The Pitts (2003)
La casa di produzione di questa Sit-com anni Duemila si chiamava “Nothing can be wrong”, niente può andare male. Non è stato così, il nome propiziatorio non ha portato fortuna. The Pitts ha vissuto per soli 7 episodi, cancellata già dopo il quinto. Sempre una famiglia al centro della storia, i Pitt questa volta senza membri aggiuntivi solo il classico quadrilatero, genitori e due figli. Bob (Dylan Baker) e Liz Pitt (Lizzie Caplan) sono i genitori di Faith (Kelly Waymire) una ragazza adolescente e del dodicenne Petey (David Henrie). Perfetta struttura familiare da Sit-com, tutto in regola se non fosse che la famiglia sia colpita da una serie ininterrotta di eventi sfortunati.
Da un’automobile che si innamora di Faith ai genitori che si trasformano in lupi mannari è il minimo che accade alla famiglia Pitt. Situazioni ai limiti dell’assurdo, bizzarre come potrebbe accadere in un cartone animato. Uno dei creatori della Sit-com anni Duemila è Mike Scully, l’ex showrunner de I Simpson che darà un’impronta allo show. Eventi surreali vissuti senza stupore, come se fossero parte integrante del quotidiano. The Pitts ha risentito dell’essere troppo cartoon ma senza esserlo fino in fondo, troppo ibrida disperdendo così la parte brillante che in una Sit-com è una condizione imprescindibile. Un esperimento non riuscito.
Two Guys and a Girl (1998-2001)
Anche Two Guys and a Girl non rientra nella lista delle Sit-com anni Duemila più divertenti e di successo ma almeno può essere ricordata come l’occasione per il primo ruolo da protagonista di Ryan Reynolds. L’attore, allora ventiduenne e semisconosciuto, interpreta Berg, uno studente simpatico ma svogliato e piuttosto impertinente che si guadagna da vivere consegnando pizze assieme al suo amico Petey (Richard Ruccolo). La ragazza evocata dal titolo è l’esuberante Sharon (Traylor Howard) che vive nello stesso palazzo dei due amici e condivide con loro le sue idiosincrasie. Two Guys and a Girl effettivamente inizia nel 1998 e riesce a scavallare il duemila durando per 4 stagioni.
Questa Sit-com anni Duemila, con le radici negli anni novanta, trae sicuramente ispirazione da Friends spostando il focus sulla generazione precedente, ancora con gli studi da finalizzare, in cerca più di un obiettivo che di una stabilità. Two Guys and a Girl ha avuto un certo successo per le prime due stagioni a traino del pilot che ha riscosso rating di gradimento molto alti grazie anche alla presenza di Danny Jacobs tra i suoi autori (Pappa e Ciccia, Mad About You ). Resta una Sit-com un po’ datata. il plus valore è senza dubbio la presenza di Ryan Reynolds che ha avuto modo di dimostrare le sue capacità, scoprire e affinare le sue caratteristiche che hanno creato poi il suo personaggio ricorrente.
The Bad Girl’s Guide (2005)
Ecco le cattive ragazze JJ (Jenny McCarthy), Holly (Marcelle Larice), Sarah (Christina Moore), Irene (Stephanie Childers). Titolo accattivante per questa Sit-com anni Duemila. Trae spunto dal libro ironico di auto aiuto con lo stesso titolo. The Bad Girl’s Guide promette “Sesso, Droga e Rock and Roll” con tutta la trasgressione che ne consegue. JJ è la leader delle presunte ragazze cattive. Lavora essenzialmente per potersi poi divertire. Anacronisticamente JJ appare come eccezionale nel suo lavoro (agenzia di pubblicità) nonostante sia una ritardataria e procrastinatrice seriale. Andare oltre i limiti delle convenzioni avrebbe dovuto rafforzare i personaggi e creare il legame con il pubblico. In questa Sit-com anni Duemila invece si rafforzano gli stereotipi.
Le cattive ragazze sembrano più studentesse di una confraternita che donne in continua ricerca di un riconoscimento e trattamento diverso del mondo patriarcale. Sarebbe bastata una piccola percentuale di Samantha Jones di Sex and the City (se volete rivedere la serie è disponibile qui) per dare ai personaggi la giusta tridimensionalità e non tradire il titolo del libro, la tesi originale. The Bad Girl’s Guide risulta essere troppo annacquata per mantenere la promessa di Sesso, Droga e Rock and Roll, non riesce ad essere incisiva come Absolutely Fabulous (ne parliamo qui), vere cattive ragazze ma di spessore.