Quali sono le serie tv che a oggi riescono a tenere incollati milioni di telespettatori? La risposta è semplice: stiamo parlando di Dark, Stranger Things e tornando un po’ più indietro nel tempo Lost. Ebbene sì, sono state queste alcune delle serie che stanno avendo o hanno avuto più successo, creando un’immensa aspettativa prima delle loro uscite e facendo parlare di sé costantemente. Ma se questi ci sembrano prodotti geniali e estremamente innovativi per ricrederci dobbiamo fare una cosa, la stessa cosa che ci servirà per comprendere appieno tutte queste serie: tornare indietro alle serie tv degli anni ’90.
Serie come Stranger Things e Dark hanno attinto infatti a prodotti che hanno rivoluzionato per sempre il concetto di serialità. Siete pronti a ripercorrere la catena di alcune serie tv che si sono influenzate reciprocamente, partendo da un’idea geniale e generando anni dopo idee altrettanto brillanti? Se ve la sentite, continuate a leggere qui sotto!
La serie tv più citazionista di sempre
Stranger Things è considerata la serie più citazionista di sempre. Oltre agli ovvi riferimenti come quello a E.T di Steven Spielberg, a maggio era stata rivelata dai suoi creatori la lista dei film che hanno influenzato e ispirato la serie. Sapete quanti film fanno parte di questa lista? Ben 251. Per capire Stranger Things quindi dobbiamo fare un tuffo nel passato e comprendere non solo in che modo altre serie l’abbiano influenzata, ma come queste stesse serie siano a loro volta state influenzate da qualcos’altro. Noi di Hall of Series vogliamo chiamare tutto ciò la catena dell’influenza, che si snoda proprio così: tutto partì da Twin Peaks, passando per X-Files e finalmente approdando in Stranger Things.
Vi starete chiedendo: cosa c’entra una serie tv come Twin Peaks con le avventure di una combriccola che combatte un mostro nella piccola cittadina di Hawkins? Apparentemente nulla, ma in realtà ciò che queste due serie condividono vi stupirà non poco.
Tutto, infatti, parte da quel capolavoro che è Twin Peaks, nel quale Dale Cooper, agente dell’FBI, indaga sull‘omicidio di Laura Palmer. Grazie al suo intuito Dale Cooper scoperchierà un mondo fatto di magia, mistero, prostituzione e segreti, alla ricerca della verità a ogni costo e senza fidarsi delle versioni dei fatti “preconfezionate”. Il suo modo di agire e i risultati delle sue indagini hanno profondamente influenzato X-Files, serie tv antologica e il suo “The truth is out there”. X-Files non ha solo uno ma ben due agenti FBI che, guidati un po’ dalla ragione e un po’ dal sesto senso, indagano su vicende al limite del paranormale in piccoli paesini dell’America dimenticati da Dio. Facendo tutto ciò, i due protagonisti Scully e Mulder si immergono totalmente nel tessuto sociale del loro contesto, conoscendone le stranezze e i segreti.
Per non parlare del fatto che queste due serie condividono persino un attore all’interno del cast: David Duchovny in Twin Peaks è Dennis Bryson, “una delle menti più brillanti della DEA”, come lo definisce Dale, un agente che dopo aver indossato sotto copertura i panni di una donna ci ha preso gusto e non li ha più tolti. In X-Files è invece l’agente Fox Mulder, uno dei due protagonisti. Senza contare il fatto che il ruolo agente federale di Duchovny in entrambe le serie aveva fatto fantasticare i fan su un possibile crossover: l’agente Mulder tiene sulla sua scrivania una foto che sembra quella di una giovane ragazza molto somigliante a Laura Palmer. Insomma, nonostante il taglio di X-Files sia più paranormale e complottista, è evidente come tutti questi elementi non possano essere semplicemente coincidenze.
Se l’influenza di Twin Peaks su X-Files vi ha stupito, tenetevi forte perché l’influenza che X-Files ha avuto su Stranger Things è ancora superiore.
Tutto gira attorno all’episodio 1×11 di X-Files, e già il fatto che l’episodio sia il numero 11 dovrebbe farvi venire in mente qualcosa. Mulder e Scully si ritrovano a indagare su strani omicidi, avvenuti nello stesso modo, di due padri di famiglia ognuno con una figlia. Le due figlie di questi due uomini hanno 8 anni e vivono in due posti diversi d’America, non hanno alcun punto in comune tranne il fatto che d’aspetto sono identiche. Andando più a fondo, si scopre che queste due ragazze sono frutto di un esperimento di fecondazione assistita con l’obiettivo di renderle soldati super potenti in grado di contrastare i sovietici durante la guerra fredda. Sounds familiar? La ciliegina sulla torta sta nel fatto che l’autrice di questo esperimento, una dottoressa, era alla ricerca disperata di queste due ragazzine per poter “riunire la famiglia” e che le chiamava Eve con loro associato un numero. Impossibile non collegare questa storia con quella del personaggio di Eleven.
X-files, tra l’altro, ha esercitato molta influenza anche su Lost, che esplora le possibilità di universi temporalmente paralleli (in particolare l’episodio Triangle di X-Files potrebbe aver dato l’idea per Lost) e la stessa influenza è presente in serie come Dark e American Horror Story anche se per motivi diversi.
Insomma, se avete visto la 1×11 di X-Files, non pensare a Stranger Things è impossibile, perché è come se i fratelli Duffer avessero sviluppato tutta la loro intera serie su questo episodio, aggiungendo però molti elementi diversi tra cui la presenza del Demogorgone.
Dopo questa riflessione, non si può considerare Stranger Things un prodotto davvero innovativo. Eppure, tutto ciò non toglie nulla a questa incredibile serie che è stata capace di proiettarci negli anni ’80 e di farci rimanere col fiato sospeso durante ogni episodio. Sapendo il modo in cui è stata influenzata e scoprendo quali serie vengono citate potremo invece apprezzarla ancora di più.