Ci sono serie tv che a distanza di anni, e perché no anche di decenni, restano nella storia e altre che invece dopo qualche tempo entrano inesorabilmente nel dimenticatoio. Alcune di queste sul momento hanno avuto un discreto successo, altre erano addirittura destinate a diventare dei veri e propri cult, ma si sono rivelate invece più che altro dei flop. Oppure, più semplicemente, erano bei prodotti che non hanno resistito al tempo. E quindi se il 2005 ci ha regalato serie intramontabili come Grey’s Anatomy, ci ha dato anche prodotti che stentiamo a ricordare come Grandi domani. Oggi quindi sblocchiamo un po’ di ricordi con 8 serie tv nate tra il 2005 e il 2009 – insomma, serie tv vintage – che sicuramente non ti ricorderai.
1 – Heroes
Quando nel 2006 la prima stagione di Heroes ha visto la luce, parte della critica non ha esitato a definirla “la nuova Lost“. Mai definizione fu più errata. La serie, che aveva come protagonisti attori del calibro di Milo Ventimiglia e Zachary Quinto, metteva al centro le storie di persone che, dopo aver scoperto di possedere dei veri e propri superpoteri, dovevano adattarsi alla loro nuova vita e al loro nuovo ruolo nel mondo. La prima stagione è stata un successone per pubblico e critica, la trama era avvincente e l’emittente ha registrato numeri che non vedeva da tempo. Nel corso delle stagioni però qualcosa è cambiato, la storia ha cominciato a rallentare e a dare più spazio a sottotrame che non hanno colpito. Tutto ciò ha portato a un calo drastico degli spettatori e alla scelta di chiudere la serie nel 2010, dopo i risultati poco soddisfacenti della quarta stagione. A poco è valso il tentativo fallito di produrre un film o una miniserie per concludere l’arco narrativo dei personaggi, e anche il sequel Heroes Reborn non è riuscito a dare nuovo lustro alla serie madre: Heroes è finita nella scatola dei ricordi, e pare che non si muoverà da lì.
2 – La vita segreta di una teenager americana
Dai supereroi ai teenager è un attimo. Tra le serie tv vintage delle quali parliamo oggi c’è un teen drama che ha tenuto banco per ben cinque stagioni ma che nel corso del tempo è stato – c’è chi direbbe purtroppo, ma io dico per fortuna – dimenticato, La vita segreta di una teenager americana. La storia di Amy, Ben, dei loro amici e delle infinite relazioni sentimentali tra loro ha tenuto banco dal 2008 al 2013 senza nessun tipo di trama innovativa: coppie di adolescenti che si prendono e si lasciano, gravidanze indesiderate, innamoramenti verso le persone meno appropriate e chi più ne ha più ne metta. Insomma, oltre al fatto di aver dato slancio alla carriera di Shailene Woodley, La vita segreta di una teenager americana non ha regalato agli spettatori grandi gioie. E infatti è bastato che passasse poco tempo dopo la chiusura per renderla una di quelle serie che possono essere dimenticate facilmente.
3 – Jonas
Parlando di serie adolescenziali non si può evitare di entrare nel magico mondo di Disney Channel. Lo facciamo con una serie che – chiaramente – di sicuro non ricorderai: Jonas. I Jonas Brothers avevano già raggiunto la fama nel 2009, quando la prima stagione è andata in onda, e questa serie ha contribuito a fargli cavalcare l’onda del successo. Si tratta di un prodotto semi-autobiografico del quale Kevin, Joe e Nick sono i protagonisti, impersonando una versione romanzata delle loro stesse vite (e di quella del loro fratello minore Frankie). I tre sono infatti i membri di una celebre band, e vivono la loro vita avendo a che fare con il fatto di essere famosi e contemporaneamente con le dinamiche di tre normali vite adolescenziali. Jonas, prima serie di Disney Channel a essere girata senza pubblico dal vivo, ha avuto un discreto successo ed è stata rinnovata per una seconda stagione dal titolo Jonas L.A., nel quale i protagonisti vivono le loro avventure, appunto, a Los Angeles. Ma dopo il momento di gloria, la serie è passata nel dimenticatoio e i fratelli Jonas hanno continuato le loro carriere con altri progetti.
4 – Grandi domani
Prendiamo un aereo e passiamo dagli Stati Uniti a un esempio di serialità italiana: Grandi Domani. La serie, composta da un’unica stagione di 24 episodi, raccontava le vicende di una scuola d’arte romana, dei giovani aspiranti cantanti, ballerini e attori che ne facevano parte e, ovviamente, dei loro docenti. Insomma, era un po’ una Paso adelante nostrana, che però ce l’ha fatta molto meno. Il cast di Grandi domani, prodotta nientepopodimeno che da Maria De Filippi e Maurizio Costanzo, presentava tra i nomi di punta quello di Marco Giallini, e anche fra gli interpreti dei giovani alunni si possono annoverare attori che abbiamo continuato a vedere sul grande e sul piccolo schermo, come Primo Reggiani e Massimiliano Varrese. Ciò non è bastato a dare alla serie lo slancio giusto per diventare un successo, e infatti non fu mai rinnovata per la seconda stagione. Eppure, devo dire che se la sua fonte di ispirazione spagnola ce l’ha fatta (rivedere il pilot dopo quindici anni non è stata un’esperienza piacevole), anche Grandi domani aveva le carte in regola per poter essere almeno ricordata di più.
5 – Tutti pazzi per amore
Restiamo in Italia ma cambiamo canale per un’altra serie tv vintage che in pochi ricordano: nel 2008 su Rai 1 andava in onda Tutti pazzi per amore. La serie – un po’ I Cesaroni, un po’ Un medico in famiglia – è andata in onda per tre stagioni fino al 2012 e raccontava la storia di Paolo e Laura, dei loro figli e del tentativo di costruire la famiglia allargata che è tanto in auge nella serialità italiana. L’aspetto comico era però molto più presente in Tutti pazzi per amore rispetto ad altre serie simili, e un accento particolare era messo sull’elemento musicale, sicuramente il suo carattere più innovativo: canzoni della tradizione italiana si alternavano a hit internazionali e musiche meno conosciute, con attori come Emilio Solfrizzi, Stefania Rocca e Neri Marcorè alle prese con una comicità musicale che riusciva stranamente bene. La serie è riuscita a sopravvivere al passaggio di testimone per il ruolo della protagonista, che da Stefania Rocca andò ad Antonia Liskova, e si pensava che sarebbe durata più a lungo. Dopo l’annuncio dell’inizio della lavorazione della quarta stagione, la Rai fece però dietro-front, per non rischiare di rovinare la storyline con più stagioni del dovuto. Una decisione coraggiosa, che forse però non ha aiutato la serie a entrare tra i classici della serialità di mamma Rai.
6 – Kebab for Breakfast
Cavalchiamo l’onda delle serie tv sulle famiglie allargate con un prodotto tedesco del 2008 che davvero non meritava di finire nel dimenticatoio. Kebab for Breakfast ha raccontato l’unione – almeno all’inizio per niente semplice – tra la famiglia di origine turca Öztürk e i tedeschi Schneider. Quando Metin Öztürk e Doris Schneider si innamorano e decidono di andare a vivere insieme, la vita loro e dei loro figli viene totalmente rivoluzionata. Ma se in un primo momento non la prendono proprio benissimo, successivamente anche tra i giovani di casa le cose cambiano e cominciano a svilupparsi affetti molto forti (sì, ovviamente abbiamo la storyline alla Eva e Marco de I Cesaroni). Grazie alla narrazione di Lena Schneider che racconta le vicende della sua vita con una videocamera, e anche grazie allo stile comedy della serie, Kebab for Breakfast riusciva a fornire un punto di vista interessante e leggero su integrazione e multiculturalismo. Purtroppo però, nonostante l’ottima partenza in Germania, la serie ha chiuso dopo solo tre stagioni.
7 – A casa di Fran
Cosa ti viene in mente se ti dico Fran Drescher? Di sicuro la prima serie tv vintage che fa capolino dalla memoria mediatica è La Tata. Le probabilità che invece ricordi A casa di Fran sono decisamente più contenute. A casa di Fran è stato un tentativo riuscito abbastanza male di far tornare sugli schermi l’interprete della nostra amata Francesca Cacace nel 2005, a sei anni dalla chiusura della serie che le ha garantito la fama internazionale. Per l’occasione, Fran Drescher interpreta Fran Reeves, madre di due figli di 21 e 15 anni e fidanzata con Riley, un ragazzo di molti anni più giovane. La serie, andata in onda tra il 2005 e il 2006, non ha mai colpito particolarmente il pubblico, e gli ascolti carenti hanno infatti portato la Warner Bros a cancellarla dopo sole due stagioni, per un totale di 26 episodi. A poco è servita anche la partecipazione di Charles Shaughnessy – l’indimenticabile signor Sheffield de La Tata -, per interpretare l’ex marito della protagonista: A casa di Fran proprio non ha fatto colpo.
8 – Brothers and Sisters
Concludiamo questa lista di serie tv vintage che sicuramente non ricorderai con quello che per me è stato a lungo un vero guilty pleasure: Brothers and Sisters. La serie narra le vicende dei Walker, una famiglia dell’alta borghesia californiana, dal momento dell’improvvisa morte del capofamiglia. A partire da questo evento traumatico la moglie Nora e i cinque figli devono fare i conti con i segreti e le difficoltà di una famiglia che sembrava perfetta, ma che nasconde più di un problema e diverse questioni irrisolte. Brothers and Sisters è andata in onda per 5 stagioni dal 2006 al 2011 con un cast che vantava nomi che si sono fatti valere sia al cinema che in tv, tra i quali la pluripremiata Sally Field, Calista Flockhart (meglio conosciuta come Ally McBeal) ed Emily VanCamp. Ammetto che l’effetto Beautiful, con trame sentimentali un po’ too much, è stato sfiorato in un paio di occasioni, ma non ha mai preso il sopravvento. E meno male direi, anche perché avrebbe tolto spazio a tematiche importanti che sono invece trattate nella serie, come la questione delle dipendenze, del disturbo post-traumatico o dell’accettazione dell’omosessualità. Insomma, Brothers and Sisters aveva tutte le carte in regola per essere una serie da ricordare, ma pare che così non è stato. Ma niente paura, per recuperarla c’è sempre Disney+.