Vai al contenuto
Home » Serie TV » 9 personaggi delle Serie Tv con i quali abbiamo fatto fatica, ma poi abbiamo imparato ad apprezzarli

9 personaggi delle Serie Tv con i quali abbiamo fatto fatica, ma poi abbiamo imparato ad apprezzarli

Un'immagine di Howard Hamlin in Better Call Saul, una delle Serie Tv da vedere più importanti della storia

8) Pete Campbell – Mad Men

stranger things (640x360)
Vincent Kartheiser

Un altro personaggio secondario che, più di Steve in Stranger Things, è stato per lungo tempo disprezzato dal pubblico.

Pete Campbell non sarebbe stato nulla senza il suo interprete. Il talento di Vincent Kartheiser è stato, infatti, fondamentale per la riuscita del suo arco narrativo. Kartheiser infonde nel personaggio una gamma di emozioni che permettono allo spettatore di passare da un iniziale disprezzo a una complessiva comprensione e, a volte persino ammirazione. L’attore riesce a catturare la fragilità e l’insicurezza di Pete, rendendo il suo percorso di redenzione credibile e coinvolgente.

L’evoluzione di Pete è sottile ma costante. La sua ambizione lo porta spesso a scontrarsi con figure come Don Draper, il protagonista della serie, ma è proprio attraverso questi conflitti che il personaggio inizia a riflettere su se stesso e sulle sue scelte di vita. Nonostante la sua iniziale tendenza a ricorrere a tattiche discutibili, vediamo Pete crescere attraverso esperienze sia professionali che personali, che gradualmente lo portano a una maggiore consapevolezza di sé e degli altri. Uno degli aspetti più interessanti della sua evoluzione è il modo in cui affronta i suoi fallimenti, sia nel matrimonio sia nella carriera. La sua relazione con Trudy e la loro successiva separazione rappresentano un punto di svolta significativo per Pete. Questa esperienza personale lo spinge a una riflessione più profonda sui suoi valori e sulla persona che vuole diventare, distaccandosi dall’arroganza e dal cinismo delle sue prime apparizioni.

9) Sawyer – Lost

Josh Holloway

Inizialmente, Sawyer appare come l’archetipo del truffatore affascinante e solitario, totalmente assorto dai propri interessi. Questa immagine, però, si rivelerà ben presto superficiale e ingannevole, lasciando spazio a una complessità del personaggio che emerge con il progredire di Lost (che potete recuperare sul catalogo Disney+ qui) .

Il suo atteggiamento sfacciato e il muro emotivo che erige attorno a sé lo rendono una figura di fascino e mistero, proprio come Steve in Stranger Things. Ma non si è mai trattato solo di questo. La profonda empatia nei confronti del personaggio viene instillata grazie ai flashback che ne tratteggiano un dipinto molto più sfaccettato. Sull’isola, Sawyer è costretto a confrontarsi con le proprie vulnerabilità e a riconsiderare il suo ruolo all’interno della comunità. Il primo a rendersi conto davvero del suo cuore d’oro e delle sue grandi capacità di leader è Hugo (qui parliamo del loro bellissimo rapporto), permettendo finalmente al personaggio di emergere e conquistare il suo posto d’onore nella trama.

La sua trasformazione è particolarmente evidente, infatti, quando assume volontariamente la leadership del gruppo durante l’assenza di Jack. Proprio durante questo arco narrativo mostra un’inattesa capacità di prendersi cura degli altri e di mettere le loro esigenze davanti alle proprie.

Pagine: 1 2 3 4