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5 narcisisti patologici delle Serie Tv che sono stati erroneamente esaltati

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Brillanti, sicuri di sé ed estremamente affascinanti, i narcisisti come Michael Scott, l’amatissimo protagonista di The Office, sono persone che fin troppo facilmente riescono a entrare nei nostri cuori. Ci conquistano con i loro modi sicuri, irradiando una fiducia in loro stessi tale da ammaliare anche chi gli sta intorno, convincendoci della loro grandezza e portandoci a ad amarli.

Sfuggire al loro fascino talvolta sembra impossibile e così, quando un narcisista incrocia il nostro cammino attraverso lo schermo di una tv, una strana e incontrollata attrazione nasce automaticamente dentro di noi, spingendoci ad ammirare ed esaltare quelle personalità così stravaganti e potenti.

Guardando show televisivi come The Office o Gossip Girl, è fin troppo facile imbatterci in prototipi di personaggi che hanno fatto del narcisismo il loro marchio di fabbrica, arrivando a irradiare la loro luce all’interno della storia, fino a diventarne il fulcro e la ragione del successo.

Eppure la realtà è ben diversa da come sembra, e spesso sotto la maschera di un narciso brillante si nasconde un uomo pieno di difetti e imperfezioni, tali da rendere il nostro entusiasmo verso di loro ben poco giustificato.

Oggi allora vogliamo parlarvi di alcuni personaggi delle serie tv – partendo proprio dal protagonista di The Office – che troppo a lungo sono stati ammirati per il loro narcisismo, ma che forse umanamente parlando avrebbero meritato un giudizio un po’ meno positivo.

1) Michael Scott – The Office

The Office

Egocentrico e sempre attento solo ai suoi bisogni: il protagonista di The Office incarna perfettamente il prototipo del narcisista.

Un bambino finito per caso nel corpo di un adulto, un piccolo pargolo che si approccia al mondo con quell’ingenuità tipica di un infante, convinto di essere il centro del mondo, incapace di comprendere che fuori dai confini protetti di casa esiste un universo fatto di regole, limiti e persone diverse da lui.

Non conosce l’empatia, non comprende le regole basilari di un proficuo rapporto relazionale, vive tutto come se fosse un grande gioco. Scherzi, frasi cattive e battute tese ad attirare l’attenzione sono gli strumenti che usa per entrare in contatto con il mondo, esattamente come farebbe un qualsiasi ragazzino che si approccia agli amici per la prima volta.

Sa essere cattivo ed estremamente egoista, perfido come un bambino monello, ma nonostante ciò tutti noi finiamo per amarlo. Dotato di quella spontaneità e innocenza che si rivelano essere la vera causa del suo modo di agire, Michael riesce ad attirare su di sé la tenerezza di tutti coloro che la circondano: i colleghi, gli amici e perfino noi.

Tendiamo a perdonarlo per ogni errore, arriviamo addirittura ad abituarci al suo modo di essere, lo giustifichiamo fino a sentirci emotivamente vicini a lui. E alla fine, pian piano, Michael ci attira nella sua rete, portandoci ad amarlo, finendo per essere esaltato e riempito di attenzioni esattamente come sperava, esattamente come ogni narcisista patologico vorrebbe essere.

Ma il protagonista di The Office è tutto il contrario di un personaggio degno delle nostri lodi. Ben distante dall’infanzia, Michael è ormai un uomo adulto e, pertanto, sarebbe lecito aspettarsi da parte sua un comportamento e una maturità diversi. Le sue continue critiche, gli scherzi perfidi, non sono le marachelle di un bimbo incapace di comprendere ma cattiverie di un uomo che dovrebbe essere accompagnato fermamente alla realtà, lasciato a scontrarsi con un mondo che non è il suo show personale ma un luogo fatto di tante persone, meritevoli del suo rispetto e della sua empatia.

2) Cersei Lannister – Game of Thrones

Tyrion

Non sempre amata, ma sicuramente ammirata, Cersei Lannister è una regina della manipolazione e della vendetta, una donna abituata a sfruttare il suo fascino per sottomettere chiunque incroci il suo cammino.

Crudele, spietata e totalmente priva di empatia, lei è la villain per eccellenza, una di quelle che riesce però a farsi amare nonostante le imperfezioni.

Scavando nella storia di Cersei Lannister non riusciamo a trovare davvero nessun motivo per amarla. Redenzione e altruismo non sono mai stati parte di lei, che nemmeno per un momento ci ha mostrato il suo lato più puro e genuino. Eppure, per qualche ragione, noi l’abbiamo amata ugualmente.

Sarà forse per quella potenza travolgente che irradia in ogni suo gesto, per quell’aura di grandezza e forza che trasmette in chi la circonda, per l’aspetto sempre impeccabile o forse per la capacità di non lasciare mai a nessuno il potere di sottometterla. Cersei è il modello della nostra parte più oscura, quella più vanitosa e spietata, quella che ci vorrebbe grandi e luminosi come lei.

Ma lasciarsi accecare dalla sua luce è un rischio che dobbiamo star bene in guardia dall’evitare: perchè nuotare tra le acque di Cersei Lannister significa sprofondare in un regno di dolore, morte e solitudine, quello stesso regno in cui lei in realtà vive nel più profondo della sua anima.

3) Barney Stinson – How I Met Your Mother

the office

Leggendario, esattamente come la frase che rappresenta il suo motto e la sua firma, Barney Stinson è un personaggio passato attraverso la storia, esaltato e amato oltre ogni misura, esempio e modello di un tipo di uomo capace di brillare di luce propria.

Il suo narcisismo non è un mistero, la tossicità del suo carattere è sempre stata nota a ogni telespettatore, ben sottolineata in diversi punti dello show e spesso riconosciuta anche dai suoi stessi amici. Ma la consapevolezza talvolta non basta per sfuggire alla trappola di un narcisista.

Il fascino di Barney, la sua estrema sicurezza e la capacità di conquistare sempre tutto ciò che desidera sono le caratteristiche che più ci portano ad amarlo. Desideriamo essere come lui, bramiamo l’idea di poter imparare da quell’uomo così pieno di fiducia in se stesso da riuscire a splendere in ogni circostanza.

Grande sul lavoro, amato dalle donne e voluto bene dagli amici, Barney conquista proprio tutti. Ma dietro i suoi modi eleganti e altezzosi si nasconde in realtà un uomo che ha poco di leggendario.

Manipolatore e spietato, amante crudele e amico egoistico, Barney Stinson è una personalità altamente tossica, una di quelle che bisognerebbe augurarsi di non avere mai nella propria vita. Perché lì dove egli arriva con il suo elegante e impeccabile abito, qualcuno soffre. Calpesta gli altri pur di affermare se stesso, usa e sottomette in cambio di approvazione, dimostrando in tutto questo il lato più fragile di sé.

Perché sotto quel velo di grandezza e perfezione, Barney è in fondo un uomo insicuro e solo, alla costante ricerca di affetto e approvazione.

4) Berlino – La Casa de Papel

Berlino è senza dubbio il personaggio più amato ed esaltato de La Casa de Papel, il protagonista indiscusso della storia e una delle ragioni del successo della serie.

Il ladro elegante, l’eroe assassino, Berlino vive la vita come un attore di teatro che domina il suo palcoscenico. Ama le attenzioni, sa intrattenere il suo pubblico, il suo carisma e il suo linguaggio riescono a nascondere perfettamente i lati più oscuri del suo essere.

Capace di presentarsi sempre al meglio, Berlino riesce a rendere qualità le sue imperfezioni, finendo per essere perdonato anche dei suoi più spietati tratti.

Maschilista, arrogante e manipolatore, Berlino rientra perfettamente nello schema del narcisista patologico, uno dei più pericolosi, uno di quelli capaci di intossicare chiunque lo circondi con la sua presenza.

Ed è proprio alla luce di questa consapevolezza che possiamo affermare che l’amore e l’esaltazione che abbiamo concesso a questo personaggio non sono altro che un ingiustificato errore, frutto di un processo di manipolazione che Berlino è riuscito a perpetuare anche verso di noi.

5) Chuck Bass – Gossip Girl

gossip girl

Amato da un’intera generazione e considerato per molto tempo il fidanzato ideale, Chuck Bass è l’incarnazione del cattivo ragazzo di cui tutti, durante la nostra adolescenza, ci siamo innamorati.

La sua relazione con Blair è una delle storie d’amore più amate della tv, l’idillio di un amore oltre misura che nasconde in realtà il prototipo di una relazione tossica e altamente disfunzionale. Aprirsi all’amore è infatti un compito molto arduo per un narcisista, ed è proprio per questo che, nel suo rapporto con Blair, Chuck rivela tutta la parte peggiore del suo modo di essere.

Incapace di amare ed eccessivamente concentrato su se stesso, Chuck fa la sua comparsa nella storia come un ragazzino ricco e snob che ci è inizialmente difficile amare. Procedendo nella storia, però, quel modo di fare altezzoso e quella sicurezza sempre presente in ogni gesto, ci spingono a provare una certa ammirazione per il giovane Bass, che in poco tempo passa dall’essere uno dei personaggi più odiati dello show al più amato.

Eppure per gran parte della narrazione il suo personaggio manca di una qualsiasi evoluzione che possa giustificare il nostro cambio di atteggiamento. Chuck rimane fondamentalmente un narcisista, abituato a calpestare gli altri e bisognoso di attenzioni e ammirazione.

Solo nei momenti finali del suo percorso quel ricco ragazzino inizia a vestire i panni di un uomo, prendendo la giusta rotta per diventare una persona diversa e maggiormente aperta agli altri e pertanto veramente meritevole di quella esaltazione che abbiamo invece ingiustamente riservato alla sua versione più giovane e meschina.

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