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La classifica delle 10 migliori docuserie sportive di sempre

The Last Dance
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Il mondo dello sport da sempre costituisce una fucina incredibile per ogni tipo di narrazione. Dalla letteratura al cinema, lo sport è spesso protagonista e chiaramente anche il mondo delle serie tv non poteva non approfittare di questo ricco patrimonio, che in molti casi ben si presta a una narrazione seriale, concepita su narrazioni più ampie e lunghe, di riflesso con determinate parabole sportive che chiaramente si consumano in tempistiche considerevoli.

La narrazione seriale sullo sport si divide in due grandi tipologie di produzioni: quella documentaristica e quella della fiction. Nel primo caso, viene assunto il formato della docuserie per raccontare un evento sportivo, con, quindi, immagini e video di repertorio, interviste e così via. Nel secondo, invece, viene ricostruito l’avvenimento sportivo mediante i meccanismi tipici della narrazione fittizia, pur se chiaramente ispirata a una storia vera. Oggi, ci concentriamo sul primo tipo di produzione, andando a stilare la classifica delle 10 migliori docuserie sportive di sempre, da prodotti iconici come The Last Dance e la serie di All or Nothing fino a stelle più recenti come Welcome to Wrexham.

10. The Last Dance e le migliori docuserie sportive di sempre: Maradona: sogno benedetto

The Last Dance
Maradona: sogno benedetto (640×340)

Cominciamo da una delle più grandi icone di sempre, con una parabola e soprattutto una risonanza che va ben oltre la sfera sportiva. La produzione intorno alla vita dello storico numero 10 argentino è ingente, ma Maradona: sogno benedetto è sicuramente una delle narrazioni più efficaci, che in dieci episodi narra l’intera vita del Pibe de Oro, dall’infanzia in Argentina fino alla storica vittoria del mondiale nel 1986, passando anche per delicati momenti della sua vita privata.

La produzione, firmata Prime Video, porta sia la firma argentina che quella italiana e si pone, dunque, come una perfetta summa della carriera di Diego Armando Maradona, che ha avuto nell’Argentina e nell’Italia, in particolare ovviamente Napoli, i due poli di riferimento. Maradona: sogno benedetto è la serie perfetta per conoscere meglio la vita di uno dei più grandi sportivi di sempre e soprattutto per capire bene l’impatto che Diego ha avuto sul suo popolo, arrivando a diventare il vero e proprio mito divinizzato che è oggi.

9. 100 Foot Wave

The Last Dance
100 Foot Wave (640×340)

Passiamo dal calcio, uno degli sport dominanti in questa classifica, come vedremo, con serie come Sunderland ‘Til I Die e Welcome to Wrexham, a una disciplina molto più di nicchia come il surf. 100 Foot Wave è sicuramente, in generale, una delle migliori produzioni che trattano di questo sport e lo fa focalizzandosi sulla figura di Garrett McNamara, uno dei più grandi surfer di sempre, capace di stabilire il record per aver surfato sulla più grande onda di sempre.

Prodotta da HBO, 100 Foot Wave segue proprio il lavoro di McNamara per riuscire nel suo intento di cavalcare l’onda più grande di sempre, alta, per l’appunto, 100 piedi, ovvero poco più di 30 metri. La serie ha lo straordinario pregio di seguire da vicino questa impresa che ha segnato la storia di questo sport e di approfondire una disciplina che ha sempre esercitato tantissimo fascino, ma di cui forse molto poco si conosce. La prima fortunata stagione ha visto la luce nell’estate del 2021 mentre attualmente è in onda il secondo capitolo della docuserie HBO.

8. The Last Dance e le migliori docuserie sportive di sempre: Last Chance U

The Last Dance
Last Chance U (640X340)

Cambiamo ancora un’altra volta ambito e stavolta ci spostiamo verso uno dei principali sport americani, in attesa di altre grandi narrazioni a stelle e strisce come The Last Dance. All’ottavo posto di questa classifica sulle migliori docuserie sportive di sempre troviamo Last Chance U, una produzione Netflix incentrata sul ricchissimo e interessantissimo mondo del football universitario, che poi si è anche ampliato al basket. Lo sport in America ha una struttura molto diversa rispetto a quello italiano, e anche a quello europeo in generale, e le università e i college sono dei centri focali per lo sviluppo dello sport.

In questa riuscitissima serie di Netflix, che ha esordito nel 2016 e ha raggiunto la sua quinta stagione, entriamo con tutte le scarpe in questo mondo, conoscendo la complessa struttura del football universitario e assaporando la sua importanza sia per lo sport in sé che per i ragazzi, che molto spesso trovano grazie a questo ambiente delle possibilità di vita che sennò gli sarebbero precluse. Last Chance U è una docuserie perfetta per conoscerei un mondo complesso, che qui in Italia praticamente non esiste, e per rendersi conto dell’impatto che questo sistema dei college ha sullo sport americano e in generale sull’intera società d’oltreoceano.

7. Take Us Home: Leeds United

Take Us Home: Leeds United

Il calcio inglese, come vedremo anche andando avanti in questa classifica con serie come Sunderland ‘Til I Die e Welcome to Wrexham, è uno dei campi più battuti da questo tipo di produzione, per diverse ragioni. Vuoi per la grande tradizione culturale e sociale del calcio in Inghilterra, vuoi perché è la più grande industria sportiva europeo, ma il pallone d’oltremanica è al centro di moltissime docuserie molto ben riuscite. Tra queste trova un suo posto al sole Take Us Home: Leeds United, produzione di Prime Video incentrata sulla squadra allenata da un guru del calcio come Marcelo Bielsa.

La serie tv, narrata dalla voce di Russell Crowe, mescola tutta una serie di elementi che ne garantiscono il successo. C’è una squadra di culto, con un passato glorioso e un ritorno in scena attesissima, e c’è un allenatore che è un vero e proprio mito, cultore di una scuola calcistica che affonda le proprie radici in Sudamerica e che, col tradizionalmente ruvido calcio inglese, forma una dicotomia decisamente interessante. A ciò si aggiunge la bravura di Amazon le confezionare produzioni del genere ed ecco che abbiamo Take Us Home: Leeds United, una delle migliori docuserie sportive di sempre.

6. The Last Dance e le migliori docuserie sportive di sempre: Formula 1: Drive to Survive

Formula 1: Drive to Survive (640×340)

Arriviamo quasi a metà di questa classifica con una serie che ha una struttura simile a quella fortunata degli All or Nothing, ma è imperniata solo sul mondo della Formula 1. A partire dalla stagione 2018, Netflix ha cominciato a documentare il campionato del mondo di Formula 1, portando gli spettatori dietro le quinte di questo mondo fatto di adrenalina e alta velocità. Formula 1: Drive to Survive ha senza ombra di dubbio cambiato completamente l’approccio a questo sport, in una delle primissime operazioni di immersione in un mondo tanto amato, quanto spesso ignorato.

La Formula 1 è uno sport estremamente specialistico e molto particolare, perché ha a che fare con una componente che non si vede spesso negli altri sport: la sopravvivenza. Per tantissimo tempo la Formula 1 è stata considerata una disciplina molto pericolosa, alla stregua di sport estremi, e anche se con gli anni si è lavorato tantissimo in termini di sicurezza, questo elemento rimane e, per quanto chiaramente agghiacciante, è anche uno dei fondamenti di questo sport. La serie di Netflix parte proprio da questo assunto, dalla velocità come forza esorcizzante della paura, e con una maestria unica porta gli spettatori dritti al cuore della Formula 1.

5. FIFA Uncovered

FIFA Uncovered (640×340)

Entriamo nella prima metà di questa classifica delle migliori docuserie sportive di sempre e torniamo al calcio, ma non quello giocato che vediamo in serie come Sunderland ‘Til I Die o in diversi All or Nothing, bensì nei suoi aspetti più oscuri, quelli burocratici ed economici, al centro della serie Netflix Fifa Uncovered. A partire dagli anni Novanta, il mondo del calcio ha compiuto un’evoluzione, divenuta ormai sempre più evidente, verso una struttura più aziendale e politica. Un cambiamento incentivato dal grande peso culturale e sociale che il calcio ha in praticamente tutto il mondo e che ha portato alla creazione di un vero e proprio impero, al cui centro c’è la FIFA, l’organo più importante del mondo del calcio.

FIFA Uncovered narra l’evoluzione della federazione, di come ha acquisito col tempo sempre più potere, fino a diventare una vera e propria multinazionale circondata da scandali e da risvolti sempre più oscuri. La serie Netflix ha il pregio di indagare, con enorme cura, su tutto ciò che circola intorno al calcio, sui flussi milionari che questo sistema muove e che molto spesso oltrepassano i confini della legalità. Un viaggio necessario per conoscere tutte le contraddizioni del più potente organo sportivo del mondo.

4. The Last Dance e le migliori docuserie sportive di sempre: All or Nothing

All or Nothing: Juventus

Entriamo nell’olimpo delle docuserie sportive, dove troviamo produzioni come The Last Dance, con uno dei titoli che si sono rincorsi diverse volte in questa classifica: la saga degli All or Nothing. Qui scegliere un capitolo in particolare è un compito arduo, per cui abbiamo deciso di premiare l’intera produzione Amazon, capace di riscrivere completamente le regole dello storytelling sportivo. All or Nothing è un format particolare che porta gli spettatori nel cuore dell’azione, al seguito della squadra scelta per tutta una stagione. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, perché i prodotti Prime Video abbattono, almeno parzialmente, quelle barriere che vengono solitamente poste tra le squadre e i fan o i semplici curiosi e mostrano dei dietro le quinte solitamente inaccessibili del lavoro svolto.

Il primo titolo della saga degli All or Nothing ha debuttato nel 2016, al seguito della squadra della NFL Arizona Cardinals. Dal football americano, la produzione si è poi espansa, arrivando al rugby, all’hockey sul ghiaccio e al calcio. Abbiamo avuto anche qui in Italia, un capitolo degli All or Nothing, quello del 2021 con la Juventus di Andrea Pirlo, forse un po’ meno efficace degli altri. Ad ogni modo, questo format è stato una vera e propria rivoluzione per il mondo dello sport, meritando un posto altissimo in questa classifica.

3. Welcome to Wrexham

Welcome to Wrexham (640×340)

Ci avviciniamo alla vetta e c’imbattiamo in una delle grandi sorprese del 2022, la produzione di FX incentrata sulla squadra acquistata da Ryan Reynolds e Rob McElhenney. Welcome to Wrexham segue, come si evince dal titolo, le vicende dei gallesi del Wrexham, una società che, sin dall’acquisto dei due attori, ha calamitato l’attenzione generale. Con la serie presente su Disney+ abbiamo l’occasione di esplorare le leghe minori inglesi, un sistema ricco di tradizione e di fascino, che fotografa al meglio il lato primigenio e spontaneo del calcio inglese.

L’approdo, poi, delle superstar Ryan Reynolds e Rob McElhenney ha sparigliato completamente le carte in tavola, rendendo il Wrexham una squadra estremamente virale. Il loro approccio a questa nuova avventura è uno stimolo enorme a raccontare una storia quantomeno peculiare anche in un universo ricco come quello del calcio. Welcome to Wrexham è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, una di quelle serie capace di rinnovare per sempre il proprio genere, ponendosi come vero e proprio punto di svolta, a livello tematico, strutturale e concettuale, nel panorama delle docuserie sportive.

2. Sunderland ‘Til I Die

Sunderland ‘Til I Die

Come avrete notato, il calcio inglese è una costante nelle docuserie sportive e la sua narrazione raggiunge il proprio culmine proprio con Sunderland ‘Til I Die, una serie divenuta una vera e proprio opera di culto, fotografia, anche un po’ casuale, di una componente fondamentale, e oggi parzialmente perduta, di questo mondo: la sacralità del tifo. Quando Netflix ha deciso di seguire di produrre una serie seguendo lo storico club inglese appena retrocesso della Premier League, certamente non s’immaginava minimamente l‘inferno che si prospettava. Partito per tornare immediatamente nella massima serie, il Sunderland è invece addirittura retrocesso, ma questo abisso ha rispolverato un lato che ha garantito enorme successo alla serie.

Sunderland ‘Til I Die esalta il calcio come rito pagano, sottolinea la sacralità e la religiosità del tifo e recupera una dimensione largamente presente, ma spesso sottovalutata di questo mondo. Durante tutta la serie si rincorrono immagini sacre e si respira la totale dedizione che i tifosi hanno per la propria squadra. Le difficoltà che il Sunderland ha dovuto vivere non hanno fatto altro che aumentare la devozione dei tifosi, un po’ come quando la fede viene temprata dagli ostacoli. Paradossalmente, il naufragio della squadra ha forse fatto le fortune di Sunderland ‘Til I Die, una serie unica nel suo genere perché capace di arrivare a quel cuore più puro e sacro dei tifosi.

1. The Last Dance: la migliore docuserie sportiva di sempre

The Last Dance
The Last Dance (640×360)

Era ampiamente annunciato che la prima piazza se la sarebbe presa un capolavoro come The Last Dance. Pochi dubbi, qui, perché la docuserie Netflix è di un altro livello rispetto a tutte le altre, massima espressione, almeno finora, di questo genere. The Last Dance, creata in collaborazione da ESPN e Netflix, si concentra su una delle grandi icone della storia dello sport, Michael Jordan, e narra la sua carriera partendo dalla vittoria dell’ultimo anello, l’ultimo grande ballo, per l’appunto, di sua maestà.

The Last Dance si è distinta per una ricchezza di fonti, per un lavoro di ricerca e di montaggio ed è riuscita a diventare un vero e proprio fenomeno mediatico, sfruttando anche l’uscita proprio nel periodo del primo lockdown, ad aprile 2020. Per capire la straordinaria risonanza ottenuta da The Last Dance, basta dire che è il documentario ESPN più visto della storia. D’altronde, il protagonista è una delle più grandi icone dello sport, ma anche all’interno della narrazione su Michael Jordan, la docuserie di Netflix si distingue per il livello che riesce a raggiungere. Un primo posto meritatissimo per The Last Dance, a mani basse la docuserie sportiva migliore di sempre.