Finite le ferie? Finito il mare? Niente più birrette in spiaggia? Purtroppo, a quanto pare, sì. Ma per fortuna ci sono le serie tv, pronte a portarci dentro lidi inesplorati in cui continuare a sognare una volta terminata l’estate. Nel radioso Impero Romano, per esempio. Oppure in un improbabile universo fantasy. Sennò dentro uno studio televisivo o nella Roma di un vero romano, ben dopo l’Impero Romano. Insomma: forse possiamo accontentarci, anche se il prossimo settembre non sarà memorabile per le serie tv. Certo, Sex Education è sempre Sex Education, The Morning Show è obiettivamente uno dei migliori drama dell’ultimo lustro, Carlo Verdone è una garanzia, la seconda stagione de La Ruota del Tempo ci farà capire se la prima fosse stata un bidone o una grande incompresa, Di4ri è perfetta per il pubblico teen e Virgin River è sempre amatissima, ma in un mese tanto importante per la televisione come questo ci saremmo aspettati qualche uscita più pesante.
In ogni caso, basta questo per farci dimenticare il mare, no? Ci accontentiamo di Sex Education per lasciarci alle spalle una stagione tanto intensa, no? Ma no, chi vogliamo prendere per i fondelli? Purtroppo no.
Comunque, iniziamo lo stesso con la rubrica meno attesa del mese: come ogni volta, dobbiamo parlare delle serie tv più interessanti in uscita a settembre con la solita semiserietà, Con toni scanzonati, senza aver la pretesa di stilare delle classifiche né definire le migliori produzioni in uscita, ma per offrire alcuni consigli utili, ideali per rimpolpare le watchlist e portare a casa uno dei mesi più difficili dell’anno. Allora iniziamo: prima, però, uscite dalla vasca da bagno col mojito in mano. È finita, dai.
1. Disincanto (dall’1 settembre 2023, parte 5) – Netflix
- Hype: 7.5/10
Se questo fosse un pezzo serio, non dovremmo fare altro che riempire il punto con un riassuntone e uno spiegone annesso delle parti precedenti, visto che a un certo punto la trama si è complicata parecchio e per qualche motivo siamo arrivati a una figlia che deve combattere una guerra sanguinaria contro sua madre mentre ha a che fare con un demone burlone, uno gnomo innamoratissimo di lei e un padre capace di tutto e del suo contrario. Ma visto che questo non è un pezzo serio, ci fermiamo all’evidenza: Disincanto, serie animata firmata da Matt Groening ormai arrivata all’ultima stagione, non ha mai fatto il botto ma ha sempre dimostrato di essere piuttosto brillante anche se mai all’altezza delle gigantesche aspettative con cui era stata accolta inizialmente. E dire che ci avevano avvisato fin dal titolo: la disillusione, in fondo, è parte del Dna di questa particolare produzione.
- Un ottimo motivo per guardare Disincanto: se ne esce disincantati, ma non troppo.
- Un ottimo motivo per non guardare Disincanto: Bean, la protagonista, non è imparentata con Ned Stark nonostante quest’ultimo sia stato interpretato da Sean Bean. Ancora da verificare le potenziali correlazioni con Mr. Bean, ma siamo scettici pure in questo senso.
2. The Morning Show (dal 13 settembre 2023, stagione 3) – Apple Tv+
- Hype: 8/10
Non vedevate l’ora di vedere una serie in cui esplorare i retroscena di un’Unomattina qualunque, vero? Scoprire il lato oscuro del Luca Giurato statunitense, mentre vi ritrovate nella Federica Panicucci americana all’interno di una torbida storia di gente riccona costretta a svegliarsi ogni giorno, torbidamente, alle tre del mattino, eh? No, non ne avevate minimamente voglia. Ma The Morning Show è The Morning Show, e Jennifer Aniston non è Federica Panicucci. Arrivata ormai alla terza stagione, la serie che ha aperto le porte al meraviglioso mondo di Apple Tv+ si ripresenta al pubblico con ottime premesse e l’intenzione di stupirlo ancora con la scrittura intelligente a cui ci ha abituato. Valorizzato da un cast di attori dal background spesso comico che hanno ampiamente dimostrato di poter stare alla grande pure dentro un drammone.
- Un ottimo motivo per guardare The Morning Show: vi siete stancati di vedere quanto possa essere rassicurante Jennifer Aniston? Qua non vi rassicurerà per niente.
- Un ottimo motivo per non guardare The Morning Show: nessuno ha ancora pensato di ingaggiare Tiberio Timperi come regular.
3. Sex Education (dal 21 settembre 2023, stagione 4) – Netflix
- Hype: 9/10
Sì, sta tornando quella che sembra Margot Robbie! Quello che sembra quello del Signore degli Anelli! Quello che sembra un Dottore pur non avendo uno straccio di laurea! Quella che sembra Margaret Thatcher mentre cerca gli alieni travestita da David Bowie! Quelli di Barbie! Sì, sta tornando Sex Education, una delle migliori teen series degli ultimi anni: talmente bella da non essere manco teen più di tanto. Preparatevi a un ultimo ciclo di educazione sessuale in cui l’educazione sessuale non è poi così importante, immersi in un noiosissimo borghetto britannico per riscoprirvi insieme a un gruppo di adolescenti ormai un po’ troppo cresciuti. E illuminarvi all’idea che Netflix, ogni tanto, non rovina tutto dopo aver avuto un’ottima idea.
- Un ottimo motivo per guardare Sex Education: è sempre un piacere osservare l’acume di un sistema scolastico che rinuncia a una didattica reazionaria vecchia cent’anni. Anche quando pone a sua volta degli argini rivedibili.
- Un ottimo motivo per non guardare Sex Education: vi aspettate un bruttissimo remake britannico di un b-movie italiano degli anni Settanta? Non è un bruttissimo remake britannico di un un b-movie italiano degli anni Settanta. E meno male.
4. Vita da Carlo (dal 15 settembre 2023, stagione 2) – Paramount+
- Hype: 8/10
Ecco cosa sarebbe successo se Woody Allen si fosse messo in testa di scrivere una serie tv in qualche modo autobiografica, invece di tirar fuori un strano ibrido di non si sa bene cosa con Miley Cyrus co-protagonista. Carlo Verdone, al contrario, ha avuto le idee chiarissime fin dall’inizio ed è andato sul sicuro, offrendoci tutto quello che un fan di Carlo Verdone si aspetta di vedere: una storia leggera e brillante, radicalmente sua e fatta col mestiere di uno che sembra scriva sceneggiature televisive da quando la tv è nata. Insomma, Vita da Carlo è una di quelle serie italiane che vanno oltre i confini della serialità italiana, attraverso una messa in scena peculiare, un certo divertissement che coinvolge prima di tutto chi la realizza e un’impressionante lista di guest star che non avrebbero mai potuto dire di no a uno come lui. A partire dall’Adriano Celentano svedese, prestato al calcio per oltre un trentennio prima di trovare la sua vera vocazione: lo spettacolo, senza un pallone tra i piedi. Ovviamente parliamo di Zlatan Ibrahimovic, e noi non vediamo l’ora di vederlo all’opera.
- Un ottimo motivo per guardare Vita da Carlo: l’Ibra posticcio di Ted Lasso era tanta roba, quindi figuratevi cosa potrebbe combinare l’originale.
- Un ottimo motivo per non guardare Vita da Carlo: in che senso?
5. Domina (dall’8 settembre 2023, stagione 2) – Sky
- Hype: 7.5/10
Una prospettiva differente sull’Impero Romano e sulle dinamiche di potere di una delle più grandi realtà sociopolitiche di tutti i tempi. Dentro una produzione abbastanza italiana e un bel po’ britannica, colpevolmente snobbata dal grande pubblico del nostro Paese. Per fortuna, però, l’avventura di Domina è appena iniziata e si è ancora in tempo per recuperarla prima della seconda stagione. Una stagione in cui speriamo possa arrivare l’esplosione di un period drama intrigante, scritto con grande cura e messo in scena da un cast d’ottimo livello. Una serie decisamente dei nostri tempi in una patria che ha vissuto tante delle sue fortune grazie a un’infinità di peplum, ora superata da una nuova generazione di racconti che sembrano avere ancora parecchio da narrare. Mica male, per una serie tv di cui tutti sembrano ignorare l’esistenza.
- Un ottimo motivo per guardare Domina: dopo averci provato fin dai tempi in cui ci ammaliava negli spot dei primi telefonini, abbiamo finalmente imparato a pronunciare correttamente il nome “Kasia Smutniak”.
- Un ottimo motivo per non guardare Domina: secondo le fonti storiche attualmente disponibili, Livia Drusilla non sarebbe imparentata con Drusilla Foer.
Antonio Casu