Ci sono archi narrativi di tutti i tipi. Percorsi di evoluzione o involuzione più o meno lineari, apprezzabili e ben sviluppati. Indipendentemente da quel che sia il cammino intrapreso da qualsivoglia personaggio, l’importante è che il suo progredire sia all’altezza delle aspettative del pubblico e degli standard del racconto in cui si colloca. Come nell’intrigante caso di Spike, tormentato antagonista di Buffy L’Ammazzavampiri, ciascun carattere è protagonista di un viaggio narrativo dalla durata variabile, ma capace di intrattenerci e coinvolgerci come pochi. In particolare, molto spesso, i redemption arc sono tra i più travolgenti percorsi televisivi, riabilitando individui precedentemente caratterizzati da azioni e finalità immorali. Scorretti, controversi, macchiavellici, antagonisti o personaggi secondari apparentemente privi di ogni briciolo di coscienza. Se a primo impatto sembrano esser destinati a connotati principalmente negativi e oscuri all’interno della narrazione, non c’è miglior sorpresa dell’esser spiazzati dalla loro inaspettata redenzione. Protagonisti che ritrovano la propria umanità, si mettono in discussione e riscoprono una nuova lealtà al bene, alla causa comune, convertendosi spesso negli (anti)eroi che tanto sognavamo di incontrare nella storia. Finendo spesso per conquistare il cuore e la fiducia dei più, eroi tormentati come Damon Salvatore, Spike o John Murphy ci hanno fatti sognare molto più dei puri protagonisti delle serie tv di riferimento.
Partendo proprio dall’inatteso redemption arc di Spike di Buffy L’Ammazzavampiri, ecco delle piacevoli sorprese: apparenti antagonisti rinnovati, votati successivamente alla causa più pura dello show in questione, riscoperti mortali e puramente umani.
Attenzione: L’articolo può contenere spoiler su Buffy L’ammazzavampiri, Ted Lasso, The Vampire Diaries, The Good Place, The 100, Dark, Teen Wolf
1) Spike – Buffy L’Ammazzavampiri
Buffy L’Ammazzavampiri è un vero e proprio titolo di culto per gli appassionati dei teen drama soprannaturali, avendo segnato un’intera generazione di spettatori intrigati dalle vicende della giovane cacciatrice Buffy Summers. Come ogni teen show che si rispetti, è stracolmo di drammi, amori, segreti, tradimenti e, in questo caso, vampiri centenari e pericoli da sventare. Tutti questi elementi convergono in maniera brillante attorno alla tormentata figura di Spike (James Marsters), vampiro anarchico e anticonformista che ha conquistato progressivamente spazio all’interno della serie tv. Spike è il vero breakout character di Buffy L’Ammazzavampiri, guadagnando sempre più popolarità e apprezzamento all’interno del folto cast dello show soprannaturale. Ma è impossibile non ammirare l’evoluzione in positivo del personaggio che tanto sembra antagonistico in principio. Introdotto nella seconda stagione, Spike pare destinato a un ruolo primariamente da oppositore e cattivo. Col tempo, il vampiro ottiene sempre più rilevanza nella storia, finendo persino per innamorarsi della protagonista Buffy. E l’anomalo sentimento segna inevitabilmente il suo percorso di redenzione, spingendolo a essere una persona/vampiro migliore. Divenendo un alleato e una risorsa preziosa, Spike rivela il suo vero animo, decidendo addirittura di sacrificarsi, sul finale, per rimettersi dai suoi peccati passati, permettendoci di comprendere a pieno la profondità del suo carattere e la purezza del suo cuore.
2) Jamie Tartt – Ted Lasso
Ted Lasso è una dramedy in cui è facile empatizzare persino coi più controversi protagonisti. E, infatti, non ci abbiamo messo molto tempo a cogliere la vera essenza del britannico Jamie Tartt (Phil Dunster). Apparentemente irraggiungibile, indomabile, imprevedibile, il calciatore dell’AFC Richmond ha, poco a poco, abbassato le difese, permettendoci di scoprire il suo vero cuore e il percorso di vita che l’ha condotto a essere lo spocchioso divo che abbiamo visto in campo e nello spogliatoio. Nella prima stagione, Tartt si fa notare immediatamente per comportamenti da primadonna, controversi e focosi, nonostante il gran talento che lo contraddistingue tra i tanti giocatori. Eppure, al buon Ted Lasso non sfugge nulla e, con lo stile paterno, atipico e ironico che lo caratterizza, inizia a lavorare sull’autodistruttivo atteggiamento del calciatore, deleterio per la squadra e per le prestazioni individuali. Con un paio di lezioni di vita, delusioni professionali e un reality di dubbio gusto, l’arco narrativo di Jamie Tartt assume finalmente una svolta positiva. Toccato il fondo, il personaggio inizia finalmente a risalire, e la scalata è un’evoluzione lenta e irresistibile che ci portano ad amare Jamie come pochi altri personaggi all’interno di Ted Lasso. Presente per i compagni e leader sul campo, allenato dal burbero Roy Kent e sfortunato in amore, Tartt rivela la vera lealtà e il buon cuore, soprattutto nelle sequenze che riguardano la sua vita privata e familiare, tra madre amorevole e padre problematico.
3) Damon Salvatore – The Vampire Diaries
Spike di Buffy L’Ammazzavampiri non è l’unico vampiro ad averci fatto ricredere: Damon Salvatore (Ian Somerhalder) ha avuto un altrettanto intrigante percorso evolutivo, rivelandosi una figura chiave all’interno delle vicende soprannaturali di The Vampire Diaries. Anch’esso spinto dall’amore, è protagonista di un redemption arc che ci ha fatti sognare. Inizialmente introdotto nelle vicende con un ruolo primariamente antagonistico nella prima parte della prima stagione, mosso dal desiderio di vendetta nei confronti del tradimento del fratello Stefan, Damon ha col tempo assunto un’aura maggiormente positiva all’interno del racconto. Mosso dall’amore per la protagonista Elena Gilbert, sottratta al fratello stesso, il centenario vampiro intraprende un progressivo cammino che ne muta valori e obiettivi. Riscoprendo sè stesso, Damon Salvatore inizia ad abbassare le difese: assume un’aria molto meno minacciosa, conquista il cuore di Elena e diventa persino un fratello migliore per Stefan. Una persona nuova, che non ci saremmo mai aspettati all’interno di un racconto come The Vampire Diaries, ma a cui ci siamo affezionati proprio per la capacità di stupirci e per la tormentata natura da antieroe, per la quale avremo sempre un debole. Un tempo crudele ed egoista, i sentimenti per Elena lo hanno cambiato totalmente, permettendogli di scoprire, progressivamente, il valore della vita altrui, arrivando persino a sacrificarsi per sconfiggere le maggiori minacce e salvare le persone a lui care.
4) Michael – The Good Place
The Good Place ci ha ingannati per una stagione intera, proprio per questo, è complesso riassumere le impressioni raccolte nei primi episodi, in cui il demone Michael (Ted Danson) si fingeva un mite architetto della Parte Buona dell’aldilà. Nonostante i perfidi intenti di torturare per l’eternità gli sventurati protagonisti della comedy NBC, persino un demone millenario come Michael si è rivelato un prezioso alleato. Una volta abbandonato il desiderio iniziale di tormentare per sempre e nei modi più creativi possibili i defunti Eleanor, Chidi, Jason e Tahani, l’architetto decide di schierarsi in supporto degli umani, dando avvio a un lungo e comico scontro contro le forze della Parte Cattiva. L’arco narrativo di redenzione del personaggio è emblematico dello spirito di The Good Place: partito come un demone dalle sembianze angeliche, si è progressivamente trasformato in uno dei più premurosi e apparentemente inoffensivi individui della serie tv. Goffo, dolce, leale, innamorato dei suoi amici e della incomprensibile natura umana, Michael fa il possibile per le persone a cui tiene, essendo il più efficace e devoto alleato sui cui gli sfortunati protagonisti possono contare. A dimostrare, in via ultima, la redenzione del personaggio, c’è il sacrificio sul finale della seconda stagione, con cui Michael dà prova di tutta la sua devozione alla nuova causa sposata.
5) Noah – Dark
Soprattutto nel corso della prima stagione, Noah (Mark Waschke) è l’enigmatico prete che sembra traghettare le vicende della misteriosa Dark. Inizialmente con identità e passato celati, la sua impenetrabile figura risulta difficile da decifrare, e l’ignoto ci spinge inevitabilmente a considerarlo, a primo impatto, l’astuto macchinatore dietro gli arcani della serie tv di Netflix. In principio, primariamente coinvolto nella scomparsa di due ragazzini di Winden, Erik Obendorf e Yasin Friese, impiegati per i macabri esperimenti temporali, Noah sembra senza scrupoli e incomprensibile. In realtà, il sinistro personaggio non fa che perdere autorità e oscurità col progredire delle stagioni. Infatti, mentre i misteri si dissolvono lentamente, iniziamo a conoscere le origini della storia di Noah, o Hanno, e le ragioni che lo spingono ad agire, divenendo sempre meno il principale antagonista e manipolatore della storia. Col tempo, non si rivela altro che una pedina di scopi più grandi, lavorando al servizio di Adam e della società segreta Sic Mundus. Conoscendo più a fondo ciò che spinge la versione adulta di Noah, il personaggio non fa che rivelarsi vittima stessa del ciclo spazio-temporale e delle sue incontrollabili azioni, essendo semplicemente ostinato a ricongiungersi con la sua dispersa famiglia. L’amore per Elisabeth e Charlotte è ciò che lo motiva, ciclicamente, a ricommettere le stesse azioni.
6) John Murphy – The 100
Tra i personaggi dai connotati maggiormente negativi, da cui inizialmente non pensavamo potesse uscire nulla di buono, non può non mancare John Murphy (Richard Harmon). Durante tutta la prima stagione di The 100, il giovane antieroe non è che il membro più crudele, spietato e imprevedibile del gruppo di criminali-adolescenti sbarcati sulla Terra. Sovversivo, egoista e cinico, John Murphy sembra destinato a rimanere un misero villain di passaggio all’interno della longeva storia seriale della CW. Nei primi episodi, Murphy è scomodo in tutti i sensi possibili, arrivando persino a tradire l’accampamento più volte in nome della vendetta e/o della sopravvivenza personale. Uccide diversi compagna a sangue freddo, tenta un colpo di Stato e ferisce irreparabilmente la gamba di Raven. Ciò nonostante, dopo una stagione da vero e proprio antagonista senza onore nè gloria, l’arco narrativo di John Murphy inizia ad assumere una piega differente. Già dal principio della seconda stagione, cominciamo a conoscere il tormentato passato di un soggetto tanto schivo e crudele. Protagonista di disavventure al limite del fatale, Murphy ritrova sè stesso grazie agli altri. Nel corso dei sette capitoli di The 100, impariamo sempre di più assieme al controverso antieroe. Grazie all’amore per Emori, l’amicizia con i compagni, il profondo senso di colpa, il desiderio d’esser migliore, John Murphy finisce per esser uno dei più fedeli alleati del gruppo di protagonisti, disposto a mettersi in gioco e sacrificarsi per il bene comune e della razza umana. La lenta e progressiva redenzione del personaggio è esemplare per la storia della serie tv, finendo per essere uno dei caratteri più realistici, devoti, complessi e appassionanti dello show.
7) Chris Argent – Teen Wolf
Nell’eterna battaglia tra umano e soprannaturale, le fazioni sono rigide e difficilmente riescono a incontrarsi a pieno. Ciò nonostante, in Teen Wolf, il contatto tra i lupi mannari e i loro famigerati cacciatori avviene sin dal principio, attraverso l’impossibile relazione tra il protagonista Scott McCall e la giovane Allison Argent. Discendente da una secolare famiglia di cacciatori di lupi mannari, quest’ultima sembra non esser destinata all’amore per il soprannaturale eroe di Teen Wolf. In particolare, inizialmente, la storia tra i due è ostacolata costantemente dal padre, Chris Argent (JR Bourne), inclemente e gelido patriarca ostinatamente schierato contro le creature mannare. Nel corso delle prime stagioni, la famiglia Argent rappresenta un vero e proprio nucleo antagonistico, freddo e inarrestabile, guidato dall’agile Chris. Col tempo, complici minacce ben più pericolose e un lutto difficile da superare, le due sponde sembrano schierarsi spesso dallo stesso lato. In particolare, con le stagioni, Chris diventa sempre più spesso un alleato prezioso per il branco di McCall, prestando più volte i suoi preziosi servizi a sostegno delle cause sostenute dal protagonista. Da nemico più temuto ad amico e spalla su cui contare in ogni occasione, l’arco di redenzione del buon vecchio Argent è tra i migliori all’interno del celebre teen drama soprannaturale di MTV.