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Ted Lasso è la comedy sul mondo del calcio che piace anche a chi non piace il calcio

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Se siete nati o cresciuti in Italia, o più in generale in Europa, è probabile che nolenti o volenti sappiate parecchio del mondo del calcio. Immagino che non sia un mistero per nessuno che si tratta di un gioco in cui undici giocatori per squadra corrono dietro a un pallone per fare goal, o che chi arriva ultimo in campionato viene retrocesso, o ancora che nessuno – portiere escluso – possa utilizzare le mani durante la partita. Ci sono addirittura elevate possibilità che sappiate spiegare cos’è un fuorigioco, qualcosa che sicuramente Ted Lasso (interpretato da Jason Sudeikis, che per il ruolo ha vinto come migliore attore in una serie comica agli ultimi Golden Globes), novello allenatore americano di una fittizia squadra della Premier League inglese – l’A.F.C. Richmond – non ha mai sentito nominare in tutta la sua vita al di là dell’Atlantico.

Di cosa parla Ted Lasso?

ted lasso

La premessa di Ted Lasso, la comedy più di successo di Apple Tv+, è tanto semplice quanto originale: un allenatore di una football americano viene chiamato a metà campionato a fare il commissario tecnico in una squadra inglese a forte rischio retrocessione. A offrire il lavoro a Ted è la nuova proprietaria della squadra Rebecca Welton (Hannah Waddingham, la Septa Unella di Game of Thrones), la quale ha acquisito il controllo della squadra dopo un rocambolesco divorzio e ha intenzione di portarla sul lastrico per fare un torto all’ex-marito, il quale è sempre stato più interessato al Richmond che a lei. Il piano di Rebecca è semplice, assumere un uomo totalmente inesperto come allenatore e lasciare che il malcontento diffuso nella squadra cresca fino a farla implodere, ma non ha fatto i conti con la forza di volontà e la profonda umanità di Ted Lasso, il quale immediatamente si rivelerà tanto incapace sul piano tecnico quanto brillante nel gestire i rapporti con e tra i giocatori.

L’avventura del Richmond in Premier League si rivelerà presto un viaggio travagliato e scostante, durante il quale lo spettatore ha tuttavia modo di affezionarsi senza nemmeno accorgersene a tutti i membri di questa folle squadra, dal capitano a fine carriera Roy Kent fino alla giovane stella del calcio Jamie Tartt, passando per l’assistente allenatore Beard e il tuttofare Nathan Shelley e infine alle due straordinarie e ironiche donne che a modo loro gestiscono la squadra: Rebecca, che inizia a investire sempre di più nel suo Richmond, e Keeley Jones, che da it girl passerà presto a gestire le pubbliche relazioni del team.

La storia di una rinascita che può cambiare il mondo del calcio

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La forza di Ted Lasso sono, senza ombra di dubbio, i suoi personaggi. Bill Lawrence, già creatore di Scrubs (che forse potrebbe tornare presto con un film), e Jason Sudeikis hanno dato vita a un universo narrativo popolato da figure prevalentemente positive, che nascono vicine agli stereotipi di cui sembrano essere prigioniere per colpa della pressione agonistica e mediatica e che invece presto evolvono, crescono come singoli e come squadra, creano una relazione tanto forte da includere lo spettatore, da farlo diventare prima un tifoso accanito e poi un vero e proprio membro del A.F.C. Richmond.

“Sii curioso, non giudicante”

Walt Whitman, citato da Ted Lasso

Ted è un protagonista che appare inizialmente spaesato e insicuro, ma che con estrema umiltà si mette in gioco. Abituati come siamo a vedere figure di sportivi invincibili e ossessionati, la rappresentazione di un allenatore che mette l’umanità davanti all’agonismo e gli uomini prima dei giocatori è una boccata d’aria fresca e rende Ted Lasso differente dalla maggior parte delle serie ambientate nel mondo del sport, molto più godibile anche per coloro che di solito quando vedono un pallone in televisione cambiano canale.

Sebbene Ted sia il protagonista, la comedy assume una dimensione quasi corale, che lascia spazio alla crescita di ogni personaggio. Ognuno ha il suo momento di realizzazione personale, tutti trovano se stessi nei rapporti che iniziano a intessersi a partire dall’arrivo dell’allenatore. Quella raccontata da Ted Lasso è una storia universale, perché parla di rinascita. Rinasce l’allenatore ritrovando la passione, rinasce Rebecca accantonando il rancore, rinasce l’A.F.C. Richmond ritornando una squadra, sebbene non certo la più forte del campionato. Le vittorie e le sconfitte assumono una prospettiva diversa, perché nonostante non si possa trattenersi dal tifare per Ted e i suoi ragazzi come per la Nazionale durante la finale dei Mondiali (sì, il livello di coinvolgimento è davvero così alto), presto vi troverete a sperare soltanto che tutti i personaggi possano trovare la loro felicità. E quando la trovano è perché l’hanno cercata, voluta, meritata.

Oltre al british humour, una serie che fa commuovere (e ridere a crepapelle)

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Proprio come Scrubs, anche Ted Lasso è in grado di coniugare perfettamente una componente preponderante comica con elementi che strizzano l’occhio al dramma, che occasionalmente faranno scendere qualche felice lacrima di commozione anche al più duro dei cuori degli spettatori. Tuttavia, Ted Lasso è principalmente una serie comica e, lasciatevelo dire, una serie comica tra le più divertenti che siano comparse sul piccolo schermo da lungo tempo.

Al classico humour inglese di Rebecca e alla sfacciataggine di Keeley si alterna l’ottimismo a oltranza di Ted, che vi farà ridere di cuore con i suoi assurdi tentativi di comprendere il calcio o di tenere alto il morale della squadra. I giocatori e il comparto tecnico del Richmond costituiscono un microcosmo a parte, in cui ognuno ha il suo ruolo e la sua precisa linea comica da perseguire, le quali vanno a bilanciarsi perfettamente fino a creare un mosaico esilarante di uscite fuori luogo e incomprensioni, successi insperati e sovversione della normalità.

Menzione d’onore per i tifosi sfegatati del Richmond, voce del popolo e perfetta rappresentazione del mix di passione saccente, sfegata follia e devozione altalenante che caratterizza un po’ tutti i fan del calcio del mondo, talmente coinvolti nelle vicende del loro club preferito da lasciarsi andare ad invettive esilaranti e a consigli tecnici non richiesti, ma non per questo meno accattivanti per il pubblico che li osserva, sia che si immedesimi in loro sia che li trovi macchiette ben riuscite.

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