4. Il tatuatore di Auschwitz
Per restare più o meno in tema, ecco un’altra delle serie tv tratte da una storia vera uscite di recente che è ambientata nel corso della Seconda Guerra mondiale. Il tatuatore di Auschwitz è approdata in Italia su Sky e ha conquistato il cuore di chi l’ha guardata. È una serie tv che, malgrado i presupposti, parla d’amore. Un amore difficile, nato nelle peggiori condizioni possibili ma pur sempre e miracolosamente amore. Si tratta di una storia dolorosa perché ambientata in un contesto che fa della totale assenza d’amore la sua ragion d’essere. Il tatuatore di Auschwitz è la trasposizione televisiva del libro di Heather Morris, che ha raccontato attraverso dei flashback la storia di Lale Sokolov.
Per quanto possa sembrare strano, la serie tv è ispirata ad una storia vera, quella di Lale Sokolov per l’appunto, che dopo essere scampato a un campo di prigionia, ha ripercorso i suoi mesi ad Auschwitz.
Lale Sokolov venne deportato nel campo di concentramento nell’aprile del 1942. Dal momento della sua deportazione fino quasi alla fine della guerra, la sua vita si svolge ad Auschwitz. Arrivato nel lager, riesce a sopravvivere ad una malattia e scampa alla morte perché inizia a lavorare come tatuatore per i nazisti. È lui che imprime la terribile sequenza di numeri sulla pelle dei prigionieri, marchiati a vita. Vede arrivare tanta gente e tantissima ne vede morire. Ma, tra la miriade di prigionieri che passano per il campo di sterminio, ce n’è uno in particolare che conquista il suo cuore. Si tratta di Gisela “Gita” Fuhrmannova, la prigioniera che, una volta finita la guerra, diventerà sua moglie.
La serie tv ripercorre la fase dell’innamoramento dei due prigionieri in maniera dolorosa e delicata, dando conto di un contesto abominevole e introducendo una serie di personaggi abbastanza complessi da spingere lo spettatore ad andare avanti nella visione fino al finale. La storia di Lale Sokolov ha un lieto fine: trasferito nel campo di concentramento di Mauthausen e poi fuggito poco prima della Liberazione, il protagonista della serie si metterà alla ricerca della sua amata presso i centri per i sopravvissuti, fino a trovarla e a sposarla pochi mesi dopo la fine della guerra. Pur essendo una storia vera, Il tatuatore di Auschwitz si è trascinata dietro una serie di polemiche sulla veridicità storica dei fatti raccontati. Ne è nato un dibattito con i sopravvissuti all’olocausto, secondo i quali alcuni dei fatti raccontati nella serie non troverebbero riscontro nella realtà.
Licenze artistiche a parte però, la storia raccontata dal libro prima e dallo show televisivo dopo, è autentica e racconta quei fatti terribili dal punto di vista del protagonista.
5. Manhunt
Facciamo invece un grosso salto indietro nel tempo per parlare di Manhunt, una miniserie distribuita da AppleTV+ che pure è ispirata a una storia vera. Siamo negli Stati Uniti del XIX secolo, più precisamente nel 1865, una data che gli americani ricordano bene perché è l’anno in cui venne assassinato il sedicesimo Presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln. È curioso come non siano molti i prodotti televisivi a trattare questo argomento, che pure è di per sé importante e complesso. Manhunt ha scelto invece di puntarci, confezionando una miniserie in sette puntate per ripercorrere quel traumatico evento storico. L’ideatrice della serie tv è Monica Beletsky, che ha potuto contare su un cast importante, con Tobias Menzies, Anthony Boyle e Lovie Simone come interpreti principali.
Sì, Manhunt è una di quelle serie tv tratte da una storia vera che varrebbe la pena guardare.
Qualcuno ne ha criticato il ritmo, in alcune fasi troppo lento e compassato. La serie tv si prende delle grosse pause, ha una sceneggiatura priva di slanci adrenalinici, non è un thriller che gioca con il tempo, né un prodotto di puro intrattenimento. Lo show sceglie di raccontare una storia e di farlo con una cadenza lenta, non per forza pedante. Manhunt ha come soggetto il best-seller di James L. Swanson, John Wilkes Booth Manhunt: The 12-Day Chase for Lincoln’s Killer, elogiato dalla critica letteraria. La vicenda narra i giorni successivi all’assassinio di Lincoln e alla caccia all’uomo che si scatena per individuare il colpevole e consegnarlo alla giustizia. Lo show si concentra dunque sulla parte della storia meno nota, quella che solo i veri appassionati possono conoscere.
John Wilkes Booth e Edwin McMasters Stanton diventano quindi i protagonisti di Manhunt. Il primo è l’assassino che ha sparato al Presidente, il secondo il Segretario di Stato e buon amico che viene incaricato di arrestare l’omicida. I nomi del cast avrebbero dovuto attirare molto di più l’attenzione sul titolo di AppleTV+, ma finora Manhunt è rimasta un po’ in ombra rispetto ad altri titoli. È però una delle recenti serie tv tratte da una storia vera che ci sentiamo di consigliarvi se vi piacciono i period drama ricchi di mistero.