Il seguente articolo contiene spoiler di Ted Lasso e Modern Family.
In un mondo dove il cinismo è sempre più fondamentale per sopravvivere secondo i più, essere una brava persona è difficile. Non vuol dire solo rispettare il prossimo a un livello talmente basilare da sembrare decenza comune, ma vuol dire mettere altri davanti a sé. Perché se è vero che è difficile vedere tutti alla stessa maniera, è quasi impossibile nella società attuale andare avanti aiutando solamente chi ti sta a fianco, senza pretendere o aspettarsi nulla in cambio.
Difficile, ma non impossibile: così ci hanno detto Bill Lawrence e Jason Sudeikis grazie al loro nuovissimo prodotto e al suo omonimo protagonista, Ted Lasso. Il più americano degli americani in mezzo ai più inglesi degli inglesi. Un coach di football che vola oltreoceano per diventare un allenatore di calcio e intraprendere un nuovo percorso di vita. A dirla così sembrerebbe veramente semplice come personaggio, ma la profondità di Ted Lasso è intrinseca in un carattere così basilare e allo stesso tempo distribuito su più strati, da apparire innovativo.
Anche se una vera e propria innovazione non è. Se volessimo cercare un personaggio simile a lui in una comedy di qualche anno fa che potrebbe aver influenzato la sua nascita, ci ricorderemmo benissimo di Phil Dunphy. Possiamo dire che il protagonista di Modern Family sia un po’ il vecchio Ted o che Ted sia il nuovo Phil, eppure anche due personalità così accumunabili non sono identiche.
Un po’ per divertimento, un po’ per comprendere al meglio la scrittura di due personaggi così semplici e al contempo atipici, abbiamo deciso di metterli a confronto, in modo amichevole, l’uno contro l’altro. Vediamo un po’ cosa ne vien fuori.
Partiamo dalla base più semplice: chi fa più ridere?
Qua il discorso è molto complicato. Entrambi i personaggi hanno un’ilarità innegabile e un’innata capacità di far sentire a proprio agio gli spettatori. Benché siano i protagonisti delle rispettive serie, entrambi non sono il personaggio più divertente del loro prodotto. Se però Ted riesce a farci sorridere in continuazione con le sue strampalate citazioni dal tono magico e soave, quando si finisce a ridere dopo un suo dialogo è quasi sempre una reazione data da un rapido processo mentale che ci fa capire quanto sia strano quel che abbiamo appena visto.
Grazie al format della sitcom più nuda e cruda, Phil trasmette forse qualche lezione in meno, ma è un maestro della comicità. In quanto a pura e semplice capacità di far ridere lo spettatore, il primo punto della contesa va a Phil Dunphy, ma il vantaggio non dura a lungo. Perché, come detto prima, a livello di insegnamenti è dura superare Ted Lasso.
Neanche la Phil’s-osophy è abbastanza per far fronte alle capacità da leader e supporto morale di Ted. Da una parte il coach è riuscito in due anni a innalzare il livello della squadra e dello staff in modo incredibile: il personaggio basa la sua vita sul riuscire a guidare il prossimo al successo e sostenerlo nel momento del bisogno. Dall’altra parte ricordiamo come Phil, seppur con le migliori delle intenzioni, non sia mai veramente riuscito a essere un leader. Sulla capacità di Leadership è l’allenatore a prendere il punto del pari.
Riusciamo a distaccarci dal pari?
Se proviamo ad andare più nel profondo, potremmo provare a discutere di come i due affrontino i momenti di difficoltà nella vita. Certo, non è la miglior caratteristica di nessuno dei due, eppure riteniamo giusto analizzarli anche in questi inciampi. Da una parte il coach ha dimostrato una grande difficoltà ad aprirsi col prossimo e al trattare la propria sensibilità. È scappato da un matrimonio ormai divenuto imminente divorzio solo per allungare le pratiche e rimanere appeso a quel filo di speranza. Ed è finito oltreoceano pur di fuggire.
Inoltre ha sempre detto di avere una grande difficoltà ad aprirsi sul proprio passato e la seduta con la psicologa ci ha spiegato perché. Dall’altra parte Phil è sempre stato più aperto con i propri sentimenti e timori, è un uomo che parla quanto Ted, ma forse riesce ad avere meno barriere. Eppure in tanti momenti e rapporti difficili la sua parlantina ha balbettato. Claire ha dovuto fare da portavoce con suo padre per come trattava il genero proprio perché l’uomo non si è mai sentito nella posizione di parlare apertamente di quei sentimenti con Jay.
Ci sentiremmo anche un po’ in colpa a dire che il modo di agire di uno o dell’altro sia migliore in queste situazioni. Alla fine entrambi, per un motivo o per l’altro, si chiudono in sé stessi e nell’affrontare le proprie difficoltà li assimiliamo molto.
Dei papà a confronto
Un altro pareggio riteniamo arrivi anche nel ruolo di figura paterna. Phil ha cresciuto tre ragazzi meravigliosi dedicando loro tutto il tempo e l’amore possibile. L’uomo è un padre di famiglia quasi a tempo pieno, sempre a stretto contatto con i suoi ragazzi e le loro difficoltà. È più presente anche di Claire in certi momenti durante le varie stagioni e il suo amore paterno si nota in tantissime scene. Una su tutte il discorso quando esce dall’ascensore per andare a rincorrere Haley e non permettere a nessuno di ferirla. È un padre incredibile e otterrebbe il punto se parlassimo solo di legami di sangue.
Perché Ted ha un forte rapporto con suo figlio nonostante viva oltreoceano, ma non si ferma lì. In quanto figura paterna, l’allenatore ha soppiantato tanti “padri” mancanti per i propri giocatori, non più come il leader che apprezzavamo prima, ma come padre in grado di starti vicino. Ricordiamo come abbia preso a cuore tanti ragazzi come Danny Rojas, come Jamie Tartt, come Sam Obisanya o Isaac McAdoo. Ted avrà anche solo un figlio di sangue ma ne ha tantissimi acquisiti, per cui non ci sentiamo di valutare nessuno dei due meglio dell’altro.
Lo spareggio decisivo è più pragmatico
Siamo uno a uno e se dobbiamo trovare un vincitore, bisogna affidarsi a un criterio più oggettivo. La vita di una persona è definita da molti settori, molti ambiti e tantissime variabili. Una di queste è proprio il mondo del lavoro ed è grazie a questa che la nuova scuola riesce a dare la zampata vincente. Phil è un agente immobiliare di successo nella sua città, molto orgoglioso del proprio lavoro e con un grande rivale.
L’uomo si è tolto nel corso degli anni discrete soddisfazioni dal punto di vista lavorativo, eppure quanto fatto da Ted Lasso lo fa quasi impallidire. Certo, siamo consapevoli della diversa idea che c’è dietro ai due prodotti e di come quest’ultimo lavori in una serie incentrata anche sulla sua carriera, ma prendere una squadra sull’orlo del fallimento e riportarla in Premier League dopo un solo anno è un’impresa incredibile. Soprattutto se fatta da colui che neanche due anni prima era un coach di football americano e nulla più.
Proprio la carriera riesce a far prevalere Ted Lasso in questa nostra gara all’ultimo abbraccio e complimento tra i due, perché qualcosa che si definisca in modo più classico come all’ultimo sangue non si addice a nessuno dei citati. Ma se proprio non credete quest’ultimo punto sia immeritato e nella vostra testa i due fossero ancora pari, non possiamo che assegnare il punto più importante di tutti a Ted: la capacità di portare dei baffi del genere con uno stile incredibile. Phil ci ha provato e gli vogliamo bene, ma non riesce proprio a competere.