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Quello sguardo inconfondibile

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The Last of Us continua a regalarci perle di rara bellezza e di profonda tristezza, nel tentativo di far entrare in sintonia il più possibile il pubblico con i due protagonisti della serie, Joel ed Ellie, accomunati da una disperata voglia di sopravvivere e di evadere da una realtà ben diversa da quella conosciuta, nel caso di Joel, e ben più crudele rispetto a quella raccontatale, nel caso di Ellie.

Cenere

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The Last of Us (640×360)

Joel ed Ellie, due anime annerite, scalfite dai segni di un tempo che si è fermato, mettendo l’intera umanità di fronte a una scelta: sopravvivere o perire. Se la vita di Joel non è mai stata un mistero, ed infatti abbiamo avuto modo di conoscerlo prima dell’epidemia, il passato di Ellie era un mistero fino al sesto episodio di The Last of Us. La commovente e innocente storia d’amore tra lei e Riley è il tassello che mancava, il motivo che si trova dietro a quello sguardo triste e spento. Sì, perché non basta essere nati in un periodo storico in cui l’umanità deve letteralmente lottare come le unghie e con i denti per restare in piedi, perché la vita di una ragazzina dovrebbe essere spensierata a prescindere dalle condizioni circostanti, proprio come lei appare ogni singola volta in cui si stupisce alla vista di un qualcosa fino ad allora, per lei, totalmente sconosciuto. Quell’innocenza è stata violata da un trauma ben più consistente, uno di quelli che ti segnano per sempre e ti fanno perdere le speranze. Ellie e Riley erano due ragazze felici, circondate da un inferno in terra, ma libere perché insieme. Un rapporto così è rarità e l’intesa tra le due, ben presto, si è trasformata in qualcosa di più. Ma non si tratta di un amore viziato dalle circostanze, anzi, la straordinarietà sta nel vedere come Ellie è in grado di emozionarsi dentro un centro commerciale alla prima vista di ogni cosa, come se per un momento riuscisse a dimenticarsi che, tutto ciò che vede, non potrà mai più tornare ad essere come prima. In The Last of Us c’è ancora spazio per l’amore, ed Ellie e Riley volevano evadere insieme da una realtà fin troppo meschina e ingiusta, volevano soltanto trovare il bello anche laddove, tra le fiamme della fine del mondo, pareva impossibile vederlo. Ancora una volta, però, ha prevalso il dolore, la cenere dell’ultimo focolaio spentosi nel cuore di Ellie.

Un’altra opportunità

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The Last of Us (640×360)

D’altro canto c’è Joel, che puntata dopo puntata sembra sempre più provato dalla missione che sta affrontando. La vita del personaggio interpretato da Pedro Pascal è stata costellata di disgrazie e eventi che porterebbero all’esaurimento nervoso chiunque, ma dopo la perdita della figlia, il protagonista di The Last of Us ha deciso da sé che non ci sarebbe stato più alcuno spazio per il dolore. Joel doveva sopravvivere alla morte di Sarah, perché è stato come morire dentro già una volta, ed allora l’unico modo per tirare a campare era quello di smettere di provare qualsiasi tipo di emozione. Eppure, non ci è riuscito fino in fondo. Nello sguardo di Joel è percepibile tutto ciò che ha vissuto in questi lunghi anni d’inferno, e la lotta contro i clicker è soltanto la punta di un iceberg gigantesco ed invisibile. E’ percepibile e comprensibile che questi si sia macchiato di atti violenti e atroci nei confronti di innocenti, avrà anche rubato, ucciso e torturato, quando necessario, ma lo ha fatto per sopravvivere, perché nonostante tutto non ha mai trovato il coraggio per porre fine da solo alla propria sofferenza. L’amore con Tess è stato l’ennesimo errore, a posteriori, ma lo ha tenuto in vita, aggrappato a un senso di affetto che dalla morte di Sarah aveva cercato di reprimere in ogni modo.

The Last of Us (640×360)

Ed ora, il rapporto con Ellie rappresenta più di qualsiasi altra cosa precedente, una seconda opportunità, forse l’ultima, per sopravvivere mentalmente, oltre che fisicamente, all’incubo reale che Joel sta vivendo. Perché oltre al fatto che il sangue della ragazza potrebbe realmente rappresentare un nuovo punto d’inizio per l’intera umanità, per Joel, cosa molto più importante ai suoi occhi, riuscire a salvare la vita di una ragazzina come Ellie, della stessa età di Sarah, rappresenterebbe una rivincita, un modo per accettare una volta per tutte ciò che gli è successo senza recriminarsi nulla, perché in quello sguardo è ancora percepibile il senso di colpa di un uomo che ha visto morire la propria figlia davanti a sé, senza poter fare assolutamente nulla per evitarlo. Per Joel il tempo si è davvero fermato a quella notte, tutto quello che è avvenuto dopo è stato un continuo e cieco vagare per lande desolate in cerca di uno scopo, e ora che l‘ha trovato, si è già reso conto di poter restituire un senso alla propria esistenza, e farà qualsiasi cosa pur di sentirsi libero di emozionarsi di nuovo. La storia di The Last of Us, dunque, rappresenta per i due protagonisti una scappatoia, un nuovo inizio, seppur per motivi e in modo completamente differente, ma essere sulla stessa lunghezza d’onda, pur provenendo letteralmente da due pianeti diversi, è un’arma necessaria nella lotta alla sopravvivenza, in un viaggio che è soltanto appena cominciato.

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