Nostalgia canaglia: lo sapete voi e lo sappiamo noi. Del 2002 c’è chi si ricorda tutto e chi ben poco. Chi imparava a scrivere e chi invece si prendeva già un diploma. Forse non sappiamo effettivamente ricordare al meglio cosa mangiassimo o come scorressero le giornate, ma sappiamo una cosa: non mancavamo all’appello quando si trattava di quelle che oramai sono considerate Serie Tv vecchie e che, invece, in quel momento, erano il nostro tutto.
Pomeriggio o sera poco importa: erano tutto quel che ci serviva e che forse con il tempo abbiamo dimenticato, ma mai definitivamente. Basta infatti un’immagine o un riferimento, e subito quelle Serie Tv vecchie ritornano alla nostra memoria, accendendo la nostra nostalgia e il loro ricordo. Che si tratti di produzioni italiane o internazionali, il ricordo imponente di ognuna di queste Serie Tv vecchie vi accenderà nello stesso modo. Perché, anche se forse non lo ricordate, ognuna di queste produzioni vi ha fatto compagnia nello stesso modo. Curiosi di sapere di quali stiamo parlando? Scopriamolo allora!
Da Carabinieri a Paso Adelante: ecco 7 Serie Tv vecchie che guardavamo nel 2002!
1) Paso Adelante
Prim de La Casa de Papel (qui la recensione del finale) e di qualsiasi altra produzione spagnola, c’era Paso Adelante. Se pensavate che fosse stata la produzione Netflix con le maschere di Dalì a introdurvi nel mondo delle Serie Tv spagnole vi sbagliavate dunque di grosso, perché Paso Adelante era con noi già nel 2002. Ritornata sulla cresta dell’onda pochi anni fa grazie alla distribuzione Netflix, Paso Adelante si è subito consacrata come una delle Serie Tv vecchie meno dimenticate di sempre. Una produzione che non ti dimentichi neanche per sbaglio, anche se spesso considerata erroneamente il punto di partenza di Penelope Cruz.
L’attrice infatti è spesso stata scambiata con la sorella Mónica Cruz, vera protagonista di Paso Adelante. A causa della somiglianza a dir poco assurda, infatti, molti hanno sempre pensato che fosse proprio Penelope a interpretare il personaggio di Silvia, e non la sorella. Leggenda narra che, ancora oggi, molti ne siano più che convinti. Scoprire la verità sarà traumatico come scoprire che non esiste nessuna lettera per Hogwarts. Vi siamo vicini.
La scuola di arti formative di Madrid più famosa al mondo. Una scuola in cui rigore e disciplina vanno di pari passo per cercare di raggiungere quel successo tanto sperato e desiderato. Tantissime richieste e soltanto pochi posti a disposizione, ma anche in caso di vittoria la scalata non sarà più semplice. Paso Adelante ha infatti raccontato la storia di una scuola che ti promette di darti gli strumenti per imparare, ma senza mai illuderti di farti diventare la nuova star internazionale.
E, in mezzo a questa difficile scalata, drammi sentimentali e pettegolezzi, pane quotidiano per ogni soap che si rispetti. Paso Adelante le aveva proprio tutte. Ha saputo fin dal primo episodio come conquistarci, riuscendo a utilizzare l’arma a doppio taglio del trash. C’è chi, non sapendo come maneggiarlo, rovina tutto, e chi invece riesce a tirare fuori un successo. Paso Adelante fa parte di questa seconda categoria. Tra un passo di danza e una lezione di teatro, affronta la rivalità e la competizione, i triangoli amorosi immancabili e una serie di ingredienti che urlano ferocemente primi anni 2000, riportandoci esattamente al 2002 ogni volta che guardiamo una puntata. Ancora oggi, nel 2024.
2) Everwood
Se si parla di Serie Tv vecchie capace di risvegliare i nostri ricordi, allora Everwood non può e non deve mancare all’appello. Gioiellino del 2002, Everwood è una Serie Tv drama che, nonostante gli anni, ha saputo come conservarsi bene. D’altronde il suo punto di partenza è un must. Un punto d’inizio caro a tante altre produzioni di ieri e di oggi, l’espediente attraverso il quale raramente sbagli. Una famiglia in pezzi dopo un tragico incidente che ha visto la morte della matriarca, il lutto e poi il desiderio di ricominciare da capo. Ed è proprio da questo momento che Everwood comincia la sua narrazione, portandoci tra le strade della sua omonima cittadina fittizia. Dal caos di New York ci si sposta così velocemente alla pace di Everwood, luogo da cui la famiglia Brow proverà a far ripartire la propria vita.
Andrew Brown non è mai stato troppo bravo in questo: assorbito dal suo lavoro di neurochirurgo, ha sempre messo in secondo piano il piacere e la famiglia, dedicandosi sempre e solo ai suoi doveri professionali. I due figli, Ephram e Delia, hanno sempre accusato il colpo, ma in questa nuova città tutto sembra essere cambiato. Dopo la morte della madre, tutto sembra essere diverso. Forse hanno ancora una possibilità sia con il padre che con se stessi. Anche se questo significa sacrificare la comodità di una città come New York per venire a patti con un posto isolato, abitato da poche persone e talmente silenzioso da far sentire soltanto il rumore dei pensieri. Da questo momento la famiglia Brown entra in tutto e per tutto all’interno delle dinamiche della cittadina, e non sempre queste saranno piacevoli.
Everwood nasconde infatti ipocrisie e segreti, drammi e tristezze. Non esattamente quella leggerezza che i Brown speravano di riavere. Con il tempo però quella stessa cittadina diventerà finalmente casa loro e, gradualmente, nel 2002 è diventata anche la nostra. Ricordiamo eccome quella sensazione che ci lasciava addosso. E non sempre in modo malinconico. Chiariamoci: certo, non era una festa. Everwood trattava argomenti difficili come la malattia, il complesso rapporto familiare, l’alcolismo, ma sempre senza mai cadere troppo nel dramma. Riusciva a bilanciare ognuno dei propri ingredienti, smorzando così la tensione. Candidata per ben due volte agli Emmy, Everwood è di certo uno dei ricordi più intensi dei primi anni 2000. A chi è venuta voglia di un rewatch?