Vi è mai capitato di guardare un film o una serie tv a distanza di parecchi anni dalla sua realizzazione e di trovarvi di fronte a scene, situazioni o battute che vi hanno lasciati interdetti? Magari si trattava proprio degli elementi che al tempo dell’uscita del prodotto in questione erano più all’avanguardia ma che, col senno di poi, sono invecchiati male e diventati nel migliore dei casi solo cringe, nel peggiore totalmente fuori luogo. Può succedere, cinema e serialità riflettono la società , e il modo di percepire le diverse creazioni può cambiare con il passare del tempo e dell’acqua sotto ai ponti. Per fortuna, però, ci sono anche serie tv che sono come il buon vino: con il tempo migliorano, o comunque non sono scalfite dagli anni che passano. Riguardare queste serie tv vintage è una piacevole esperienza sia perché hanno la capacità di riportarci all’epoca della loro realizzazione e al periodo che stavamo vivendo quando le abbiamo viste per la prima volta, sia perché la nostra chiave di lettura attuale non le rende comunque vicine all’età della pietra.
Un’esperienza che mi è capitata diverse volte, tra le quali spiccano le cinque serie che sto per consigliarvi. E fidatevi, (ri)datele una chance: non ve ne pentirete.
1 – Dr. House
Cominciamo questa lista con una serie che ho già ampiamente consigliato per un rewatch, ma devo dire che ripetermi non mi pesa. Dal 2004 al 2012 Dr. House ci ha portato dritti nella mente di un medico – il dottor Gregory House, appunto – che ci ha fatto contemporaneamente sognare e impazzire. Geniale nella professione ma in estrema difficoltà per quanto riguarda la gestione dei rapporti umani, i comportamenti di House sono un continuo rompicapo e sono volti più all’analisi della natura umana che alla cura delle malattie dei suoi pazienti. Tra un lupus e una sindrome di Münchhausen, Dr. House regala non soltanto diagnosi incredibilmente complesse ma soprattutto tante verità sulle persone, sul loro modo di porsi, di agire e reagire agli stimoli esterni. E a distanza di ormai quasi vent’anni dal pilot e più di dieci dal finale di serie, le verità raccontate da questa serie tv “vintage” non sono assolutamente scadute. La prima? Tutti mentono. In questo caso però io non vi mentirò: la sapiente costruzione dei personaggi e dei dialoghi, le storyline mai banali e la possibilità di guardarci un po’ dentro attraverso il protagonista e i suoi colleghi rendono Dr. House una serie che, anche in tempi moderni, merita davvero.
2 – Streghe
Continuiamo questa lista con una serie che forse non dovrebbe essere qui semplicemente perché non l’ho rivista in tempi moderni, ma praticamente non ho mai smesso di guardarla da quando mi ci sono avvicinata alla fine degli anni Novanta. Sto parlando di Streghe, la mia serie del cuore, uno di quei prodotti che all’epoca dell’uscita era avanti anni luce e che, negli anni, non ha smesso di essere all’avanguardia. La storia andata in onda dal 1998 al 2006 è quella di tre sorelle che combattono le forze del male, tre giovani donne indipendenti che non solo prendono in mano le loro vite ma le mettono al servizio della più ampia salvezza globale. Streghe è un racconto di empowerment femminile fatto in un momento storico nel quale non era per niente scontato riceverne uno, è una storia di comunione d’intenti, di sacrificio e di grande, grandissimo amore reciproco. Il fatto che in tempi molto più recenti ne abbiano realizzato un reboot – che non ha raggiunto lo stesso successo – è la prova di quanto anche col senno di poi questa serie fosse ancora attuale. Ma, infondo, forse non ce n’era neanche bisogno: per ritrovare i suoi ideali basta riguardare l’originale.
3 – Buffy l’Ammazzavampiri
Sulla scia delle serie tv vintage che fanno dell’empowerment femminile il loro marchio di fabbrica non possiamo tralasciare Buffy l’Ammazzavampiri, un altro piccolo capolavoro che – dopo averlo rivisto a distanza di parecchi anni – mi ha positivamente sorpresa. È nel 1997 che ha inizio la storia che vede protagonisti Buffy Summers, la Cacciatrice, e i suoi amici alle prese con la lotta ai vampiri e più in generale alle forze del male. E anche in questo caso riguardare la serie in tempi moderni significa entrare in una storia che ben più di vent’anni fa portava già avanti delle istanze che ancora oggi sono fondamentali da trattare e narrare. E nel caso di Buffy l’Ammazzavampiri non è soltanto la questione femminista a essere messa sul piatto, sia con la storyline della protagonista e delle cacciatrici in generale, sia con quella di Willow che diventa una potentissima strega. Nel corso delle diverse stagioni vengono infatti trattate tematiche come l’accettazione di sé, la scoperta della propria sessualità e la capacità di affrontare il lutto. Il modo in cui questi argomenti sono stati portati avanti era ben fatto per l’epoca e non ha perso di forza anche se letto con la diversa sensibilità contemporanea. E quindi chapeau a Joss Whedon, e tutti a riguardarla.
4 – The Office
Alcune serie tv non passano mai di moda e una di queste è decisamente la versione americana di The Office. Con la sua conclusione avvenuta nel 2013, The Office è forse la serie tv vintage meno vintage di questa lista, ma il fatto che sia finita “solo” dieci anni fa non rende meno sorprendente la sua capacità di farsi amare ancora come un tempo. Stiamo parlando di una serie iconica perché ironica, un prodotto nel quale non c’è un episodio in cui i personaggi – Michael Scott in primis – non dicono qualcosa di sconveniente, deplorevole e fuori luogo. Non è detto però che una serie tv che fa dell’umorismo la sua forza nei primi anni Duemila risulti altrettanto piacevole e divertente anche a distanza di anni, proprio perché l’umorismo cambia e il rischio di percepire come cringe le battute che prima erano il massimo del divertimento è sempre dietro l’angolo. Un rischio che però il mio rewatch di The Office ha scansato del tutto. Con il suo spirito fuori dai canoni dell’ironia più comuni, questa serie per adesso si può considerare un evergreen. Non vedo l’ora di riguardarla tra dieci anni per capire come sarà .
5 – Sex and the City
Concludiamo questa lista con una serie tv che ho guardato e riguardato numerose volte negli anni e che continua a non deludermi mai, né a sembrarmi ormai passata: Sex and the City. Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte sono le protagoniste di una serie irriverente e senza peli sulla lingua, un prodotto che ha ribaltato numerosi cliché e che a distanza di anni continua a essere estremamente attuale. Parlare apertamente di sesso alla fine degli anni Novanta non era per nulla scontato; parlare apertamente della vita sessuale di quattro donne (a fasi alterne) single sulla trentina lo era ancora meno. Anzi, era quasi scandaloso. Ma Sex and the City lo ha fatto senza problemi, senza taboo e senza censure, dando vita a una storia che racconta il sesso, l’amore, l’amicizia e la capacità di vivere e viversi nel modo che si preferisce. A quasi venticinque anni dall’inizio di Sex and the City si è sentito il bisogno di continuare la storia di queste donne così vere e per questo così potenti, dando inizio a un sequel del quale stiamo attendendo con trepidazione la seconda stagione. Ma se And Just Like That è una serie che ha i suoi punti deboli, Sex and the City continua a sorprendere positivamente rewatch dopo rewatch. Vorrà dire che mi toccherà farne un altro.