9) American Vandal
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Probabilmente la migliore comedy/non comedy di Netflix. Un racconto scanzonato ma che sa conquistare anche per intreccio. La vicenda si sviluppa come un finto documentario poliziesco. Il protagonista, Dylan, è stato espulso da scuola a seguito di un’accusa di vandalismo. Tra colpi di scena, intrighi e menzogne si rimane davvero coinvolti nella trama. American Vandal diverte e appassiona nel contempo, come poche serie al mondo.
8) Orange is the New Black
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Una delle punte di diamante che ha favorito il lancio e l’affermazione di Netflix. Orange is the New Black è un prodotto originale e inusuale che fa della continuità nella narrazione la sua forza. Personaggi intriganti, trame all’altezza e tanti spunti di approfondimento. Il sistema carcerario femminile come non l’avete mai visto ma soprattutto le complesse psicologie di donne vittime di errori, passioni e tremende ricadute. Imprescindibile serie tv.
7) House of Cards

Altro fiore all’occhiello del Netflix dei primordi. Nonostante uno sviluppo in calando, fino al delundente finale, la serie ha dalla sua l’attenta, minuziosa rappresentazione dell’arrivismo politico, delle contraddizioni americane e del suo sistema legislativo. Una scalata al potere avvincente e magnetica, come il suo protagonista indiscusso, un Kevin Spacey devastante per presenza scenica. Non certo una scoperta ma una eccellente conferma.
6) Narcos
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E l’intreccio è alla base anche dell’altro grande caposaldo di Netflix, Narcos, che recentemente ha saputo rinnovarsi senza snaturarsi. La storia della diffusione della droga in Sud America e negli Stati Uniti si coniuga con figure di caratura eccezionale e dialoghi sferzanti e iconici. Da Pablo Escobar al cartello di Cali, azione e dramma senza pari.
5) The Haunting of Hill House
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Il miglior horror di Netflix. Una storia adrenalica ma capace di unire anche tantissima profondità di sguardo. Hill House, una decadente magione, è un corpo vivo che risucchia ogni inquilino e che dilanierà la famiglia Crain. Traumi insoluti, paure recondite e debolezze umane sono messe in scena con eccezionale realismo. All’aspetto orrorifico si affianca così quello psicologico in un eterno balletto di parallelismi e disincatato realismo esistenziale.
4) Mindhunter
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La nascita della profilazione criminale narrata dal punto di vista del suo geniale e anarchico creatore, Holden Ford. Appassionante quanto tesissima, Mindhunter sorprende anche e soprattutto grazie alla capacità di dare profondità ai suoi personaggi. A partire da Ford, certo, a tratti incoerente e sempre più borioso nell’avanzare della trama, ma anche e soprattutto degli “oggetti” dell’analisi, quei criminali vivisezionati fino al midollo e restituiti in tutta la loro perversamente intrigante complessità. Gioiello imperdibile.