura, del buon gusto e dei prodotti di qualità. Certo, probabilmente questo piccolo misunderstanding sociale è dovuto al fatto che il trash che ha invaso e continua a invadere i nostri schermi (dai reality ai talk show, passando per le Serie Tv) non è sempre del miglior tipo.
Il che ha portato a definire trash qualsiasi prodotto di bassa qualità, spesso mal recitato e magari anche pieno di cattivo gusto. Insomma, uno show con l’unico scopo di attirare il pubblico nonostante il (e grazie al) suo basso livello culturale.
Eppure il termine ha anche un’altra valenza, secondo cui una Serie Tv è trash anche quando estremizza certe situazioni portandole all’assurdo, o sfoggia colpi di scena più che prevedibili e scontati. Spesso, infine, una Serie Tv sceglie di essere trash per autoironia, scelte di linguaggio, o perché vuole dimostrarsi indifferente al parere del pubblico. Avreste mai pensato che la stessa parola usata per indicare un telefilm scadente, possa invece indicare (al di fuori del discorso qualità) l’appartenenza a un preciso genere stilistico e artistico?
Insomma, checché se ne dica, il trash ha di per se stesso un valore neutro, da coniugare in positivo o in negativo in base alle situazioni. Così, se da una parte tutti noi Serie Tv addicted abbiamo dei guilty pleasures che amiamo alla follia ma di cui, sotto sotto, un po’ ci vergogniamo (qui ne trovate alcuni); dall’altra non possiamo (né dobbiamo) toglierci dalla testa l’idea che (almeno un certo tipo) il trash sia una cosa meravigliosa. E se siete stanchi di nascondere i vostri scheletri nell’armadio, allora questo è l’articolo che fa per voi.
Perché non dovremmo vergognarci di guardare Serie Tv trash
Uno dei motivi per cui ricorderemo sempre con affetto l’ormai passato 2016 è il fioccare di articoli sugli altrettanti studi made in U.S.A. secondo cui guardare e apprezzare Serie Tv, film e/o programmi trash è simbolo di intelligenza. E restiamo sempre tutti fin troppo stupiti nel scoprire quanti esperti e grandi nomi della critica siano, sotto sotto, dei trash-addicted.
Intelligenza o meno, comunque, è innegabile che il trash ha delle caratteristiche proprie, e come accade per ogni altro genere, è necessaria una sensibilità, un occhio, una personalità e anche una cultura particolare per riuscire a coglierle prima e ad apprezzarle poi.
Il che non significa che le persone a cui non piace questo particolare genere siano brutti individui o abbiano gusti discutibili (e il contrario per i trash-addicted). In fondo sappiamo bene che c’è una differenza tra il riconoscere la validità di un prodotto e amarlo. A volte le azioni coincidono, a volte no. Ma questo non significa che uno show trash non possa avere una sua qualità interna. Facciamo due esempi con Serie Tv all’apparenza fin troppo opposte, unite sotto il segno del trash: Shameless e Shadowhunters.
Se Shameless fosse un’opera d’arte, molto probabilmente sarebbe il manifesto della Trash-Art. La Serie Tv più irriverente d’America prende il trash come una vera e propria scelta stilistica da intendersi come forma di linguaggio, e non come indice di bassa qualità del prodotto.
Di fatto, Shameless è una Serie Tv più che valida, con un cast invidiabile e di un livello non alla portata di tutti. Proprio il suo essere borderline nei temi trattati e nel modo di trattarli (in maniera spesso anticonvenzionale, sboccata e senza vergogna, fuori dal buon gusto e perbenismo comune) la rendono grande, unica e trash. In poche parole, siamo di fronte a del vero e proprio trash di qualità.
Nell’altra riva del fiume, ecco troneggiare Shadowhunters che, forse non ci crederete mai, rientra tra i dieci telefilm in grado di migliorarci la vita. L’avreste mai detto? Più che trash di qualità, è facile definire la Serie Tv un vero e proprio guilty pleasure. Ma per quale motivo possiamo andare fieri di guardare uno show come Shameless e dovremmo vergognarci di seguire Shadowhunters?
Lo show su demoni, cacciatori, seelie e stregoni è sempre stata schietta con il pubblico. Accettando fin da subito questa classificazione e gettandosi a capofitto nel trash senza pensarci due volte, ne ha fatto una delle sue caratteristiche distintive, nonché un vero e proprio punto di forza. In quanti, come me, amano e seguono questo show proprio per il suo lato trash?
Certo, Shadowhunters non è uno di quei casi in cui il trash diventa una forma stilistica e artistica, né si ripropone di rivalutare gli elementi comunemente condannati dal buon gusto. Al contrario, la Serie Tv è sincera fin da subito, avvisando lo spettatore che si troverà davanti un prodotto dove la recitazione non sarà sempre impeccabile, la maglietta obbligatoria, e se una situazione potrà degenerare nel profondo trash non esiterà a farlo.
Ma paradossalmente, lo ripeto, proprio questo diventa il punto di forza dello show, che non si finge un prodotto particolarmente elevato, ma che assicura il pubblico sarà principalmente una fonte di svago. E cosa c’è di male nel guardare e adorare una Serie Tv che riesce a rilassarci, divertirci e farci sorridere?
Nel concludere questo articolo c’è un unico grande dogma che dobbiamo ricordare e tenere sempre ben fisso in mente, ovvero il classico, forse un po’ banale ma sempre efficace: ognuno ha i propri gusti, e abbiamo tutte le ragioni del mondo per andarne fieri. Come abbiamo tutte le motivazioni dell’universo per farci i cavoli nostri e non mettere bocca sulle preferense altrui.
Perciò quando ci sentiamo un po’ in colpa per le Serie Tv che passano nei nostri schermi, ricordiamoci che abbiamo la sacrosanta libertà di affogare i nostri occhi con tutto ciò che più ci aggrada (nel rispetto della legalità, ovvio). E ogni volta che ci lamentiamo di essere giudicati per i nostri gusti prendiamoci un momento per chiederci: e io? Quante volte ho criticato qualcuno perché guardava uno show troppo poco colto, di troppa poca qualità, o troppo trash?