L’estate 2021 ha avuto un solo e indiscusso protagonista (okay, due, anche Orietta Berti): lo sport. Siamo partiti con gli Europei inseguendo il sogno azzurro fino a quando abbiamo visto Gigio Donnarumma travolto dai compagni e anche noi abbiamo realizzato di essere Campioni d’Europa, abbiamo sostenuto Matteo Berrettini nella finale di Wimbledon e poi siamo volati a Tokyo per le Olimpiadi, dove abbiamo fatto incetta di medaglie e record. Emozioni, tifo, esultanze, ma anche sconfitte, voglia di riprovare, impegno e sudore: è quel magico caleidoscopio di sensazioni che accompagna lo sport. Per chi intreccia questa passione a quella delle serie tv è possibile provare a rivivere quelle sensazioni anche sullo schermo. Ci sono molte docuserie o docufilm che raccontano le imprese dei grandi campioni, come il recente Il Divin Codino, su Baggio, ma questa volta vogliamo suggerirvi delle vere e proprie serie tv in cui lo sport è al centro della narrazione e che potranno andare incontro alle esigenze di ognuno, come Ted Lasso per chi cerca qualcosa che mescoli ironia e umanità oppure Spinning Out per chi, accanto allo sport, vuole affrontare tematiche delicate come i disturbi mentali.
Ted Lasso
Ted Lasso è senza dubbio una delle comedy di più successo di Apple Tv+ e il suo segreto è quello di aver appassionato anche spettatori a cui non importa molto del calcio. Al centro delle vicende troviamo un allenatore di football americano che viene assunto dalla nuova proprietaria di una squadra inglese a forte rischio di retrocessione. Il problema? Ted Lasso è, in realtà, un perfetto incapace. Rebecca Welton lo ha assunto con l’intendo di portare la squadra sul lastrico per fare un torto all’ex marito. Ma Ted Lasso, per quanto incapace sul lato tecnico, si rivelerà sorprendentemente brillante su quello umano: riuscirà, quindi, a ribaltare la situazione?
La carta vincente di Ted Lasso è quella di essere una serie corale, dai personaggi molto positivi, in grado di coinvolgere direttamente il pubblico e renderlo il primo tifoso della squadra. Tematiche e ideali universali sono portati sullo schermo accompagnati da una sferzante ironia, un British humor che fa sì ridere, ma che sa anche lasciare spazio all’emozione e alla commozione, proprio al momento giusto.
Spinning Out
Sicuramente lontana dall’aspetto ironico di Ted Lasso, Spinning Out si rivolge a un pubblico che non ha paura di affrontare tematiche molto forti. Lo sport al centro di questa serie è il pattinaggio artistico su ghiaccio e la protagonista Ka, interpretata da Kaya Scodelario, è una ragazza che soffre di disturbo bipolare. In questo caso, dunque, lo sport viene visto anche come strumento per ritrovare un equilibrio interiore, per riscoprire la propria forza e andare avanti a lottare contro le avversità.
In questa serie non ci sono sconti, anche i momenti più difficili sono presentati sullo schermo nella loro crudezza, regalando allo spettatore un’onestà trasparente. Ma proprio per questo, la carriera sportiva di Kat risulta ancor più combattuta e difficile e a ogni traguardo raggiunto, il pubblico si troverà a esultare come se fosse un vero sostenitore della pattinatrice. Netflix ha cancellato la serie dopo una sola stagione, ma vale comunque la pena di vederla.
Cobra Kai
Immancabile per gli appassionati di arti marziali, Cobra Kai è un sequel/spin-off di Karate Kid. Nata per YouTube Premium nel 2018, è stata poi acquisita da Netflix nel 2020. La serie segue le vicende di Johnny Lawrence del primo Karate Kid, che in seguito a un periodo di rigenerazione personale riaprirà il dojo di karate Cobra Kai, con la conseguenza di riaccendere la rivalità con Daniel LaRusso.
La serie si rivolge ai nostalgici, ma anche a nuovi fan che vogliono gustarsi un intreccio di arti marziali, adrenalina, ironia e leggerezza, senza però fare a meno di momenti drammatici o più profondi. Cobra Kai riesce a essere un prodotto televisivo che abbraccia un pubblico molto vasto e la consigliamo anche nel caso in cui stiate cercando qualcosa sullo sport da guardare in famiglia. Anche la critica si è mostrata fin da subito entusiasta del prodotto e questo ha garantito il rinnovo fino alla quarta stagione che uscirà nel 2022 e potrebbe non essere l’ultima. Perciò, mettetevi in pari!
Glow
Glow è l’acronimo di Gorgeous Ladies of Wrestling ed è dunque chiaro quale sia lo sport fulcro della serie statunitense creata in esclusiva per Netflix. E se oltre al wrestling vi piacciono le ambientazioni anni Ottanta, questa è proprio la serie che fa per voi. Le protagoniste di Glow sono riuscite a tracciare un ritratto generazionale dell’epoca molto schietto e disincantato, aiutate dalla grande qualità della serie: i costumi, i setting e la colonna sonora contribuiscono a far calare lo spettatore nella giusta atmosfera.
Gli acrobatici combattimenti che troviamo in Glow consentono di vivere un wrestling classico, dominato da donne che vogliono farsi largo per trovare il loro posto sia sul piano personale che su quello professionale, senza esclusione di colpi. Protagoniste che, dunque, non combattono solo fisicamente, ma anche idealmente. E non è una lotta facile, perché si ritrovano in un mondo che è idillio solo all’apparenza.
The English Game
Questa è una miniserie originale Netflix che nessun appassionato di calcio può permettersi di perdersi. Perché è vero che it’s coming Rome, ma la storia della nascita del gioco del calcio in Inghilterra è davvero affascinante. The English Game riesce, in soli 6 episodi, a raccontare lo spirito più puro del calcio, quando ancora non c’erano milioni di mezzo, quando si era calciatori per passione e divertimento. Il protagonista è Fergus Suter, considerato il primo calciatore professionista al mondo, poiché venne pagato da James Walsh per unirsi al Darwen FC.
Attorno a questo, il contesto sociale e culturale dell’Inghilterra dell’epoca è presentato con un quadro fedele e ben costruito, ripercorrendo in particolare la situazione della working class. La serie, che naturalmente è britannica, è una chicca anche per chi ama l’accento British e la sua visione in lingua originale regala senz’altro qualcosa in più.
Friday Night Lights
O High School Team, il titolo con cui è conosciuta in Italia. Si tratta di una serie americana della NBC composta da cinque stagioni. Lo sport protagonista è il football americano. La storia si sviluppa dalle vicende della squadra liceale di Dillon, una città fittizia del Texas. L’aspetto interessante è che i membri di questa squadra non sono altro che ragazzi problematici o con un background complicato alle spalle che sono stati strappati dalla strada e quasi buttati sul campo da football nel tentativo di allontanarli dalla loro vecchia vita.
Proprio per questo, accanto allo sport vengono affrontate le tematiche più trasversali ai problemi e i traumi giovanili del gruppo. Ogni ragazzo dovrà imparare a crescere per potersi concentrare e vincere non una, ma ben due sfide: quella in campo e quella contro sé stesso. Una serie che potrà piacere anche a chi è in cerca della giusta motivazione per cambiare vita…o anche semplicemente per alzarsi dal divano e iniziare a fare un po’ di attività fisica.
Ballers
E sempre il football è lo sport raccontato in Ballers, la serie tv statunitense creata da Stephen Levinson e interpretata da Dwayne Johnson, che veste i panni di Spenser Strasmore, un giocatore in pensione della National Football League, che deve intraprendere una nuova carriera: manager finanziario dei giocatori della Miami Dolphins. Il genere è quello della commedia drammatica, che lascia tanto spazio alle risate quanto ai momenti più delicati.
Nel corso di cinque stagioni, la serie mostra in particolar modo l’aspetto crudo e spietato del mondo dello sport, un mondo in cui l’attimo prima sei il campione e vieni osannato da tutti, mentre l’attimo dopo diventi il peggiore o vieni addirittura dimenticato da tutti. Un’altra tematica trattata è quella della redenzione da raggiungere col sacrificio.
The White Shadow
Questa è per chi predilige le serie tv un po’ vintage, infatti è stata trasmessa tra gli anni Settanta e Ottanta, e in Italia è stata distribuita col titolo Time Out. La serie, composta da tre stagioni, è ambientata in una scuola superiore del ghetto di Los Angeles, e ripercorre le vicende di un allenatore bianco che si ritrova ad allenare una squadra di pallacanestro composta da studenti neri o ispanici.
Il merito di questa serie è stato quello di essere la prima produzione a proporre un ritratto molto credibile dello sport giocato, oltre ad affrontare tematiche rilevanti quali criminalità, razzismo, disagi giovanili e la difficoltà di crescere in un ghetto. Inoltre, è stata anche una delle prime serie a presentare in maniera realistica personaggi appartenenti alle minoranze religiose o etniche
Make It or Break It – Giovani Campionesse
E infine, spazio alla ginnastica artistica! Make It or Break It è una serie tv statunitense di genere drammatico che pone al centro le vicende di un gruppo di atlete di ginnastica artistica che hanno un sogno ben preciso: partecipare alle Olimpiadi. Payson, Kaylie, Lauren ed Emily sono quattro giovani promesse, tutte potenzialmente da medaglia d’oro. Ma il loro cammino non sarà facile, perché il gruppo è sempre distratto da conflitti interiori che possono costare caro.
L’unico modo per riuscire a vincere è mettere da parte i problemi e cercare di utilizzare l’amicizia e lo spirito di gruppo come motore. Una serie imperdibile per gli appassionati di ginnastica artistica, ma anche per chi ama le storie adolescenziali in cui l’unione fa davvero la forza.