6) Glee
Glee, in una lista come questa, non poteva di certo mancare. Non facciamoci ingannare dall’atmosfera da musical e dalla presenza di liceali: considerarlo semplicemente una serie da teenager sarebbe estremamente riduttivo. Glee infatti è un vero proprio viaggio, un percorso attraverso le gioie e gli ostacoli della vita. Tutti i personaggi intraprendono un percorso, e li vediamo crescere moltissimo dall’inizio alla fine della serie. Ciò che vivono non è per niente banale e men che meno edulcorato. In Glee si parla di amore, morte e ambizione. I sogni di alcuni si realizzano e quelli di altri si infragono, vediamo chi trova l’amore e chi lo perde nel modo più tragico e doloroso: insomma, non a tutto c’è un lieto fine.
L’auto-accettazione è un altro tema molto presente: Kurt, Brittany e Santana scoprono la loro omosessualità e lottano sia per accettare se stessi sia per far accettare il loro modo di essere agli altri. In questa serie la vita al liceo appare un po’ come una lotta: tutti i personaggi lottano per farsi rispettare, per realizzarsi e per trovare l’amore. Questa lotta però è sinonimo della vita: non tutti arrivano dove vogliono, non tutte le storie d’amore hanno un lieto fine e non tutti realizzano i propri sogni. Glee è reale e poco teen soprattutto per questo: perché a nessuno viene risparmiato alcun dolore.
5) Stranger Things
Quanto ci ha fatti divertire Stranger Things? I personaggi, giovanissimi, hanno vissuto le avventure che tutti noi, da piccoli, avremmo voluto vivere. Avventure epiche, alla Dungeon’s and Dragons: hanno indagato, si sono salvati a vicenda e sono scappati da mostri alieni. Il loro gruppo è unitissimo, e l’amicizia è quello che li rende in grado di attraversare terribili avventure. Un grandissimo valore che Stranger Things ci trasmette è proprio questo: l’amicizia. L’amicizia indissolubile, quella che lega le persone grazie ad un filo indistruttibile. L’amicizia leale, quella che salva nei momenti peggiori. E di momenti brutti in questa serie ce ne sono stati parecchi.
Le forme di vita aliene, i complotti sovietici e i bambini usati come cavie in esperimenti paranormali hanno poco da spartire con il genere teen. Le ombre mostruose che si sono abbattute su Hawkins sono davvero inquietanti, a tratti quasi horror, e i momenti in cui Will è pervaso dal Mind Flayer ricordano un esorcismo. È proprio questo alone di malvagità che rende Stranger Things una serie davvero poco teen, se non fosse per gli attori molto giovani.