Le serie tv storiche spesso mischiano realtà e fantasia, nel tentativo di ricostruire ambienti, situazioni ed eventi del passato che tornano a vivere sullo schermo attraverso racconti totalmente inventati o parzialmente veritieri. Sull’accuratezza dei period drama si interrogano molto sia gli spettatori che i critici televisivi, soprattutto ora che le aspettative degli uni e degli altri sono sempre più alte. The Crown è, ad esempio, una serie tv piuttosto accurata, motivo per cui è considerata uno dei migliori prodotti del genere storico attualmente in circolazione. Lo stesso non si può dire di altri show, uno su tutti il recentissimo Leonardo, che ha fatto molto discutere storici e appassionati per la sua scarsa aderenza alla realtà. Non è detto che debba per forza esistere un automatismo tra attendibilità della storia e qualità della serie, ma è anche vero che quanto più il racconto si avvicina al vero, tanto più gli spettatori ne saranno soddisfatti.
Netflix ha vinto la scommessa con The Crown, ma le serie tv storiche oscillano sempre tra una maggiore e una minore attenzione ai dati storici reali.
Con questo articolo, proviamo a selezionare 7 serie tv che hanno raccontato un evento in maniera particolarmente accurata. Non è detto che si tratti di prodotti totalmente fedeli alla realtà – stiamo parlando sempre di fiction, di storie confezionate per la televisione e non di saggi storici -, ma di serie che hanno preso spunto da un evento specifico, lo hanno studiato nei dettagli e ne hanno fatto una trasposizione televisiva estremamente accurata e attendibile.
1) Chernobyl
Un titolo che non potrebbe assolutamente mancare in questa lista è Chernobyl, la miniserie HBO che ha raccontato in cinque strazianti puntate l’incidente nucleare avvenuto il 26 aprile 1986 al reattore nucleare 4 della centrale ucraina. I personaggi sono reali e le loro storie sono state ricostruite attraverso lo studio di materiale documentale e attraverso i racconti degli abitanti di Pryp”jat’, la città situata a 2 km dalla centrale che fu poi evacuata ed è oggi totalmente disabitata. La scrittrice biellorussa Svjatlana Aleksievič, Premio Nobel per la letteratura nel 2015, raccolse le testimonianze nel suo libro Preghiera per Chernobyl, che è stato un importante punto di partenza per gli sceneggiatori della serie. Chernobyl ha ottenuto 42 premi e 46 candidature, è stata accolta con il grande plauso della critica e ha riacceso i riflettori su un evento della storia recente che molti avevano dimenticato o sul quale non erano ben informati.
2) Band of Brothers
Una serie che ha fatto dell’accuratezza storica una cifra distintiva è senza dubbio Band of Brothers, venuta fuori dalla collaborazione di Tom Hanks e Steven Spielberg con Stephen Ambrose, storico statunitense che scrisse un libro sul D-Day da cui la serie ha tratto ispirazione. Agli scritti di Ambrose è ispirato anche Salvate il soldato Ryan, diretto proprio da Spielberg e interpretato tra gli altri da Tom Hanks. Band of Brothers segue le vicende della Compagnia americana Easy dall’addestramento a Camp Toccoa allo sbarco in Normandia. Ogni episodio è aperto da un’intervista ai protagonisti reali di quelle vicende, interpellati sia da Ambrose per i suoi studi che dai registi per la realizzazione della serie. Band of Brothers conserva un taglio documentaristico, la regia ti proietta al centro dell’azione e tutte le manovre militari sono riportare con grande esattezza. Ogni episodio – dieci in totale – ricostruisce un’operazione specifica e lo fa con una cura maniacale dei dettagli, dell’ambientazione e della sequenza reale degli eventi. Tutti elementi che hanno fatto di Band of Brothers una delle migliori serie tv storiche di tutti i tempi.
3) The Pacific
Discorso analogo per The Pacific, che fa parte dello stesso filone di progetti del trio Ambrose-Spielberg-Hanks. Anche in questo caso si tratta di una miniserie HBO in dieci episodi estremamente attenta all’accuratezza storica del prodotto in tutti i suoi passaggi. Come per Band of Brothers, anche gli episodi di The Pacific si aprono con le testimonianze dirette dei sopravvissuti, accompagnate sempre da immagini di repertorio che riescono a portare lo spettatore direttamente nel cuore dell’azione. A differenza di Band of Brothers, che racconta il fronte europeo e lo sbarco in Normandia, The Pacific si concentra invece sulla guerra del Pacifico, tra Stati Uniti e Alleati contro i giapponesi. Regia e scenografia esaltano in ogni momento gli eventi storici coinvolgendo lo spettatore a trecentosessanta gradi e rendendolo parte della narrazione. Questo è uno di quei casi in cui la fiction ha un ruolo marginale rispetto a tutto il resto. Tutto è molto reale, ricostruito nei dettagli, e lo scopo degli sceneggiatori è quello di rendere la storia quanto più possibile aderente alla realtà.
4) Gunpowder
In tutt’altro periodo storico è invece ambientata Gupowder, la miniserie in soli tre episodi prodotta per BBC One e uscita nel 2017. Tra gli interpreti principali – e anche produttori esecutivi – c’è Kit Harington, che interpreta Robert Catesby, un congiurato e politico inglese realmente esistito e ucciso in uno scontro a fuoco a seguito della Congiura delle Polveri. Siamo infatti nella Londra degli inizi del XVII secolo, dove un gruppo di congiurati progetta di far saltare in aria la Camera dei Comuni nella capitale. La serie non ha avuto grandissimo successo e il pubblico non ha fatto in tempo a calarsi nell’ambientazione e nella trama, ma la ricostruzione della Congiura è piuttosto fedele alla realtà.
Gli inglesi da questo punto di vista sono una garanzia e un prodotto come The Crown lo testimonia.
Kit Harington inoltre, che ha interpretato il ruolo del personaggio principale, ci teneva parecchio alla buona riuscita della serie e alla sua veridictà. Robert Catesby è un personaggio realmente esistito e pare fosse un vecchio antenato dell’attore. Particolarmente veritiere – e cruente – le immagini delle torture, realizzate a partire dallo studio di materiale storico e quindi anche piuttosto crude.
5) Generation Kill
Torniamo invece al genere di guerra con un’altra miniserie targata HBO e andata in onda negli Stati Uniti nel 2008 e in Italia a partire dall’anno successivo. Generation Kill è composta da sette puntate ed è tratta da libro omonimo di Ewan Wright, basato sulle testimonianze di reporter e marines americani che hanno preso parte alla guerra in Iraq. La serie ricostruisce con taglio documentaristico quegli eventi, con particolare attenzione al racconto della vita militare al fronte. Non ha avuto il successo e non possiede l’epicità di una serie come Band of Brothers, ma la rivista Variety l’ha definita “così reale da far dimenticare che si tratta di fiction”. Tra gli interpreti principali, Alexander Skarsgård, James Ransone, Jon Huertas e Lee Tergesen.
6) The Crown
Ed eccoci arrivati a The Crown, una delle migliori serie tv del catalogo Netflix e uno dei più apprezzati period drama del momento. Come sappiamo, The Crown ripercorre la storia dell’attuale sovrana d’Inghilterra, la regina Elisabetta II, a partire dalla sua incoronazione fino ai giorni più recenti. Stiamo parlando di uno show molto accurato, che ripresenta immagini estremamente fedeli a quelle reali, negli abiti, nella ricostruzione delle scene, nell’ambientazione generale. Pur trattandosi di una serie tv, che quindi mette la fiction al centro del racconto e utilizza lo sfondo storico come base di partenza, The Crown ha prestato grande attenzione ai dettagli. Se a proposito della vita privata della regina gli sceneggiatori hanno dovuto inevitabilmente ipotizzare, romanzare e inventare, per quanto riguarda la riproposizione di alcuni eventi pubblici, quello che vediamo nella serie corrisponde in maniera molto veritiera alla realtà. Ne sono un esempio le scene dell’incoronazione, studiata nei minimi dettagli, o episodi come That Deadly Fog che ha raccontato il Grande Smog del 1952.
7) Rebellion
Sempre su Netflix, nel 2016 apparve questa serie in cinque episodi di cui si è parlato effettivamente molto poco. Scritta e diretta da Colin Teevan per RTÉ, la serie racconta gli eventi legati alla Rivolta di Pasqua, la ribellione dei repubblicani irlandesi durante la settimana di Pasqua del 1916. I personaggi di Rebellion sono quasi tutti inventati, ma la ricostruzione degli eventi, raccontata dal punto di vista di un gruppo di amici che avranno ruoli diversi nella guerra di Indipendenza dell’Irlanda, è piuttosto accurata, sebbene tra i critici ci sia stato comunque un dibattito aperto sull’argomento. Rebellion ha avuto anche una seconda stagione, che però viene considerata come serie a sé stante: Resistence, incentrata sempre sugli eventi legati alle tensioni in Irlanda, in particolare attorno al tragico Bloody Sunday del 1920.