2) House of Cards
Tanto più peccato che le aquile siano in gabbia mentre gli avvoltoi ed i nibbi son liberi di saccheggiare.
Così recita Hasting nel primo atto del Riccardo III. Una frase che racchiude il senso di quest’opera, incentrandola su uno dei temi fondamentali di Shakespeare: il potere. Quello che tutti vogliono ma che, una volta afferrato, corrompe anche gli animi più puri. Lo sa Riccardo e lo sa anche un personaggio cult delle serie tv: Frank Underwood.
Nonostante il protagonista di House of Cards affermi che il vero potere risiede in coloro che stanno dietro le quinte, fa di tutto per conquistare la corona. Come Riccardo. Sono due personaggi malvagi, lo sanno loro e lo sappiamo pure noi. Una crudeltà che nasce dalla vita che li ha traditi: a Frank (in questo pezzo paragonato a Walter White) è stata tolta una carica promessa, Riccardo non è amato per la sua deformità fisica. Ma questo non li giustifica.
Eppure non possiamo fare a meno di amarli. Il loro carisma è attrattivo, il loro fascino conquista. Come i personaggi intorno a loro ci lasciamo sedurre dalle loro parole, dimenticando quanto siano disonesti e violenti. Manipolano per ottenere quello che vogliono, girano ogni circostanza a loro vantaggio. Con le parole e con le azioni.