Certe Serie Tv non riescono proprio a conquistarti. Puoi provare, insistere e convincerti che prima o poi qualche emozione te la regaleranno ma finiscono solo per deluderti. Devi tristemente prendere atto che si è trattato di un fallimento e che il tuo tempo è andato perduto. In altri casi però l’insistenza finisce per essere ricompensata. Sia pure in una sola scena, in un drammatico, inaspettato momento di puro lirismo e di perfetta costruzione registica quella serie ti sorprende. E finisci per sentire un’emozione che avresti voluto provare con più continuità di episodio in episodio. È il caso di The O.C. e delle altre serie che compongono questa rassegna.
Si tratta di opere che hanno deluso le mie aspettative rivelandosi poco apprezzabili (o incredibili occasioni mancate) e che pure sono riuscite a strappare un raro momento di meraviglia totale. Tra plot twist impensabili e momenti toccanti, è ora di passare in rassegna le Serie Tv (personalmente) meno amate ma che hanno saputo comunque regalare attimi di sorprendente trepidazione.
Avviso Spoiler: inutile aggiungere che l’articolo contiene pesanti spoiler su tutte le serie trattate.
1) The O.C.
Personaggi stereotipati e altamente fastidiosi a pelle, The O.C. non ha mai saputo far breccia nel mio cuore. Il grande pregio è però senz’altro quello di aver saputo creare un fandom di giovanissimi fortemente legati alle vicende di Orange County. E – lo ammetto – ha saputo, non so come, spingermi a continuare (un po’ stancamente) la visione. Una buona dose di merito l’hanno avuto sicuramente Seth e Summer, capaci di reggere da soli l’intera baracca.
La mia ostinazione nella visione di The O.C. è stata comunque ripagata dopo “appena” (si fa per dire) 75 episodi. Siamo nel finale di terza stagione: Ryan e Marissa sono in viaggio per l’aeroporto quando inizia un folle inseguimento provocato da Volchock e Heather. La tensione sale e l’aria si fa rarefatta. Una distrazione innesca il dramma. Ryan sterza ma non può evitare che l’auto finisca fuori strada.
La costruzione della scena rappresenta la vetta indiscussa dell’intera The O.C. Sulle note dell’Hallelujah, cantata da Imogen Heap, Ryan carica su di sé il corpo esanime di Marissa. Nei suoi occhi c’è il vuoto di chi non può accettare l’accaduto. Avanza stancamente, quasi accompagnando simbolicamente fuori dalla scena la sua compagna. In quell’inquadratura si respira il peso della tragedia in una costruzione che richiama la Pietà di Michelangelo. Ryan ripete ossessivamente “ce la fai”, quasi più a se stesso che a Marissa mentre l’Hallelujah di Imogen Heap sfuma, distorta, sullo sfondo.